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Mi metto a sedere a fatica e le mie mani vanno istintivamente al collo dove fino a un istante fa c'era il mio amuleto di protezione che ora pende dalla mano del principe Ethan che mi guarda sogghignando con una luce maliziosa negli occhi.

"di che hai perso e che ti arrendi, umana" avverto la potenza dell'incantesimo che intride le sue parole ma nonostante questo non sento cambiamenti ne un bisogno irresistibile di fare ciò che mi ha detto come dovrebbe, in teoria, succedere quando a un umano viene dato un ordine con un incantesimo.

Lo guardo senza muovermi ancora intontita dalla caduta e lui indietreggia con aria inquieta e poi si avvia verso il muro dell'arena per uscire allora io mi alzo così di scatto che per un attimo vedo dei pallini neri danzarmi davanti agli occhi e gli corro dietro mi pianto davanti a lui con i pugnali ancora ben saldi in mano

"principe Ethan guardi che il duello non è ancora finito. Se non sbaglio era al meglio delle tre vittorie".

Gli dico con rabbia.

Lui mi guarda come se fossi un mostro.

Allora metto via i miei pugnali, prendo il bastone dalla tasca e lo faccio scattare per farlo arrivare al massimo della sua portata, lo afferro al centro con entrambe le mani in una presa salda e mi metto in posizione di attacco tra il principe e il limite dell'arena.

Lui lancia un basso ringhio che potrebbe appartenere più a un leone che ad una persona stringe la presa sulla sua spada e mi attacca.

La mia rabbia è così forte che ne sento un eco anche nel silenzio del combattimento e poi decido che non mi importa se è un principe e tutto il resto. Ha osato rubarmi il mio amuleto di protezione e tentato di incantarmi anche se non capisco perché. Avrà quello che merita anche se ferirlo potrebbe condannarmi a morte.

Aspetto che arrivi nel raggio d'azione del mio bastone e mentre mi sta per colpire con un fendente laterale mi abbasso di scatto e gli colpisco un ginocchio proprio sopra alla fine dell'armatura con la punta acuminata del mio bastone che gli penetra la pelle e gli fa emettere un gemito di dolore e poi un urlo di rabbia.

Cerca di afferrarmi il polso per bloccarmi ma mi ritiro troppo in fretta e le sue lunghe dita affusolate riescono ad afferrare solo il braccialetto porta fortuna che ho da quando sono nata e che non ho mai tolto.

Per quanto tiri non lo lascia andare e quando la catenina si spezza veniamo entrambi sbalzati indietro in direzioni opposte a causa della forza con cui tiravo.

Resto stordita per la forza con cui vengo scaraventata a terra e impiego diversi secondi a riprendermi e quando ci riesco mi accorgo che il principe Ethan mi sta guardando sbigottito e con un rapido sguardo mi accorgo che anche gli spettatori fuori dall'arena hanno la stessa espressione e mi stanno fissando.

Mi guardo in torno per capire se ci sia qualcosa vicino a me che possa aver attirato la loro attenzione ma non noto niente a parte i resti del mio bracciale.

Tutti continuano a rimanere un silenzio carico di tensione e quindi decido di parlare

"si può sapere cosa avete tutti da fissare? Non mi sono mica spuntate le corna!"

a questa frase il principe Ethan scoppia a ridere

"o mia cara. Non potresti sbagliarti più di così."

Gli lancio un'occhiata feroce e lui... lui distoglie lo sguardo! Incredibile!

Poi però si volta e urla

"guardie prendetela!"

non faccio in tempo a fare un passo che una decina di guardie si calano nell'arena e mi circondano quindi decido di combattere.

the court of fairytalesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora