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My future di Billie Eilish

Claire

Ebbene, eccomi, è qui che per me inizia una nuova vita, oggi 9 di maggio mi ritrovo a bussare all’enorme portone del palazzo reale di Ahada che è la mia nuova casa.

Una volta entrata nel palazzo mi guardo intorno per ammirarne la sontuosità, tetto alto da cui si possono intravedere più piani uniti da una scala a chiocciola, dove poggio i piedi ci sono pregiate piastrelle di marmo lucido su cui poggiano portaombrelli, appendiabiti, cassettiere,… e proprio mentre mi trovavo con il naso all’insù una ragazza molto giovane racchiusa in un abitino succinto che mi si presenta dicendo di chiamarsi Samira aggiungendo una serie di parole che dopo 6 ore in aereo non riesco proprio a capire, dalla mia faccia si deve esser notata questa incomprensione infatti mi guarda con compassione e trascinandomi delicatamente per un braccio mi dice:

- Dai andiamo ti mostro dove alloggerai- io non ribatto e la seguo con la mia piccola borsa di oggetti personali in mano.

In poco tempo le pareti e tutto l’arredamento cambia completamente, diventa spoglio, sporco e decrepito; non mi sarei mai aspettata un cambiamento così drastico tra palazzo e quelli che presumo siano gli alloggi dei dipendenti; ma nonostante questo noto che tra i corridoi si aggira gente vestita di tutto punto, che si copre il viso come per nascondersi da noi e così per soddisfare la mia insaziabile curiosità chiedo alla mia nuova collega:

-Tutta questa gente misteriosa chi è?-

-Aspetta un attimo siamo quasi arrivate- questa risposta non mi soddisfa al massimo ma senza darmi il tempo di ribattere svoltiamo entrando dentro una stanza molto semplice con un letto singolo, la carta da parati con una fantasia a fiori molto antica, un armadio e un comodino molto piccoli per i propri oggetti personali; mi siedo sfinita sul letto che rimbalza al sotto mio peso ed emetto un sospiro per il sollievo, non ce la facevo più a stare in piedi

-La stanza è di tuo gradimento?- chiede

- Si, anche se penso non la potrei cambiare- rispondo con un tono abbastanza acido per via della mancata risposta di prima

-Hai azzeccato, sei molto in gamba vedo, dai ora sono tutta tua, fammi tutte le domande che vuoi- annuncia con tono zuccherino agitando la sua folta chioma

-Per la seconda volta, chi erano i tizi di prima?- inizio a chiedere

-Erano alcuni degli uomini del circolo di prostituzione di qui dentro- risponde facendo aumentare la mia curiosità

-Qui dentro c’è un circolo di prostituzione?-

-Si, principalmente sono anziani uomini ricchi frustrati della loro vita che scaricano su di noi-

-Su di noi..Aspetta un attimo mi dovrò prostituire?!-

-Nono, è una cosa facoltativa che porta soldi extra, comunque io ora devo andare a lavorare, tu inizi da domani e io ti farò da tutor finché non saprai muoverti qui dentro- spiega tranquillizzandomi

-Tu ti prostituisci?- continuo non badando a quel piccolo pezzo di frase che ha detto in precedenza

-Si,ma..- prova ma la interrompo

-Dove ti posso trovare se ho bisogno?-

-Sono nella stanza accanto, piccola ragazzina impicciona, ma non ti conviene uscire di qui è pericoloso- conclude uscendo dalla camera e chiudendosi la porta alle spalle, lasciandomi con molte domande in sospeso e il mio più grande difetto di sempre che non mi ha resa la perfetta donna inglese.

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Ciaoo questa è la mia seconda storia (se non avete letto la prima correte a farlo, è breve, ci metterete poco si chiama "Moto a luogo"), ed è una storiapiù elaborata della mia prima, i capitoli sono preparati nei minimi dettagli sino al capitolo 33 ( sono maniaca del programmare😰) comunque li pubblicherò un po' a caso per ora, poi durante la scuola stabilirò un giorno, per ora ci vediamo su ig (:chiara.stories) per l'anticipazione prima del prossimo capitolo; detto questo alla prossima ciauuu💃🧳👭

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