2

17 3 4
                                    

Un nuovo inizio di Noemi

Claire

La mattina seguente alle 8 sono già pronta in piedi aspettando che Samira venga ad accompagnarmi all’allenamento ma dopo un ora e trenta che a me sembra un’infinità mi decido ad uscire da quella stanza che mi stava soffocando; mi dirigo nella stanza affianco per cercare la mia vicina, busso e noto che la porta è aperta così la scosto piano per non farla cigolare e noto che avvinghiato a Samira si trova un uomo sulla 60ina, disgustata da quella visione proibita, che non avrei dovuto osservare, richiudo la porta e mi inoltro in quel palazzo gigante che più esploro più voglio conoscere, quasi per ogni stanza c’è un caminetto, ogni stanza è piena di pareti attrezzate e mensole traboccanti di ornamenti, io dovrei essere abituata a tanta ricchezza, ma è veramente un lusso fuori dal normale per chiunque; quando sono sazia di esplorare non so più dove sia finita, ho salito innumerevoli scale, aperto porte e cercato in quei luoghi tanto grandi quanto vuoti, nel senso che non girava proprio anima viva, sembrava fosse notte e che tutti dormissero; dopo qualche altro corridoio intravedo un giovane dal fisico alto e palestrato, con i capelli castani brizzolati e degli occhi magnetici, così mi ci fiondo subito accanto per chiedere informazioni:

-Salve, scusi se la disturbo ma è l’unica persona che ho incontrato, mi saprebbe indicare la sala da ballo? Sa, sono nuova e non so bene dove mi trovi- dico tutto d’un fiato, speriamo mi abbia capita; lui mi guarda attentamente con un sorrisetto sfacciato, e li capisco di avere a che fare con una di quelle facce da schiaffi che non sopporto

-Mi scusi come non detto farò da sola- affermo con tono poco gentile pronta a girare i tacchi

-Si vede che sei nuova, che non sai dove sei e con chi sei, ma non te lo hanno affidato un tutor?- risponde girando la domanda, bello mio hai fatto un grosso passo falso, non dovevi girare la domanda

-Questo te lo avevo già detto, e si, una tutor ce l’ho ma ora è occupata con un grosso carico di soldi extra; quindi? Mi dici dove sono o faccio da sola?-

-Mh prostituzione eh, tu sei già nel giro?- chiede  rivoltando la domanda e massaggiandosi il mento, ma stavolta devo rispondergli

-No, no e ancora no, mai e poi mai- affermo con tutta la convinzione che ho su questo argomento e gesticolando con le mani per ribadirlo

-Quindi allora ricapitolando, sei nuova, non ti prostituisci, sei una ballerina, ti sei persa, sai dando del tu a..- ma viene interrotto mentre si avvicinava alla mia faccia dalla voce di Samira che dice:

-Claire dov’eri finita ti ho cercata da…Principe!- esclama quando vede l’uomo accanto a me, aspettate un attimo, fino ad adesso quindi, ho parlato con il mio capo! Non faccio in tempo a girare il capo nella sua direzione che aggiunge:

-E ti chiami Claire- conclude allontanandosi come se non fosse stato mai interrotto.

*

Mentre Samira mi fa la ramanzina io non riesco a smettere di pensare a quel principe stronzo dagli occhi cioccolato...

-Claire ma ci sei? Dai ormai il danno è fatto pensa alla tua lezione di danza forza, andiamo- mi richiama Samira alzandosi per uscire dalla mia stanza, ma la blocco per un polso

-Ma quando mi spiegherai tutto in modo che non succeda più quello che è successo oggi- chiedo esasperata maledicendo la mia curiosità

-Ah! Ma come devo fare con te! Vabbè, per oggi la lezione aspetterà devo spiegarti tutto- annuncia rendendomi una bambina felice

-Sono tutta orecchi- dico buttandomi sul letto che mi fa rimbalzare

-Prometti di non interrompere?-

-Prometto- dico sempre più emozionata

-Quello in cui ti sei scontrata è il principe, Justin Stade, anni 21, futuro erede al trono, classico ragazzo a cui tutte svengono ai piedi e promesso sposo dal padre, Luke Stade, re sulla 68ina, a Belle Lichmaind, anni 19, classica ragazza stupenda che fa girare la testa a tutti i ragazzi, tranne a Justin- apro bocca per questo che potrebbe essere il gossip del regno per sempre ma Samira mi rimette a posto con un’occhiataccia e continua

-Noi, per loro e altri aristocratici, siamo le loro ballerine e intrattenitrici-dice mimando le virgolette-numero uno, io dico sempre che siamo nate per compiacerli quando una ragazza si rifiuta ad un uomo, ma questo non è il tuo caso;- fa una pausa per respirare e io ho il tempo per disgustarmi dell’ultima frase -stamattina non hai trovato nessuno poiché la sera si fa molto tardi e la vita a palazzo non inizia prima delle 11, solo il principe è mattiniero, e nessuno sa come faccia- dice, ma a me non torna una cosa

-E la regina?- chiedo

-È morta quando il principe era solo un fanciullo, è stato cresciuto dalla tata; ora ti mostrerò gran parte del palazzo così ti sbarazzerai di me, ma per qualsiasi cosa ci sono sempre, ricordalo- dice mettendomi le mani sulle spalle e invitandomi ad uscire con lei per questo tour prima della lezione, giriamo in lungo e il largo per questo enorme palazzo che sembra una città, per i corridoi ci sono inservienti mezzi assonnati che sbattono a destra e a sinistra per iniziare questa nuova giornata di duro lavoro, Samira si aggira con maestria in questo labirinto chiamato castello aprendo lussuose porte intagliate in pregiato legno da chissà quanti anni, e mostrandomi il contenuto, ad alcune di limitava solo a dirmelo invece, tutto quello che avevo esplorato prima era solo un quarto di tutta la reggia escluso il giardino, che da come ho visto da una finestra è stupendo, ben curato, ed alla portata di tutti; poi poco prima di entrare in sala aggiunge:

-Ah dimenticavo, questa sera ci sarà la proclamazione di chi sarà la nuova prima ballerina, dato che quella di prima ci ha lasciato di colpo con una lettera senza dire niente a nessuno, neppure un successore, e tutte sgomiteranno per avere quel posto-

-Posso ambire a questo lusso?- chiedo ironica

-Certo- risponde seria, ma se è così la verità, allora, che i giochi abbiano inizio!

Alayasmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora