Millie

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Infanzia: un momento tra sorelle.
Primo anno: ira.
Secondo anno: avarizia.
Terzo anno: invidia.
Quarto anno: superbia.
Quinto anno: gola.
Sesto anno: accidia.
Settimo anno: lussuria.
Dieci anni dopo: viene assunta da Blitzø.
Sessantasette anni dopo: una giornata di pensione con suo marito.

Infanzia, 8 anni.

Per questo? Doveva usare il femminile per questo fatto?

-Ti senti una bambina?- chiese Millie con qualche dubbio, dopotutto era una bambina di 8 anni, come poteva anche solo sapere cosa significava.

La sua futura sorella, Sally, annuì con vigore mordendosi le labbra per capire come spiegarglielo.

-Quindi non posso più chiamarti fratellino perché hai capito che è il genere sbagliato?- chiese ancora Millie in dubbio, la minore rise perché sapeva quanto potesse essere difficile da capire.

Lei ci aveva messo anni ha capirlo.

-Diciamo che odiavo gli specchi perché non riuscivo a vedere la vera me stessa...Mills, non sono un maschio, non mi sento per nulla un maschio e sono solo nata nel corpo sbagliato...- le parole erano sussurrate dolcemente, gli occhi scuri illuminati dalla gioia puntanti verso il cielo scuro.

-Prissy Miss...- il soprannome di Millie uscì dalle sue labbra candide, la maggiore, che aveva lo sguardo basso, lo alzò osservando i capelli lunghi di un nero corvino.

-Non cambierà nulla, sarò sempre la tua sorellina.- borbottò lei con un sorriso enorme, la pelle scura tranne per la sua cicatrice pallida nel suo occhio destro.

-Lo so... Semplicemente mi farà strano chiamarti con il femminile all'inizio...Ma se ti senti così, sarò felice di avere una sorella minore!- Sally si morse le labbra per non piangere prima di abbracciarla.

Millie ricambiò con affetto sperando che potessero parlare di più ora che la sua sorellina era stata sincera con lei.

-Ti voglio bene.- disse con un sussuro prima di baciarle i capelli come faceva fin dalla sua nascita.

-Ma come ti chiamerai?- chiese dopo un po' di silenzio a fissare le nuvole grigie sopra la macchina dei loro genitori.

-Sally May. Sarei felice se fossi la prima a farlo.- rispose scendendo dalla macchina camminando verso il recinto delle pecore.

Si accucciò vicino a dei fiori raccogliendoli, li mise uno sul suo orecchio e l'altro su quello di Millie.

-Guarda, siamo abbinate ora...Voglio essere abbinata con te più spesso da ora in poi, Mills!- la corvina sorrise teneramente prima di scendere anche lei.

-Certo, Sal!- rispose con un sorriso enormemente allegro.

Fu così che Millie non ebbe più un fratello minore, ma un sorellina.

Primo anno: ira, 11 anni

Capelli neri disordinati, occhi verdi, ghigno da squalo, cervello piccolo perché è un totale idiota e una faccia da pesce lesso.

Ecco come poteva definire il suo ragazzo, anche uno stronzo colossale.

-Mills, ti devi calmare- la voce del suo migliore amico le fece stringere le labbra dal nervosismo, si girò verso Blitzø con la rabbia nel viso.

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