Butterfly

Capitolo 7

Balzai sul posto quando Elysa fermò di scatto la macchina. Un continuo di clacson risuonò intorno a noi, riempiendo l'aria di tensione.

"Ma che diavolo!?" imprecai ad alta voce, il cuore che batteva all'impazzata. Alzai lo sguardo dal telefono e vidi un incrocio di macchine completamente incastrate. Sembrava ci fosse stato un incidente, ma non riuscivo a distinguere bene cosa fosse successo. Non mi accorsi nemmeno che Elysa era già uscita dalla macchina per controllare. La vidi a distanza, impegnata in una conversazione animata con un signore, probabilmente cercando di capire cos'era accaduto.

Sbuffai, controllando l'orario sul mio telefono. 7:45. Merda. Di questo passo non arriverò mai in tempo. Slacciai la cintura e mi incamminai verso Elysa, il mio livello di frustrazione che continuava a salire.

Quando finalmente la raggiunsi, il signore con cui stava parlando si allontanò, probabilmente per andare a verificare i danni. "Cosa è successo?" chiesi, cercando di capire quanto sarebbe durato quell'ingorgo.

Elysa mi guardò con una smorfia di frustrazione. "A quanto pare, un camioncino che trasportava merce ha perso il controllo mentre girava l'angolo. Si è scontrato con un'auto che stava cercando di passare con il giallo. Il camioncino ha bloccato tutto l'incrocio, e ora stanno cercando di spostare i veicoli. Ma con tutte queste auto incastrate, ci vorrà un po'."

"Merda," imprecai, guardando di nuovo l'orologio. "Arriverò in ritardo se non si sbrigano a liberare la strada."

Elysa annuì, visibilmente seccata anche lei. "Lo so, e a quanto pare, nessuno qui è particolarmente preoccupato di fare in fretta. Hanno chiamato il carro attrezzi, ma ci vorrà almeno mezz'ora prima che riescano a spostare tutto."

Mi passai una mano tra i capelli, cercando di mantenere la calma. "Non possiamo fare niente per accelerare le cose?"

"Temo di no," rispose Elysa con un sospiro. "L'unica opzione sarebbe fare una deviazione, ma rischiamo di finire imbottigliate nel traffico da qualche altra parte."

Guardai l'incrocio bloccato, i clacson che continuavano a suonare, la confusione generale. La frustrazione dentro di me cresceva, ma non c'era molto da fare. "A questo punto, non ci resta che aspettare," dissi rassegnata. "Ma spero davvero che riescano a sbloccare la situazione in fretta, altrimenti la mia giornata comincerà peggio di quanto pensassi."

Elysa mi guardò, annuendo.

Non ci bastava solo la bella dormita lunga, tanto da svegliarci tardi. Doveva aggiungersi anche questo. Un incidente che blocca la strada proprio quando siamo già in ritardo. Sembra quasi uno scherzo del destino.

Sospirai profondamente, cercando di non lasciarmi prendere dallo sconforto. Ma la situazione peggiorava di minuto in minuto. "E come se non bastasse, non siamo nemmeno riuscite a fare colazione," aggiunsi con un tono più disperato di quanto avrei voluto ammettere. "La mia ciambella glassata alla vaniglia con un cappuccio... Mi viene da piangere solo a pensarci."

Elysa mi lanciò un'occhiata di comprensione, anche se cercava di trattenere un sorriso. "Capisco perfettamente. Saltare la colazione è praticamente una tragedia per te."

"Esattamente," ribattei, incrociando le braccia. "Come faccio a iniziare la giornata senza la mia dose di zucchero e caffeina? Ormai è parte della mia routine, e tu sai quanto detesti quando qualcosa la scombina."

"Dai, cerchiamo di vedere il lato positivo," disse Elysa, cercando di mantenere un tono leggero. "Appena ci liberano la strada, andr—" La sua frase venne interrotta da una voce che proveniva da dietro di me.

"Credo che in questo momento hai bisogno del tuo cavaliere per salvarti in questa situazione," disse ironicamente.

Mi girai di scatto, e lì, come se fosse apparso dal nulla, c'era Jaxon. Lo guardai, impalata come se avessi perso completamente le parole. Non mi aspettavo di vederlo, e sicuramente non in una situazione del genere.