❝ Non avere ansia, vogliono farti pressione per far si che lasci sfuggire qualcosa ❞
❝ Ma figurati è solo la stanza più piena di uomini di alto calibro che esistano nel mondo del jujutsu non c'è nessun motivo di avere ansia, pff nah.. ❞
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Il clan Ryomi, esistente da più di un millennio, era il clan più antico mai sopravvissuto fino a quel momento. Conosciuto per le sette code di drago, le gemme elementali, il clan Ryomi era particolarmente rigido sulla crescita dei nuovi individui che vi nascevano all'interno. Avevano una sorta di periodo di osservazione: una volta nato, il bambino veniva osservato e gli venivano poste delle piccole sfide che servivano a far emergere o comprendere quale fosse la gemma che gli apparteneva, quale elemento avrebbe imparato a domare, quale dono la vita aveva fatto al clan.
Ogni giovane membro una volta compreso quale fosse la sua coda di drago (come al clan piaceva definire gli elementi), all'incirca tra i 3 e i 6 anni (motivo per il quale i membri del clan ricevano il nome dopo aver capito quale fosse il loro elemento, un nome simbolico, che richiamasse la gemma che gli spettava) , veniva poi posto ad un vero e proprio addestramento fin dalla tenera età. Come piaceva definirlo a Rikki, una tortura militare, ore ed ore passate con cugini o zii di cui non conoscevi nemmeno il nome, parenti assillanti che segnavano i progressi e i punti deboli, ciò che il bambino sbagliava e ciò che gli veniva più naturale, e ovviamente gli veniva insegnato il rispetto per ogni elemento, l'importanza della coesione tra essi, e che per esserci equilibrio nessun elemento può essere escluso.
[...]
Kurayami Ryomi, detta Rikki dagli amici, era nata a Tokyo, e viveva nella enorme proprietà familiare di suo padre, capofamiglia del clan, il che la metteva ovviamente in una posizione privilegiata. Vi abitava insieme ad un'altra miriade di persone, per cominciare i suoi 3 fratelli maggiori, Ryuchi, Tsubasa e Kei, ovviamente suo padre Kaito e sua madre Yukari, i nonni, qualche zio e le persone che si impegnavano di servire e aiutare il nobile clan Ryomi, prima tra tutte Yumi, un'anziana cameriera a cui Rikki era molto affezionata che aveva servito suo padre e sua madre prima di lei.
Tuttavia quella casa le sembrava un' enorme prigione, in cui veniva costantemente soffocata. Da cosa? Dalla reputazione che lei stessa si era creata. Dalle aspettative che aveva permesso agli altri di farsi su di lei. Odiava essere al centro dell'attenzione, odiava che gli altri potessero contare su di lei, e odiava le stupide regole di quel clan più di chiunque altro.
Il clan Ryomi affondava le sue radici nell'era Heian, dove visse Ryomen Sukuna, il fondatore leggendario del clan, anche se nessuno all'epoca era effettivamente consapevole di questo legame. Sukuna era noto per la sua potente tecnica di Dismantle (smantellare) e Cleave (fendere), ma ciò che avrebbe dovuto connettere il clan Ryomi a Sukuna era l'elemento del fuoco. Tuttavia, per oltre mille anni, nessun membro della famiglia ( a esclusione di uno) riuscì ad ereditare l'elemento del fuoco.
Dopo la morte di Sukuna, un suo figlio, nato da una concubina e tenuto nascosto, ereditò esclusivamente il potere del fuoco. Quando il figlio crebbe, sposò una donna di nobili origini che possedeva la gemma dell'acqua. Insieme, decisero di intraprendere una missione ambiziosa: cercare e acquisire tutte le sette gemme elementali, conosciute come le "sette code di drago".
