Capitolo 11

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(Scusate per l'assenza ma ero al mare, pubblicherò circa tre capitoli oggi 🫶🏻.)

In preda al panico chiamo Jasmine, non risponde.
Può darsi che sia occupata.

"Emma ho paura..."

Le lacrime scendevano sul mio viso.
Non credo siano loro ma cazzo, solo all'idea possibile di aver perso loro tre, soprattutto Simone, scoppio in lacrime.

Loro mi vogliono bene, veramente.
Si preoccupano per me.

È strano pensare che per me loro non erano nulla ed adesso sono tutto.
Ero terrorizzata all'idea di farmi nuovi amici.

Sai, fare amicizia in passato non è mai stato facile per me. Ricordo quando ero piccola, circondata da tanti bambini, eppure mi sentivo così sola. Ogni volta che ci trovavamo a scuola, le altre ragazze si mettevano in gruppetti, ridevano, si confidavano piccoli segreti. Io stavo sempre un passo indietro, incerta su come avvicinarmi.

Le pause, per me, erano un vero e proprio incubo. Vedevo come le mie compagne di classe si scambiavano le merende, si raccontavano le storie delle loro vacanze estive, mentre io mi limitavo a mangiare il mio panino in silenzio. Il mio cuore batteva forte nel petto e mi chiedevo sempre se avessi fatto qualcosa di sbagliato. Se non fossi stata abbastanza interessante. Se le mie scarpe non fossero state adatte o se il modo in cui parlavo risultasse strano.

E poi c'era il mondo dei social. Cominciò ad apparire quando ero adolescente. Pensavo che sarebbe stato più semplice, ma in realtà era tutto un altro tipo di lotta. Mi sentivo invisibile tra le foto scintillanti delle altre ragazze, mentre cercavo di mettere insieme parole che non esprimevano mai completamente ciò che provavo. Ho passato notti intere a guardare gli aggiornamenti delle mie "amiche" mentre mi chiedevo perché non fossi mai invitata ai loro eventi. Era come se fossi su un palco, ma nessuno si accorgesse della mia presenza.

Ricordo i momenti in cui tutto sembrava perfetto. Le risate, le parole scambiate in un'atmosfera leggera, i silenzi che invece di pesare, danzavano intorno a noi. Ogni piccolo gesto, ogni sguardo sembrava promettere qualcosa di bello. Ma ora? Ora sembra quasi che il tempo si fosse fermato e che ogni battito del mio cuore stia cedendo il passo alla paura.

Immagino sempre il momento in cui lui se ne andrà, un pensiero che mi tormenta. La mia mente corre veloce, cercando di afferrare ogni istante, ogni sorriso, ogni parola detta. E, in qualche modo, mi sento come se stessi combattendo una guerra interiore. Da un lato c'è il desiderio di esprimere ciò che sento, di mettere in parole la mia vulnerabilità. Dall'altro, c'è questa terribile paura del rifiuto, di sentirmi esposta e fragile. E così rimango in silenzio, mentre la mia voce interiore urla.

Cosa ne sarà di me e Simone?

Jasmine                                     📞   📹   🛠

Si, sono loro se è quello
che ti stavi chiedendo.

Sempre più vicini - Awed, Simone PacielloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora