IN CORSO
Aggiorno il martedì.
Racconto Portal fantasy ambientato in un mondo tutto nuovo.
Ambra si troverà catapultata nella Wrifhe-det, una terra piena di promesse e conflitti, dovrà saper compiere delle scelte e decidere per che causa vuole comba...
"PERCHE?!" "Scusa non volevo..." risposi terrorizzata. No, non adesso!
Mi svegliai con il cuore che batteva a mille, avevo la fronte imperlata di sudore, mi dissi che era solo un sogno, solo un brutto sogno... Ansimavo, sembrava, così realistico. Nell'incubo ero davanti ad un uomo corpulento, non lo vedevo in faccia, era controluce, ma sentivo il suo potere.
Ancora adesso mi metteva i brividi... Mi voltai verso la finestra, fuori pioveva, si intravedevano le prime luci dell'alba, le macchine continuavano a passare incessantemente con il loro viaggio per chi sa quale destinazione, una figura felina dotata di estrema eleganza saltò sulla mia finestra, era Lilac, la mia gattina. Le ho dato questo nome per via del mio colore preferito, il lilla, così chiaro da intravedere l'anima di quella tinta, proprio come il cuore tenero della mia micina. Aveva un pelo corto e rossiccio, profumava di lavanda, le zampine erano di un bianco candido, proprio come la sua pancia. Il suo musino era piccolo e grazioso, i baffi lunghi, spesso leccati per via dei croccantini che le dò. Aveva gli occhi grandi e verdi, scrutava tutto con un certo sguardo provocatorio, ma se vedeva qualcosa di buono sulla tavola mi faceva gli occhioni.
Raggiunsi la gatta alla finestra, mi salì subito sul grembo e si mise a fare le fusa, mi sentii subito meglio, mi incuteva terrore quel sogno, ma me ne dimenticai presto.
Suonò la sveglia. Mi svegliai alle 8 di un giorno d'estate, erano trascorse solo poche ore da quando mi ero riaddormenta, stanca affrontai il percorso verso la cucina, avevo fame. Mi preparai un toast con lo speck (niente di speciale) e bevvi un succo all'arancia rossa, mi chisi se veramente era fatto con arancia rossa perché ormai ci mettono dentro più zucchero e coloranti che altro, così mi misi a leggere gli ingredienti. Appunto, zucchero e poi arancia, come se non lo sapessi già, ne rimasi comunque delusa...
Diedi da mangiare a Lilac e mi sedetti sul divano, avevo ancora sonno, ma dovevo leggere un libro delle vacanze che mi aveva assegnato la mia prof di italiano. Parlava di una ragazza negli anni 80 che lavorava come domestica nelle famiglie ricche, noioso pensai. Volevo azione, anche nella mia vita. Non avevo voglia di leggere quella schifezza così la diedi alla gatta e mi misi a farle un collarino con l'ametista. Cercai la voce della pietra su google, diceva:"Tranquillante naturale: l'ametista allevia lo stress e la tensione,..." Ok, va bene... pensai. Finii la collanina e la misi alla micia, stava benissimo! Poi andai in un mercatino dell'usato e ne presi una per me. Le ametiste diffondevano un'aura violacea che brillava di luce propria.
Mi piace questa pietra! Mi pietrificai... "Chi ha parlato?" Silenzio...
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Angolo autrice
Lo so, questo capitolo è corto, ma vi prometto che li allungherò gradualmente. Intanto mi fate sapere come trovate la protagonista? Vi sta simpatica? Volevo anche dirvi che pubblicherò ogni martedì. Cosa ne pensate della targhetta qui sotto? L'ho creata io!
- GiuliaTargaryen-
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