Nìke
Non ci credo, sono stretta tra le braccia di James Il Figo mentre sto piangendo come una bambina perché mia madre mi ha abbandonato non so perché.
Ok, ora posso respirare e calmarmi, devo farlo.
"James tranquillo, andrò a stare dai vicini, non c'è bisogno che tu mi aiuti, davvero."
"Non passerai mai più nemmeno un giorno in questo orrendo posto, è chiaro?"
Cosa vuole fare? Dove mi vuole portare?
"Allora cosa pensi di fare?"
"Ti porterò a casa mia, starai nella stanza degli ospiti."
"Ti conosco da due ore, non posso venire a casa tua!"
"Non mi importa Nìke, hai bisogno d'aiuto!"
"No James, avrai sicuramente una ragazza, non me la sento di intromettermi così nella tua vita!"
"Come sai che ho una ragazza?"
"Non lo so, ho tirato a indovinare"
"Bè, hai fatto centro Nik"
"Nik?"
"Si, il tuo soprannome, non ti piace?"
"Nessuno mi aveva mai dato un soprannome"
"Bene, ora ce l'hai"
Onestamente trovo tutto questo assurdo. Andrò a vivere a Manhattan con James il Figo, io, quella con la famiglia da aiuti umanitari!"
"Ora ti porto a casa va bene? Prendi le tue cose."
Eseguo. Sono talmente scossa che anche mentre faccio le "valigie" sto zitta, e anche nella metro. Osservo quello che mi circonda. Mi sto lasciando alle spalle la povertà, la sofferenza, la mia famiglia.
"Siamo arrivati, Nik"
Odio quel soprannome, nel senso, ha solo tolto una lettera, ma è dolce. Scendo dalla metro e mi guardo ancora intorno. Tornare nel Queens mi aveva fatto dimenticare la bellezza di Manhattan.
Ad un certo punto James tira fuori il braccio verso la strada e una macchina gialla si ferma.
"Cosa stai facendo, stai facendo autostop?"
"No, ho solo fermato un taxi, sai la macchina che ti porta in giro"
Non avevo idea dell'esistenza di questo tipo di trasporto, oltretutto molto intelligente. Salgo sul 'taxi' e rimango ancora in silenzio, fino a metà corsa. Dopo un po' non ce la faccio più a stare zitta e attacco bottone:
"Hai fratelli o sorelle?"
"No, sono figlio unico. Mia madre ha provato ad avere altri bambini, ma non ha funzionato. E tu?"
"Si, ho tre sorelle: Xylia, Elidia e Elidis, le gemelle. Io sono la media. Xylia è per lei che sono tornati in Grecia.
Forse ho esagerato. Non gli avevo mai detto il motivo per cui i miei sono tornati in Grecia.
"Che bei nomi che hanno le tue sorelle! Oh, siamo arrivati."
Non ha commentato, che fortuna.
Mi guardo intorno, e per vedere il palazzo devo praticamente staccare la testa dal collo. È altissimo. Già lo adoro, sembra... l'Empire State Building.
"Questa è casa tua??"
"Si"
Solo si?? Cioè questo è lusso puro!!
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We met in the library
RomansaJames Simmons è il Classico riccone dell' upper east side di New York appena uscito da Gossip Girl. È ricco sfondato e ha tutto quello che vuole, compresa un altrettanto ricca e smilza "biondina da passeggio" (una pseudo fidanzata) e accessi ai più...