Capitolo 1

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Mi guardai un po' attorno, mentre percorrevo il lungo corridoio che portava alla sala del trono.
Qualche giorno fa, non appena ero venuta a sapere della mia imminente partenza, avevo fatto richiesta di udienza a re Avor, il sovrano di Irvin, la cittadina dov'ero stata mandata dalla Congrega. Per qualunque motivo mi avesse mandato qui la rettrice, doveva ritenerlo davvero importante, sennò ero certa che non si sarebbe scomodata a mandare una come me. Avrebbe lasciato venire un'altra delle altre cacciatrici.

Mi venne da storcere il naso al pensiero delle velocità con cui ero dovuta partire. Avevo dovuto racimolare i pochi vestiti che avevo, in un grosso grumo di stoffa, meglio che potei per correre fin qui, con il cavallo che avevo dovuto comprare di tasca mia.
Ci avevo messo molto meno tempo rispetto al previsto. D'altronde quello che avevo scelto e per cui avevo speso un'occhio della testa era di buona razza, forte e veloce.
Solo al pensarci mi venne un moto di stizza. Il venditore che me l'aveva venduto mi aveva fregato per bene. Con quella somma di denaro avrei potuto comprarmi una dozzina di pasti caldi alla prima taverna che avrei trovato in giro.
Purtroppo però, non avevo avuto alternative. Perciò avevo lasciato perdere. Avrei potuto fargli una bella lavata di capo, così che perdesse la voglia di imbrogliare i suoi acquirenti, ma sarebbe stato inutile.

Mentre camminavo, mi persi ad osservare gli interni del castello molto sfarzosi ed eleganti.
Alzai gli occhi al cielo << Tipici delle Terre del Nord >> mi sfuggì sottovoce. Questo corridoio non finiva più.

In quello spazio angusto, tra una parete e l'altra, oltre a me, permeava il silenzio. Non c'era nessun suono, nemmeno l'eco o il freddore degli spifferi d'aria che penetrava dalle fessure delle grandi finestre del castello. L'unica cosa che si percepiva tra le mura era il ticchettio ritmico e costante che provocava il tacco degli stivali in cuoio che indossavo.

Sulla schiena avevo le mie due katane legate ad incrocio, con delle fibbie molto resistenti che passavano per intero, lungo tutto il sottobraccio, fino ad avvolgermi completamente il petto.

Le loro lame, leggermente incurvate verso la punta, erano rivolte verso il basso. In questo modo avrei potuto afferrare velocemente entrambe le impugnature, quando ne avrei avuto la necessità, in caso di attacco.

Il pugnale di Callista poggiava sulla mia vita, anch'esso ben stretto, racchiuso nel suo fodero, con incise a fuoco le sue iniziali. Di quel pezzo di lei non me n'ero mai separata, perciò avevo scelto per lui proprio quel posto d'onore. Sul mio fianco dove avrebbe sempre dovuto essere stata.
Nel lato dov'era posizionato potevo sentire per tutta la lunghezza della lama un freddo quasi rassicurante. Sapevo che che era sempre rimasto lì, e ci sarebbe sempre stato anche negli anni a venire.

Finora lo avevo usato solo in un paio di occasioni eccezionali, ma per il resto del tempo era sempre racchiuso nella sua guaina.

Altri due pugnali gemelli fatti in osso di lupus, guadagnati al Moonshine, erano nascosti all'interno degli stivali di una taglia più grande della mia, mentre il resto dell'attrezzatura da cacciatrice la tenevo in un piccolo borsellino legato alla coscia.
Osservai lo sbuffo di condensa che uscì dalle mie narici, segno che stava arrivando sempre più velocemente l'inverno, il periodo più temuto sia dai contadini che dalla gente comune.

In quel periodo i notturni, soprattutto i wampryr facevano festa. Erano più liberi di andare ovunque poiché le ore di buio erano maggiori rispetto a quelle di sole.

Repressi a stento un brivido al pensiero di quello che avrebbero fatto.

Continuai a camminare a passo spedito verso la sala delle riunioni dove mi aspettava il re.
La lunga treccia che avevo fatto partendo dall'alto e la cui punta arrivava fino alle fossette di venere sbatteva ad ogni passo sulla schiena. Era l'unico tratto di femminilità che mi tenevo stretto, perché tutto il resto...la mia vita, la mia esistenza stessa poteva essere paragonata a quella di un uomo, o meglio di un soldato d'élite.

MOONSHINE- La Congrega delle CacciatriciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora