Capitolo 32

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Dee

<<No Dee, non se ne parla.>>
<<Oh ti prego, mi sta tormentando da giorni.>>
Serena mi guarda contrariata e incazzata, strano per lei che è sempre così sorridente e affabile.
<<Mandalo a fanculo.>> Risponde e continua a strofinare il tavolo.
Lo stesso tavolo da dieci minuti pur essendo splendente.
<<Continuerà a tormentarmi, ti prego fallo per me!>> Congiungo le mani e mi metto in ginocchio pregandola.
<<Conosco i tipi come lui, è attratto da me solo perché non sono caduta ai suoi piedi ma appena avrà ciò che vuole verrò etichettata come un numero delle sue conquiste.>>
Mi alzo. <<In quel caso gli taglierò le palle.>>
Finalmente lascia andare quel povero tavolo e si toglie il grembiule. <<Ti risparmio la scena splatter non uscendoci.>>
Decido di cambiare tattica. <<Ascolta, so che in questo momento non sei pronta per uscire con nessuno e credimi, so quanto è brutto fare qualcosa perché lo vogliono gli altri. Però magari si rivelerà una bella serata e comunque saremo anche io e Archer.>> Percepisco dal suo sguardo che ci sta pensando. <<E comunque non sei obbligata a fare niente con lui, puoi staccargli le palle se ci prova, per quanto mi riguarda.>> Evidentemente ho delle tattiche di persuasione efficaci perché dopo un'eternità di secondi sbuffa e annuisce. <<Va bene, ma non la prendiamo come un'uscita tra coppie ma solo come un'uscita tra amici okay?>>
Saltello come una bambina e batto le mani. <<Sissignore.>>
Finalmente Luc smetterà di darmi i tormenti e ne approfitto per passare qualche ora con lei al di fuori dell'orario lavorativo.
<<Ora voglio tornare a casa e togliermi questa puzza di fritto dai capelli.>>
Sono d'accordo con lei, tra l'altro domani ho lezione presto e non voglio arrivare lì sembrando una zombie. <<Si anche io, ti aggiorno io per domani sera allora?>>
Alza gli occhi al cielo ma annuisce ed io le mando un bacio che la fa arrossire. Vuole fare la dura ma il suo cuore è tenero come un orsetto gommoso.
Io adoro gli orsetti gommosi.
Uscita fuori mi rendo conto che avrei dovuto portarmi una felpa dietro, perché ormai di sera le temperature crollano e quel coglione di mio fratello è in ritardo. Gli avevo chiesto di venirmi a prendere, dato che ancora non ho una macchina tutta mia, ma evidentemente si è perso tra le gambe della sua ragazza.
<<Vomito.>> Borbotto al pensiero di quello che possano star facendo in questo momento mentre io sono qui fuori a congelarmi il culo, bramando una doccia calda e il profumo di Archer nel mio letto.
Oggi l'ho sentito molto poco, non so bene cosa faccia durante la giornata ma se è senza lavoro forse va in giro a fare colloqui?
Non ne ho idea e sto cercando di frenare i campanelli d'allarme che minacciano i miei pensieri, così decido di scrivergli giusto per rassicurare il mio cuore.

Io: sono appena uscita da lavoro, mio fratello è in ritardo e ho il culo congelato.

La sua risposta mi arriva immediatamente, quasi come se mi stesse aspettando.

Archer: vengo a prenderti e ti riscaldo?
Io: e come hai intenzione di riscaldarmi?
Archer: devo ricordarti ciò che abbiamo fatto stanotte?
Io: Si, forse ho perso la memoria.
Archer: oh no, allora dobbiamo rimediare. Inizierei da una bella doccia calda.. ho una certa fantasia per la doccia calda.

Bene, perché ora anche io sto immaginando Archer che mi prende da dietro mentre col getto d'acqua mi stuzzica davanti il clito...

Il suono di un clacson mi fa sussultare e mi raffreddo immediatamente, ma mentre sto per cacciare una marea di insulti a mio fratello, il volto sorridente di Ash si affaccia dal finestrino.
<<Ti prego, dimmi che stai facendo sexting con quel ragazzo, perché la tua faccia è molto eloquente.>>
Sorrido e mando un messaggio ad Archer dicendogli che la nostra sessione di sexting è conclusa perché sto per ritornare a casa e lui mi risponde con una faccina sorridente e una frase apparentemente innocente

Quando La Neve CadràDove le storie prendono vita. Scoprilo ora