Anni prima Capitolo 2

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 All'alba il sole scaldava così tanto che sembrava già mezzogiorno. Nives preparò il tavolo grande della sala, loro erano abituati a fare colazione in cucina ma oggi erano ospiti dei tre pellegrini e avevano deciso di non lasciare soli i loro figli con degli estranei in casa. Mentre Alex, il primogenito, si occupava di cambiare e lavare Nicky, il mezzano aiutava il padre nella raccolta delle uova e Nives cucinava.

Poco dopo scesero Viola e Aldo che sembravano ristorati dalla notte di riposo, si erano lavati e indossavano le tuniche di cotone che Nives, la sera prima, aveva lasciato in stanza prendendo i loro abiti sporchi per dargli una pulita. Cassandra era in bagno, la sentivano cantare.

Strano come a Nives sembrasse tutto così normale, Viola si stava servendo un caffé, Aldo leggeva un vecchio quotidiano, l'ultimo che avevano potuto acquistare all'edicola del paese, prima che chiudesse i battenti dopo che le rotative delle stamperie furono fermate per sempre: troppo consumo di energia elettrica e spreco di carta, che era diventata più cara dell'oro a seguito dei disboscamenti causati dagli incendi.

Cassandra scese le scale e con naturalezza salutò tutti e corse a dare un bacio sulla guancia a Nives che chinò il capo sulla padella stringendola forte e sentendo le sue gote avvampare. Finì di cucinare le uova che suo figlio Andres le aveva portato, in modo veloce che non doveva sprecare gas, poi servì la colazione e si sedette con loro.

Arrivò anche Gualando che sottopose l'uomo del gruppo a una raffica di domande: esistono ancora le banche, i sindaci sono rimasti nelle città, gli ospedali hanno medici e dispensano cure adeguate, ci sono negozi aperti, insomma c'è ancora una parvenza di vita normale? Ovvio che no, rispose l'uomo scuotendo la testa con un'espressione di pietà dipinta in viso come se dicesse: ma dove vivi tu?

«Le città sono abbandonate, i paesi piccoli barricati dietro mura perimetrali, percorse a turno da sentinelle che sembrano uscite dal film Rambo, il capo di Stato e il Presidente del consiglio sono irreperibili da ancora prima che tutto andasse in rovina, le tv locali sono state chiuse. Le città, caro mio», diceva e a Gualando quel 'caro mio' non piaceva, «sono in mano a bande di delinquenti che vendono le merci a costi esorbitanti e si prendono quello che vogliono: soldi, gioielli, case, donne, armi, droga, tutto quello che vogliono, per questo la gente scappa. Vedrai che la rovina arriverà anche qui, d'altronde lo sai pure tu che hai elettrificato la tua recinzione, no?» Lo guardò con un sorrisino compiaciuto e Gualando decise che no, quell'uomo non gli andava affatto a genio. Chissà in che rapporti era con Viola? Le stava sempre accanto, le dava dei buffetti, le posava un braccio attorno alla vita, le toccava la mano, forse c'era qualcosa di più di un'amicizia tra i due? Ma poi a lui cosa gliene fregava? Fra poco sarebbero partiti e amen.

«Ha ragione, padre! Lo sappiamo anche noi che le cose possono solo peggiorare. Non rimarremo qui a vivere tranquilli e nascosti. Io dico di partire!»

Alex, il figlio maggiore, che in quel momento stava preparando una pappa di avena per il piccolo Nicky, espresse la sua opinione.

«E come puoi saperlo con certezza? E se invece il viaggio fosse più pericoloso di quanto si creda?»

«Padre... pericolo fuori o pericolo in casa, sempre una scelta dobbiamo fare. Hai visto come si sono intrufolati loro?» Indicò con il mento gli stranieri, che erano stranamente tranquilli e sereni per essere dei fuggitivi senza arte nè parte.

«Vero», rispose lapidario Gualando, che forse per la prima volta vedeva chiaramente l'entità del problema e la sua irreversibilità. Ma continuò, in tono deciso: «Io non me ne andrò. Ho una moglie spossata e debole e due figli piccoli... Decido di combattere qui.»

«E se la maggior parte dei nostri vicini se ne andasse? Se rimanessimo in pochi come faremo a difenderci?» Domandò Nives.

«E se partendo andassimo verso morte certa tutti noi? Credi che Nicky possa sopravvivere a un viaggio così lungo, difficile e pieno di imprevisti? Se si ammala... come lo curiamo?»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 24 ⏰

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