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| Terza Persona...
Irene era decisa, pronta a poter salvare il ragazzo che aveva partorito e poi abbandonato...
si, avete letto bene, Irene era la madre biologica di Jeongin, colei che aveva dato alla luce quel dolce bambino, che aveva portato felicità alla sua vita insieme a quella di suo marito ...
Lei in realtà non avrebbe voluto abbandonarlo ma doveva, non poteva fare altro, era una donna indipendente ma debole su certi aspetti e uno di questi era proprio suo figlio, fin da piccolo Innie aveva avuto seri problemi medici che all'inizio la donna tralasciò, pensando che il più piccolo volesse solo non andare a scuola e.. oh dio quanto si sbagliava
Mai avrebbe immaginato che il più piccolo potesse aver preso la malattia di suo padre, mai si sarebbe immaginata che potesse essere possibile, mai neanche nei suoi più terribili incubi avrebbe voluto passargli una malattia così distruttiva sia sull'aspetto fisico che su quello mentale..
I problemi iniziarono quando il suo ospedale precedente si rifiutò di dargli i soldi necessari per poter iniziare la ricerca della possibile cura ne tantomeno si prestarono a dargli l'aumento che tanto si meritava e che gli era stato promesso
Stufa di essere sfruttata e mal pagata decise di fare la scelta
La scelta che la portò ad abbandonare la sua famiglia, aveva un senso di colpa incolmabile, ma sapeva di star lasciando Innie in buone mani, non si preoccupava di lasciarlo da solo, sapeva che suo marito avrebbe fatto un buon lavoro mentre lei cercava la soluzione a quella malattia che aveva portato via suo padre mentre si contorceva dai dolori, non voleva vedere la prima persona più importante della sua vita passare per un dolore così atroce
Quella sera... prese tutto il necessario per trasferirsi in un ospedale americano che l'aveva contattata proprio per sponsorizzare la sua ricerca, prese dei vestiti dei soldi extra e partì senza guardarsi indietro, non che non lo volesse fare ma sapeva che se si fosse voltata non sarebbe riuscita a partire
Lasciò un bigliettino che spiegava la sua partenza improvvisa ma... quel bigliettino non arrivò mai a destinazione
Quella che era la sua migliore amica al tempo, fece il possibile per nascondere quel bigliettino senza esitazione, riuscendoci
Kim Jisoo era una ragazza gentile e silenziosa, non aveva molti amici proprio per il suo essere taciturna, definita quasi Asociale dai professori che erano preoccupati per l'incolumità della ragazza, sapendo degli episodi passati di bullismo nei suoi confronti
Irene però era diversa, anche essendo la ragazza più popolare e più bella delle superiori , aveva deciso di provare ad avvicinarsi a quella ragazza dai capelli color nero pece che stava sempre in disparte, diventando la sua migliore amica però... nonostante l'amore che provava Jisoo verso la castana, l'odio era più preponderante tra tutte le sue emozioni
La invidiava, anche se sapeva che Irene non gli aveva fatto niente di male, lei la odiava, era diventata una sagoma invisibile dietro la bellezza e la simpatia di Irene, non ce la faceva più, non la sopportava, la odiava...
Quando ricevette un messaggio dalla castana, si precipitò a casa sua cercandola per tutta la casa... ma non c'era nessuno, sospirando si sedette su una delle sedie in cucina trovando il messaggio, lo lesse con attenzione e così, con un ghigno mise in atto il suo piano, prese il biglietto e lo strappò, facendone pezzettini, buttandoli poco dopo nel secchio
Al ritorno di Yang Hyungsik So e del piccolo Innie, la donna dai capelli color nero pece, dichiarò che Irene era scappata con tutti i loro soldi e che aveva deciso di abbandonarli perché non sopportava l'idea di avere un figlio Problematico
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||• 𝐽𝑢𝑠𝑡 𝐴 𝑭𝒂𝒏 •||
FanfictionHyunjin : Davvero c'è un mio fan che... Sta tra il filo che divide la vita e la morte? BoyxBoy Don't like don't read easy