Battito di ciglia di Francesca Michielin
Claire
Una settimana dopo noi tutte ballerine siamo pronte, così ho chiesto al principe di venire in sala per osservare il lavoro concluso; puntuale come un orologio svizzero arriva e tutte si inchinano lasciandogli libero un passaggio verso di me, che resto dritta impegnata a mantenere l'eye contact; sorpassa tutte e mi affianca sussurrandomi così vicino all'orecchio che posso sentire il suo respiro, menta e whisky, lo inspiro a fondo chiudendo gli occhi finché non mi sussurra:
-Vediamo Jasmine cosa ha creato- accetto la sfida ed entro in pista facendo cenno di far partire la musica al pianista, un uomo sulla 50ina che mi guarda sempre come fossi un bocconcino prezioso, inquietante; eseguiamo tutto sotto lo sguardo vigile del principe e ci fermiamo solo quando la musica finisce, mi alzo mi avvicino e gli dico:
-A questo punto c'è la parte in cui dovremmo ballare noi due-
-Ok, tutto perfetto, la coreografia la hai?-
-Certamente- rispondo annuendo
-Benissimo, allora fammi sapere gli orari delle prove e vediamo come me la cavo- dice uscendo.
*
Il giorno seguente do appuntamento al principe in sala, ma lui si presenta in completo elegante
-Mi scusi principe, non vorrei contraddirla, ma così non può ballare- dico timidamente, lui si guarda i vestiti e dice:
-Ah e ora?-
-Che ne dice se mi porta a fare un sopralluogo della piazza, giusto per regolare gli spazi, sa per...-
-Ok, vado a far preparare la macchina, lei si copra, lì fuori non sono come dentro il palazzo- interrompe spiazzandomi con quella premura che nessuno ha avuto mai per me, e lasciandomi sola.
*
Sono le 19 e siamo in mezzo alla piazza in via conclusionale, ancora chiusa da teli per non far passare sguardi di persone curiose, quando il telefono del principe squilla
-Scusa Claire fai cosa ti serve, io devo rispondere-
-Certo- io inizio a camminare e abbozzare movimenti in tutta tranquillità lungo il perimetro della piazza, sapendo che nessuno può vedermi, fino a quando sento che i toni della chiamata del principe si stanno surriscaldando, così alzo gli occhi e vedo che sta riattaccando, ha un'aria dannata, bella e misteriosa che si accentua sotto la luce del tramonto che batte sul suo viso dalla forma marcata illuminandogli gli occhi più scuri del solito, mi si avvicina e mi chiede:
-Hai visto ciò che ti serviva? Vuoi una mano?-
-Nono, grazie ho fatto, possiamo ritornare-
-D'ora in poi quando stiamo insieme spengo il telefono, ma oggi per farmi perdonare ti devo far fare un giro della città-
-Grazie, ma davvero non c'è bisogno...- cerco di oppormi inutilmente
-Non se ne parla, andiamo, Ahada è più bella al tramonto- conclude tirandomi dolcemente per un braccio verso la macchina. Mi fa fare un panoramico giro della città spiegando ogni dettaglio mischiando la sua storia al presente.
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Alayasmin
RomanceClaire si trasferisce ad Ahada da giovanissima per lavorare come ballerina presso il palazzo reale, lì incontrerà Justin, il principe con cui ci sarà una connessione istantanea; ma può essere che un principe e una giovane donna comune possano avere...