Non so perché mi sono iscritta a questa competizione.
Dopotutto però, cos'ho da perdere?
Farei di tutto per lasciare la casa per bambini umani a cui ero stata assegnata a soli due mesi dalla mia nascita.
Quando ero piccola, ogni volta che chiedevo di uscire, le istitutrici mi rispondevano che era troppo pericoloso per i bambini umani giocare in un posto come questo e crescendo ho capito che avevano ragione.
Le case per bambini umani non sono frequenti nel regno di Faerie perché è raro che due changling abbiano figli insieme ma è comunque possibile.
Il problema però sta nel trovare una casa per questi bambini perché, se la famiglia adottiva del changeling venisse a sapere della loro presenza, li ucciderebbe all'istante
Io però ho sempre saputo di non essere come tutti gli altri bambini umani: i capelli degli umani, crescendo nel mondo magico, diventano smorti a causa della dieta basata sul cibo magico che, nonostante sia reso quasi innocuo dal sale, è comunque leggermente tossico per gli umani, ma i miei, al contrario, si sono fatti sempre più castani luminosi e folti; i miei occhi sono di un marrone che sembra un po' troppo acceso; la mia pelle non si è schiarita fino a diventare quasi bianca a causa della carenza di esposizione al sole dovuta dalla vita notturna ma è rimasta di un colore caldo e ramato.
A causa di queste mie differenze gli altri bambini si sono sempre tenuti a distanza da me, perciò era andata a finire che ho avuto una crescita solitaria e triste.
Per la mia solitudine le fate che, dopo aver giurato di non dire a nessuno di noi, ci accudivano mi presero a cuore, mi insegnarono a combattere; passando il tempo con loro iniziai a comportarmi come il popolo fatato invece che come un'umana. L'unica differenza è che io posso mentire.
Ora, dopo sedici anni di attesa, le tutrici mi hanno permesso di partecipare al torneo per entrare nell'esercito di Faerie.
La competizione è composta da due parti: i duelli, cioè combattimenti con ogni tipo di arma possibile e immaginabile e le prove individuali ovvero prove di forza, precisione,agilità e simili.
Mi avvicino alla folla in attesa del loro turno stando attenta a non muovere i capelli.
Non li ho mai tagliati e ora mi arrivano fino alle ginocchia e quindi sono costretta a legarli per
non inciamparci dentro ma sto attenta a tenerli allentati sulle orecchie per non far notare l'assenza delle punte.
Mentre aspetto osservo le tecniche degli altri concorrenti e mi restano impressi un Flitling dalla pelle del colore del cielo limpido con due asce bipenni gemelle e un berretto rosso dalla pelle verde che fa cadere il suo avversario con un colpo della sua spada lunga, gli taglia la testa e immerge la punta del suo cappello nel sangue sparso a terra aggiungendo uno strato a quelli già esistenti. Tecnicamente sarebbe contro le regole uccidere gli avversari ma i berretti rossi sono famosi per la loro spietatezza con gli avversari e quindi per loro viene fatta un'eccezione alla regola.
Nonostante pensassi di essere pronta, vedere la morte di un concorrente mi ha comunque scossa.
Mentre sono lì bloccata per lo stupore sento una voce arrivare da dietro di me: "oh guardate... l'umana" seguita dalle risate di più voci.
No no nonononono! tutti ma non lui!
mi giro e davanti a me c'è il principe Ethan che mi guarda con aria di scherno circondato dal suo gruppo di amici.
"cosa ci fai qui umana? Non lo sai che la competizione è riservata alla mia specie?". Un altro coro di risate.
Lo odio lo odio lo odio.
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the court of fairytales
FantasyLùthien Darkforest vive a Faerie, un regno che agli umani potrebbe essere descritta come la terra delle fate ma in realtà non è come molti la immaginano. Faerie è un regno di segreti e inganni dove un essere umano impreparato potrebbe perdere il suo...