13

115 3 0
                                    

<moneee scendi>
Simone sbuffando pensò di ignorare suo fratello ma questo urlò ancora più forte richiamandolo.
Si alzò pronto a scendere e a lamentarsi con il gemello.

Giunse in salone dove jacopo gli si avvicinò dandogli una pacca sulla spalla e risalendo velocemente le scale.

Si girò confuso quando una montagna di ricci spettinati gli si parò davanti.
<aspe nun di niente lo so che ho fatto tardi è che stavano tutti chiusi ho girato mezza roma allora so annato in panico perché era già tardi e nun volevo fa la figura del deficiente nun so manco se ste cose se fanno ma nun potevo venì a mani vuote>

<manuel non ho capito niente> disse irritato.
Simone non sopportava quando qualcuno arrivava in ritardo, aveva pensato persino che gli avesse dato buca.

<tiè> portò avanti una mano che fino a quel momento non aveva notato tenesse ferma
dietro al schiena.
<e questi?>
<nun dì niente te prego>
Simone sorrise davanti al suo imbarazzo e il suo fastidio svanì tutto in una volta più velocemente di quanto si era prefissato.

Gli prese il volto tra le mani e lo baciò a stampo.
<di solito se bacia dopo l'appuntamento non
prima>
<è un appuntamento?>
<ce voglio provà simo ma nun te dico che sarà facile, nun so mai se va bene quello che faccio... ho paura de sbaglia' qualcosa e co' te nun voglio fa altri errori>

Kissing Booth | SOCMED SIMUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora