prologo

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                                 Xavier

avevo otto anni. otto cazzo di anni. e dovevo vivere nell'inferno in terra. vivevo ancora con i miei genitori, non avevo molta scelta a quell' età, ma volevo gia scappare via.

(2015)
"non voglio per favore!" urlai. non mi ascoltava. stavo piangendo. volevo che finisse, era un incubo.ci rinunciai. smisi di lottare, restavo li a guardare mentre mi legavano all'albero. risi, sapevo che mi odiavano per i miei occhi, uno verde e uno marrone. gli faceva schifo e melo avevano detto esplicitamente un giorno, esattamente il mio quinto compleanno:"sei nostro figlio, Xavier, ma i tuoi occhi ti rovinano" poi mi sono messo a piangere e mi hanno tirato uno schiaffo. uno di quello per farti ricordare che hai torto e li hai feriti. come li avevo feriti? sono stati loro a ferirmi. da quel giorno indossavo delle bende all occhio sinistro. mi avevano fatto diventare insicuro, insicuro uro della mia diversità. ero un bambino. un cazzo di bambino. venivo bullizzato a scuola e a casa. a casa era il peggiore degli incubi. i miei stessi genitori mi picchiavano rinfacciandomi la mia insicurezza. mi odiavano. lo sapevo, lo sapevano loro come lo sapevano tutti. mi odiavano così tanto che sono finito qui. legato a un albero dalla mia stessa madre. sapevo cosa stava per accadere, melo aspettavo. ma non ero ancora pronto. pronto dall'essere da solo in una foresta. l'ho guardata, "mamma non puoi farlo davvero sono comunque vostro figlio" dissi in speranza di farle cambiare idea, in tutta risposta lei mi tirò uno schiaffo e rise. la guardai sussurrare a mio padre qualcosa di impercettibile e voltarsi pronti per andarsene. lo fecero. senza guardarsi nemmeno una volta indietro, mi lasciarono lì. urlai. "mamma! papà! dove andate!?" nessuna risposta. li vidi salire in macchina con un grigno del c* mentre io, loro figlio, restava legato as un albero senza via di fuga. stavo piangendo mentre vedevo la macchina rossa allontanarsi. smisi di urlare quando vidi che era inutile, sene erano andati.

se mi avessi ascoltatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora