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Oggi era sabato,e come quasi ogni sabato stavo andando allo stadio,per vedere Lamine giocare.Mi siedo sull'autobus con Bad Bunny nelle cuffie,mi,piace arrivare sempre prima allo stadio,per assicurami il mio solito posto e per vedere Lamine con la stessa faccia concentrata.Appena l'autobus annuncia che la mia fermata sarà la prossima sento mancare il fiato per un secondo,l'autobus si ferma e scendo,ad aspettarmi c'è Mounir,il papà di Lamine,che appena mi vede sorride
"buon pomeriggio Ali,puntuale come sempre" dice controllando l'ora sul telefono,mentre ci dirigiamo verso l'entrata ci aggiorniamo su tutto quello che è successo negli ultimi giorni,i miei genitori e quelli di Lamine si conoscono da prima che nascessimo e per questo io e Lamine siamo cresciuti praticamente come fratelli.Entriamo allo stadio e ci sediamo ai soliti posti,aspettando l'inizio della partita.Vivere il pre partita con lo stadio ancora vuoto e silenzioso mi fa sentire come se fosse tutto al proprio posto.Le tribune si riempiono rapidamente e l'atmosfera cambia, passando dal silenzio rassicurante del pre-partita al rumore crescente dei tifosi. L'energia nello stadio è palpabile, un mix di eccitazione e tensione che fa vibrare l'aria. Io e Mounir scambiamo qualche battuta, ma i nostri occhi sono puntati su Lamine, che si muove con la sicurezza di chi conosce bene il suo ruolo. Quando si gira verso di noi, accenna un sorriso e ci fa l'occhiolino, un gesto che ripete da quando era bambino. Quel sorriso mi riscalda sempre il cuore, e per un momento dimentico tutto il resto.Ma subito dopo, Lamine torna nel suo mondo. Lo vedo concentrarsi, isolarsi dal rumore, come se stesse già giocando la partita nella sua testa. È in questi momenti che capisco quanto sia determinato a raggiungere i suoi obiettivi. Non è più il ragazzino con cui correvo al parco, ma un giovane uomo pronto a conquistare il mondo.Il fischio d'inizio risuona e la partita comincia. Lamine è ovunque in campo, scatta, dribbla, lotta per ogni pallone come se la sua vita dipendesse da quello. Ogni suo movimento è preciso, ogni passaggio calcolato. Lo stadio esplode quando segna il primo gol. Io e Mounir balziamo in piedi, le nostre voci si perdono nel coro dei tifosi.La partita finisce con un assist di lamine determinante per la vittoria,lui e la squadra si dirigono verso la tribuna per fare foto e autografi,ne approfitto per andare a salutare Lamine
"ci possiamo fare una foto?" chiedo scherzando e lui si gira di scatto e sorride
"no" risponde ridendo
"hai giocato bene" dico mentre delle ragazze dietro di me mi urlano di spostarmi
"senza il mio fan club non c'è la farei" risponde indicando suo padre ancora seduto sorrisi e mi alzai tornando da Mounir.Ci dirigiamo verso la sua macchina e aspettammo Lamine
"ma quanto ci mette" mi lamentai
"vai di fretta?" chiese Lamine uscendo
"finalmente" dissi,mounir si siede in macchina
"non mi saluti?" chiede Lamine
"mi sembra di averlo già fatto" sapevo benissimo cosa voleva ma mi piace stuzzicarlo
"fai come vuoi" disse facendo finta di essere offeso,sorrisi e lo abbracciai,ci sedemmo tutt'e due in macchina,feci per prendere le cuffie e ovviamente Lamine mi chiese di dargliene una,così feci e mi affacciai al finestrino guardando barcellona sfrecciare.Guardavo i negozi chiudersi,le persone impazienti di tornare a casa per riabbracciare la famiglia,tutto sembrava essere in sintonia con Bad bunny nelle cuffie.Mounir ogni tanto si girava per controllare che fosse tutto apposto,si fermò difronte casa mia
"grazie per essere venuta" disse piano Lamine porgendomi la cuffia che gli avevo dato
"io verrò sempre" dissi mettendo le cuffie nella custodia "grazie a te per lo spettacolo" sorrisi,Mounir si girò
"ci vediamo domani a pranzo?" disse
"certo,come sempre" salutai e scesi dalla macchina.
Entrai in casa e il mio fratellino corse ad abbracciarmi,Ayman ha 5 anni ed è il mio fratellino piccolo,mentre Asad è il maggiore ed ha 18 anni.I miei genitori erano in cucina,Aya e Ahmed, stavano preparando la cena
"sono tornata" dissi togliendomi le scarpe e la felpa
"com'è andata la partita?" chiese Asad dal divano
"abbiamo vinto,Lamine ha fatto ha fatto gol e assist" dissi raggiungendolo
"no signorina,le mani" disse mio padre,controvoglia andai a lavarmi le mani,tornai in cucina,la tavola era piena di cibo,ci sedemmo tutti e parlammo della nostra giornata,tra scuola e lavoro non ci si annoiava mai. Dopo cena, decisi di aiutare mia madre a riordinare la cucina. Era uno dei pochi momenti della giornata in cui potevamo parlare tranquillamente, senza la confusione dei miei fratelli attorno. Mentre lavavo i piatti, lei tagliava della frutta per il dessert e mi raccontava della sua giornata al lavoro, mentre io le parlavo della partita di Lamine.
"Lamine è fortunato ad avere un'amica come te," disse a un certo punto, mentre mi passava un altro piatto da sciacquare. "Non tutti i ragazzi hanno qualcuno che li supporta così."
"anche lui è speciale, mamma. Ci conosciamo da sempre, è come un fratello per me," risposi, cercando di ignorare quel leggero fastidio allo stomaco che provavo ogni volta che dicevo quelle parole. Era come se, a forza di ripeterle, cercassi di convincere me stessa che non c'era niente di più tra di noi.Ma mia madre, con la sua solita saggezza, mi guardò con un sorriso dolce e un pizzico di curiosità negli occhi
"Sai, a volte i legami più forti cominciano proprio così" disse, prima di uscire dalla cucina con il vassoio di frutta in mano, lasciandomi da sola con i miei pensieri.Finito di sistemare, mi ritirai di nuovo nella mia stanza. Decisi di mandare un messaggio a Lamine:
"grazie ancora per oggi, sei stato incredibile in campo!"pochi minuti dopo, il suo nome illuminò lo schermo del mio telefono.
"grazie a te per essere venuta, Ali. Non sarebbe lo stesso senza di te"mi misi a fissare lo schermo, indecisa se rispondere subito o aspettare. Alla fine, decisi di lasciar perdere. Spensi il telefono e mi misi a letto, cercando di scacciare via i pensieri e prepararmi per il giorno successivo. Ma sapevo che, una volta spente le luci, i dubbi sarebbero tornati, insieme alle mille domande che avevo paura di affrontare.

tu necesitas amor,yo necesito a ti// Lamine YamalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora