Capitolo 12

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Quando ho aperto il messaggio di Jasmine, un brivido mi ha percorso la schiena. Le sue parole si stampavano nella mia mente, una dopo l'altra, come se fossero un angosciante requiem.
Non riuscivo a credere a ciò che leggevo. Il mio cuore ha iniziato a battere all'impazzata: in un attimo, tutto ciò che conoscevo ha preso una piega sinistra.

Ci speravo che non fossero loro, e invece.

Ho afferrato il mio telefono con mani tremanti, cercando di contattare chiunque potesse sapere di più. La mia mente era in subbuglio. Riccardo, con il suo sorriso contagioso, Daniel che faceva sempre battute divertenti e Simone, il più sincero di tutti; come potevo immaginare che stessero attraversando qualcosa di così terribile?

Ogni secondo che passava sembrava un'eternità.

E adesso, tutto questo era in pericolo. Un'onda di panico mi ha travolto. Ho preso a camminare su e giù nella stanza, cercando di razionalizzare la situazione, ma non c'era nulla di razionale in essa.

Emma nel frattempo cerca di tranquillizzarmi senza risultati.

Ho provato a richiamare Riccardo, ma la linea era muta. Daniel non rispondeva. E Awed… I miei pensieri si contorcevano, immaginando il peggio. Non riuscivo a smettere di pensare a quanto sarei distrutta se li perdessi. DOVE ERANO? Cosa era successo?

La mia mente cominciava a correre in mille direzioni. Ho deciso di contattare Jasmine, cercando di capire meglio la situazione. Ogni secondo che passava senza avere notizie sembrava un secolo di angoscia. La paura si mescolava alla rabbia, e non riuscivo a stare ferma.

Sapevo che dovevo fare qualcosa. Non potevo rimanere in silenzio, dovevo agire e trovare i miei amici. Non li avrei lasciati andare senza lottare. La determinazione cresceva in me come un fuoco indomabile.

Sempre più vicini - Awed, Simone PacielloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora