Prologo

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Una noctua si affacciò alla finestra, picchiettando ripetutamente il becco sul vetro.
Il suo fiato caldo formò una piccola appannatura, proprio in corrispondenza del rostro.
Appena la vidi corrucciai le sopracciglia, smettendo di affilare solo per un momento le lame.
Una domanda mi sorse spontanea. 

Chi era il mandante?. Nessuno mi aveva mai contattata prima di allora, se non la rettrice. E poi il nostro ultimo scambio di pergamene era stato poco tempo addietro, perchè mai avrebbe dovuto riscrivermi. Forse era per dirmi qualcosa di importante?
Le mie membra provarono un'impennata di esaltazione.

Forse...No, non poteva essere.

Misi da parte i coltelli e mi alzai in piedi, con l'intento di raggiungere la noctua.
Solo quando mi avvicinai abbastanza smise di picchiettare.
La sua testa si voltò scattosamente verso di me quando aprì la serratura della finestra.
Poi come se nulla fosse si avvicinò verso di me, zampettando fino alla soglia. Si fermò non appena le posai la mano sul dorso per prendere ciò che portava legato, tramite delle piccole strisce di cuoio alla schiena. Sciolsi il nodo avendo cura di non farle del male.
I lacci erano stati annodati molto stretti.
Quando finalmente la liberai dal legaccio, la osservai volare via in un battibaleno mentre tenevo in mano la busta. Che comportamento bizzarro.

Non si aspettava che scrivessi una risposta al mittente?
Posai lo sguardo sulla carta bianca tra le mie mani.

Una lettera.

La voltai, passando i polpastrelli sulla carta ruvidiccia, cercando il sigillo di ceralacca che la teneva chiusa. Quando vidi l'incisione mi mancò il fiato.

La noctua aveva ragione. Non c'era bisogno di inviare una risposta.

Era arrivato il momento di partire.   

MOONSHINE- La Congrega delle CacciatriciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora