capitolo 7

1.2K 25 8
                                    

Ho aperto gli occhi e ho trovato un corpo addormentato accanto a me, con i suoi capelli che mi sfioravano il viso e il collo.

Sadhvi, con ancora indosso i vestiti della festa di ieri sera, e con la testa girata sul lato opposto del mio, dormiva tranquillamente, Russando con leggerezza. Ho sbadigliato e mi sono tirata su fino a sedermi.

Sono trasalita mentre un mal di testa pulsante mi si faceva strada dentro, facendomi rimpiangere tutto l'alcol che avevo bevuto la sera prima.

Massaggiandomi le tempie, ho studiato l'ambiente circostante.

I raggi del sole facevano capolino attraverso le tende socchiuse della finestra, illuminando le pareti blu chiaro  della stanza di Addison.

Il letto matrimoniale, dove ero seduta e sul quale tutte e tre ci eravamo schiacciate ieri sera, era al centro della stanza, con il muro alle sue spalle.

L'orologio appeso di fronte segnava le 7:45. Accanto al letto c'era un piccolo sgabello e la mia borsetta è quella di sadhvi erano posate sopra, insieme a una piccola lampada.

Dall'altro lato c'era una toeletta di legno con un semplice specchio. La stanza era minimalista, l'opposto della mia.

Era passato quasi un mese dall'ultima volta che ero stata qui con Addison.

Sono uscita dal letto in silenzio e sono andata nel bagno della stanza, a rinfrescarmi.   

Mentre ero in piedi davanti al lavandino, sono trasalita di fronte al mio riflesso nello specchio. Il mascara mi colava sulle guance e il mio trucco era sbavato dappertutto, imitando la faccia di uno zombie malandato.  

I miei capelli crespi del mattino completavano perfettamente il look orrendo. Come sadhvi, anch'io indossavo ancora il mio vestito da festa, che ora era stropicciato e raggrinzito per la notte passata dormendoci dentro.

I postumi della sbornia erano reali. E la pesantezza nella mia testa li rendeva ancora più reali.

Non berrò mai più.

Qualcuno ha bussato alla porta subito dopo che ho finito di lavarmi la faccia. Ho aperto e ho trovato Addison sudata, in canottiera e con indosso I pantaloni da yoga. Immagino che stesse tornando dalla sua corsa mattutina.

A differenza di noi, alla festa non aveva bevuto e quindi probabilmente aveva avuto un buon inizio di giornata.

"Tuo padre sta venendo a prenderti" ha detto, e mi ha dato un spazzolino ancora all'interno della confezione. "Sara qui tra un'ora. E mamma vuole che tu faccia colazione con noi".

Ho annuito, chiedendomi se mia zia sapesse che sua nipote si era presentata umbriaca alla sua porta la sera prima. Ma non ci ho pensato molto, perché Addison non sembrava preoccupata.

Aveva più esperienza di me nell'affrontare le conseguenze delle feste del liceo.

Sadhvi stava ancora dormendo profondamente quando sono uscita. Addison ha alzato lo sguardo dal suo telefono mentre mi sedevo accanto a lei sul letto.

"Ti ricordi di ieri notte?" Mi ha chiesto con curiosità.

"Ho bevuto un po troppo, ma penso di non aver perso completamente la memoria" ho ridacchiato, ma me ne sono subito pentita quando la mia testa ha cominciato a battere senza pietà. "Si, mi ricordo di ieri notte".

"Stavi piangendo mentre stavamo guidando verso casa". Addison ha immediatamente ottenuto la mia completa attenzione nonostante il mio brutto mal di testa. "Continuavo a chiederti se qualcosa non andava, ma tu piangevi e non dicevi niente".

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 21 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

keily la grassona Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora