Capitolo 6

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James

Ho appena lasciato la mia ragazza e non potrei essere più contento.

"Tutto bene James, ti ho sentito urlare, che sta succedendo?"

Povera Nìke, non si rende conto di quanti problemi mentali abbia la mia appena ex.

"Era la mia ragazza, l'ho appena lasciata."

Non so come ho fatto a dirlo con così tanta leggerezza, ho comunque concluso un rapporto con un essere umano...



Nìke

"James, hai una ragazza! Perché non me lo hai detto!"

"Ora non più, non hai responsabilità verso di lei, è solo una..."

"No James, non me la sento di fare il terzo incomodo. Io non sapevo nulla di tutto questo, ma se l'avessi saputo non mi sarei avvicinata."

"No, tu formalmente sei la mia insegnante di greco e sei qui perché sei rimasta senza casa. Non stai facendo nulla di male, ti prego resta."

"Scusami ma lo capisci, non voglio avere problemi James! Io vengo da una famiglia che deve sforzarsi per mangiare qualcosa di decente tutto i giorni, tu invece puoi permetterti cene di lusso due volte al giorno.

Io vivo in una catapecchia con quattro persone nel Queens con vista kebabbaro e parchetto degli spacciatori, tu in un appartamento al 13esimo piano con vista Empire State Building e Central Park.

Non centro nulla con tutto questo, mi sento sbagliata, non voglio essere 'l'amante di James Simmons chiaro!. Ci conosciamo da ventiquattr'ore, non corriamo.

Le ore seguenti abbiamo deciso di non parlarci e di metterci a studiare, come ci era stato detto dalla madre di James (la brutta copia di Carrie Bradshaw).

James è un bravo studente, ma era distratto. Mi guardava con insistenza, mi chiedeva praticamente in ginocchio di parlargli di me, e non di
di studiare l'alfabeto greco.

"Che palle, Nìke smettiamo ti prego!"

"Ok, credo che per oggi vada bene."

"Nìke resta, ti prego..."

"No James, ti sei appena lasciato, hai bisogno di tempo per metabolizzare, io mi ritiro in camera"

"Non voglio che tu sia solo la mia insegnante..."

Taglio corto e torno in camera. Parliamo di quest'ultima, perché la camera degli ospiti è grande come il salotto e la cucina di casa mia. Ho un bellissimo letto morbido e lenzuola pulite. Per me questa è una retribuzione più che sufficiente.

A volte non mi rendo conto che sto vivendo un sogno.

Tornando a quel testardo di James anche a me piacerebbe smetterla di fargli da insegnante e conoscerci, parlare... ma sento che tutto questo è sbagliato, devo tenere le distanze.

Tra tutte le cose che ho in testa, sono in pensiero per mia sorella, per la mia famiglia...  non sono in vena di avere una pseudo relazione.

Mia sorella è pur sempre incinta per quanto ne so.
Anche se mia sorella Xylia è sempre stata stronza con me, ho in un qualche modo sempre provato pena per lei. Si è dovuta sposare a diciott'anni con un rude  e schifoso uomo greco, Pàris, e adesso fa la casalinga. È tornata in Grecia da due anni, e non si è mai fatta sentire. Spero stia bene perché ho paura.

Ho paura di quello che potrebbe succedere tra me e James.

Ho paura che mia sorella non stia veramente male, ma che abbia avuto problemi con Pàris e che la mia famiglia sia in Grecia per altri motivi.

L'ansia mi assale, e restare sola con i miei pensieri non aiuta. Se solo potessi parlare con James, se solo fosse giusto...

Quando sono con lui provo un senso di tranquillità, di sicurezza... avrei molta voglia di andare oltre, ma è sbagliato. Noi lo siamo. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 12 ⏰

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