CAPITOLO 2

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Maika.                                             "   È come
                                                           Quando
                                                           Qualcuno
                                                           Ti invita ad
                                                           Una festa
                                                           Tu non ci vai
                                                         Nessuno se ne
                                                         accorge"

                                              Sylvester Stallone

 Mia sorella meissa aveva risposto di nuovo male alla nostra matrigna ,non la capisco la gente cerca di dargli tutte le attenzioni del mondo e lei si comporta così.

Io in confronto a lei sono trasparente a nessuno importa di me sono solo uno sfondo.

in confronto a lei io passo sempre in secondo piano ,me lo ripeto da quando sono piccola e me lo ripeteva anche mia madre in confronto a lei non sei nessuno ,ci do  tanto peso anche se non sembra.      

Mia sorella era appena uscita e io ero già pronta almeno da mezz'ora ora ,ripensavo a ieri.

Avevo scopato con uno dei ragazzi più popolari della scuola ,il modo in cui mi stringeva mi faceva venire le farfalle allo stomaco  ,i suoi occhi marroni erano ancora meglio.

Erano marroni ma se guardati alla luce diventavano un color miele chiaro certe volte ambrati ,la mia matrigna mi riporto alla realtà con uno schiocco veloce davanti ai miei occhi.

<<È ora di andare >>

<<Si certo>>

<<E quest anno cerca di non fare casini>>           

Quando senti quelle parole mi viene un brontoliò alla bocca dello stomaco.

Come se volessi vomitare,si riferiva all'anno scorso,mi avevano drogata e mi avevano violentata nei bagmi della scuola e avevano ripreso tutto.

Tutti credono fosse colpa mia e ci avevo creduto anch'io per un pò di tempo ,la terapia poi mi aveva fatto cambiare idea ,ma a scuola ricevo ancora delle ochiataccie.

Eravamo arrivati a scuola scesi dalla macchina senza salutare nessuno non mi importava.

Non ci stavo pensando, e ricevetti un grido dalla mia matrigna ,continuai ad andare dritta.

Vidi mia sorella da sola e allora la raggiunsi non, appena arrivai alzò gli occhi al cielo.

                             Meissa.              Chi dice che
                                                         egli                                                                              è dura cosa
                                                         l'apettare
                                                         dice el vero
                                                         "Machiavelli "

<<Sono così insopportabile? >>

<<Non ho detto nulla>>

<<hai alzato gli occhi al cielo >>

𝓢𝓸𝓻𝓻𝔂 𝓯𝓸𝓻 𝓔𝓿𝓮𝓻𝔂𝓽𝓱𝓲𝓷𝓰...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora