Mi richiama talvolta
la tua voce,
e non so che cieli e acque
mi si svegliano dentro.-Salvatore Quasimodo, Acque e Terre(1930)
ִֶָ. ..𓂃 ࣪ ִֶָ🦇་༘࿐
𝙾𝙲𝙴𝙰𝙽𝙱𝚁𝙾𝙾𝙺.
𝙳𝚎𝚌𝚎𝚖𝚋𝚎𝚛 𝟷𝟹-𝟸𝟶𝟸𝟺Devo correre perché lei mi sta già aspettando fuori.
Lei? Di chi sto parlando?
Sto cercando di infilare il piede nella scarpa mentre lavo frettolosamente i denti, qualche ciuffo di capelli ricade sulla fronte e penso che dovrei proprio tagliarli... ma lei ama i capelli lunghi, le piace accarezzarli e arrotolare una ciocca tra le dita.
Che sta succedendo?
Sputo il dentifricio nel lavello e sciacquo la bocca con dell'acqua, finisco di mettere le scarpe e tiro i capelli all'indietro. Torno nella mia camera e controllo di aver preso tutto.
Inizio a fare la lista nella mia mente, pensando di sbarrare ogni parola.
Il telefono? Preso.
Il caricabatterie? Preso.
Il regalo per lei? Preso.
Le chiavi di casa? Prese.«Okay, credo di avere tutto. » Mormoro agitato mentre metto lo zaino in spalla e mi appresto a uscire dalla stanza.
Dove sto andando?
Perché mi sembra di essere uno spettatore?
Che cazzo mi prende?
Scendo le scale con una velocità impressionante. Mamma è in cucina che mi chiama: «Amos! La tua lei ti sta aspettando fuori. Prendi questo dolce e fagli gli auguri da parte mia ― mi porge il dolce rinchiuso in una scatola per poi lasciarmi un piccolo bacio sulla fronte ― mi raccomando, state attenti. Ti voglio bene»
Mamma?
Ma di chi stai parlando?
Io non ho nessuna lei...«Anch'io te ne voglio, grazie per il dolce e ― mi fermo con la mano sulla maniglia della porta d'ingresso ― staremo attenti, promesso.»
Dedico un fugace sorriso a mia madre per poi uscire definitivamente. C'è un po' di nebbia, il sole è ricoperto dalle nuvole, mi stringo al giubbetto e cerco lei con lo sguardo.
Lei?
Amos, riprenditi.È dall'altra parte della strada, in piedi sul marciapiede. Il cuore batte talmente forte che ho davvero paura che lei possa sentirlo da così distante. Le mani sudano e non posso fare a meno di provare questa strana agitazione che cresce in me appena inizio a camminare verso la sua figura.
Attraverso la strada, riesco quasi a raggiungerla quando mi ritrovo al punto di partenza.
Cosa?
Sono di nuovo fuori dalla porta di casa, «Ma che cazzo...» mormoro confuso grattandomi la nuca, il mio sguardo punta la ragazza, perché non riesco a distinguere il suo viso? Stropiccio più volte gli occhi.
«Amos, ti sto aspettando.» dice lei.
«Sto arrivando ― mi blocco e mi chiedo perché non ricordi come si chiama, come posso aver dimenticato il nome di lei? ― non capisco cosa succede, come ti chiami?»
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Love Beyond Blood
Vampire• 𝒇𝒂𝒏𝒕𝒂𝒔𝒚 • «Non possiamo stare insieme, Amos» «Perché, Selene?» Si muove lentamente, i suoi fianchi ondeggiano e perdo un battito quando il suo profumo mi raggiunge, i suoi occhi brillano di un qualcosa che non avevo mai visto prima: Sete. «...