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Il volo durò 3 ore, il che potrebbe realmente sembrare tanto, ma una volta saliti sull'aereo l'adrenalina era talmente tanta che il volo sembrò durare 5 minuti.

Dopo lo strano episodio in aeroporto, Matt si è ammutolito e non mi ha calcolata per tutto il volo perché aveva alle orecchie le AirPods Max.

Io mi sono addormentata a circa mezz'ora dalla partenza con la mia playlist di Billie Eilish, ma al mio risveglio mi rendo conto di essere sulla spalla del mio compagno di viaggio che si era appisolato sulla mia testa.
Alzo la testa stropicciandomi gli occhi.

Metto a fuoco la figura dormiente di Matt che dormiva ancora nonostante gli avessi tolto l'appoggio da sotto la testa.
Era bellissimo, aveva le guance arrossate e le braccia incrociate sul petto.

Il mio bacio sulla sua guancia aveva scosso, evidentemente lui, ma anche me.
Dopo che lui si alzò, sentii come se le mie labbra andassero a fuoco.
Le sfiorai con i polpastrelli delle dita come a voler risentire la sua pelle contro la mia.
Mi resi conto solo quando tornò dell'effetto che mi provocava.

Adesso mancava poco all'arrivo e questa vacanza era solo l'inizio di una grande avventura.

«Matty, svegliati! Siamo quasi arrivati.» dissi dolcemente scuotendolo appena.

«Mhmh...si sono sveglio!» aprì lentamente gli occhi, mostrandomi quelle pozze oceaniche che mi avevano stregata dal primo istante.

Circa 10 minuti dopo atterrammo nella terra Californiana.
Sbarcammo e prendemmo le valigie.

Avevamo noleggiato un auto che trovammo subito nel parcheggio dell'aeroporto.
È un audi bianca, molto elegante.

Raggiungiamo successivamente l'hotel prenotato a mia insaputa dai fratelli Sturniolo.
Era imponente all'esterno e ricco di dettagli eleganti all'interno.
Ha una piscina e una vista su tutta Los Angeles che si vedeva perfettamente dal nostro balcone posizionato al 15º piano.

C'è un letto matrimoniale king size al centro della stanza e un divano davanti ad esso.

«Andiamo a fare un bagno?» Mi chiese Matt una volta sistemati in camera.

«Ovvio!» rispondo, così entrambi ci mettiamo il costume.

Avevo messo il sotto ma il pezzo di sopra non riuscivo ad allacciarlo, uscii dal bagno con le mani che tenevano i laccetti dietro la schiena.

«Matt, puoi aiutarmi ad allacciarlo?» chiesi gentilmente io girandomi di schiena davanti la figura slanciata del mio migliore amico già pronto.

«C-certo!» si posizionò successivamente dietro di me e molto delicatamente, come se avesse paura di toccarmi, fece un nodo al mio costume.

«Grazie!» ringraziai «Andiamo!» presi il telefono e aprii la porta seguita da Matt.

Scendiamo in ascensore, muti come due pesci, la tensione era palpabile.

Le porte si aprono mostrando davanti a noi una grande piscina che dal nostro piano sembrava molto più piccola rispetto ad adesso.

Ci avviamo verso i lettini, poggiamo i nostri asciugamani e i nostri telefoni per dirigerci in piscina.

Infilo un piede per sentire se fosse fredda, confermando la mia teoria che effettivamente lo fosse.

«Ma è freddis-» venni interrotta da Matt che si tuffò proprio accanto a me schizzandomi dalla testa ai piedi.

«MATTHEW BERNARD STURNIOLO!» dissi in tono scherzoso.
«Adesso me la paghi.» dissi buttandomi anche io.

Lo schizzai con l'acqua iniziando una vera e propria guerra.

Sono felice e lo so!

spazio autrice
capitolo di passaggio, mi farò perdonare con il prossimo...
commentate e stellinate se vi va!
baci, Vale<3

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 05 ⏰

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tell me we weren't just friends -MATT STURNIOLO-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora