Le origini del male🔞

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"Chi è il prossimo bersaglio?"

"Rodrigo Sanchez".

"Chi è il committente?".

"Sono io il committente".

♟️♟️♟️

10 anni prima...

Lo specchio riflette le mia figura, ho venticinque anni, ma addosso ne sento cinquanta.

Ho preparato il mio completo con cura, non è la prima missione che compio, sono un mercenario da cinque anni ormai, ma è la più importante.

Finalmente avrà luogo la mia vendetta.

Da quel 31 dicembre ho pianificato tutto nei minimi dettagli, anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno.

Rodrigo Sanchez è solo un morto che cammina, un'ombra che presto verrà spazzata via dalla mia Glock 19.

Non sono un assassino cruento, uno di quelli a cui piace dare nell'occhio, sono veloce e silenzioso, preciso e meticoloso, scaltro.

Agisco nell'anonimato.

Spesso mi è capitato di uccidere anche innocenti, ma il più delle volte è la feccia della società che mi viene commissionata, i parassiti che si nutrono di terrore e morte.

Questi elementi li riconosco più facilmente, il loro sangue puzza di stantio, è marcio.

Sanchez e i suoi compari sono sopraggiunti nel cuore della notte, all'improvviso.

Faceva freddo, tanto freddo, Sant Joan è sempre stata una località esposta alle basse temperature, ma quell'anno era scesa sotto lo zero, non era mai capitato fino ad allora.

La nostra casa non era molto grande, c'era il pianterreno che ospitava la cucina e un piccolo salotto, al piano di sopra, invece, c'erano le camere da letto e un bagno.

Quei farabutti sono piombati nel piano di sotto e hanno fatto razzie di mobili ed elettrodomestici, hanno distrutto tutto, mentre mia madre si affrettava a vestirci alla rinfusa, di nascosto, con il volto devastato dalle lacrime e le mani tremanti.

Era terrorizzata e ci ordinò di restare in silenzio, poi prese Bernadette, mia sorella, in braccio e afferrò la mia mano con forza.

Ci nascondemmo tutti e tre nella doccia.

Mia madre continuava ad essere scossa da violenti tremori, spaventando a morte Bernadette, che aveva soltanto dieci anni.

"Calmati, mamma" sussurrai, a fil di voce.

Lei si affrettò a premere il palmo della sua mano sulla mia bocca.

"Shhhh" sibilò, in preda al panico.

Dal piano di sotto un uomo chiamava il nome di mio padre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 26 ⏰

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