Vernice nera(cap.3)

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"Svegliati fiorellinooo" sento la voce squillante della mia compagna di stanza rimbombarmi nelle orecchie.
"Che c'è?!"dico con voce assonnata.

"Devi dirmi che è successo ieri sera e non sto più nella pelle, voglio gossip."

Mi riaffiorano i ricordi.
Axel.Acquerelli.Giacca nuova.

"Quel coglione"dico senza neanche accorgermene.
"Chi?Axel?" domanda Videl.
"Chi altri coglioni conosci?"
"tutte le persone che mi stanno attorno in realtà." "A parte te" si corregge subito.
Ci guardiamo e ridiamo fragorosamente.

Le spiego tutto quello che è successo il giorno precedente cercando di nascondere un sorriso dalla sua espressione stupita.
"Devo vendicarmi Videl,agli stronzi ho sempre dato una botta di umiltà."
"Ti stai cacciando in un guaio credimi." continua col dire "E poi come vorresti vendicarti?"

Ci penso intensamente, suppongo di avere una faccia buffa perché Videl mi guarda divertita.

Mi si accende una lampadina.
"Videl sai per caso se Axel tiene molto ai suoi dipinti?" le chiedo.
"Si,Sono la cosa più importante per lui. Dipinge da un sacco di tempo e una volta per sbaglio un ragazzo gli ha sfiorato il gomito mentre rifiniva un ritratto,beh l'ha appeso al muro...è stato veramente divertente"

Ok,so cosa devo fare. Ora vediamo chi è il più stronzo tra i due.

"Dove tiene i suoi dipinti?"
"In camera sua al piano di sopr- HASLEY CHE CAZZO VUOI FARE?!"
"Vendicarmi.Mi diverto molto quando è il mio momento di fare la stronza,questa questione l'ho presa proprio come una sfida."

Scatto giù dal letto con un movimento veloce e barcollo leggermente.
Apro la mia valigia,non sono ancora riuscita a sistemare i miei vestiti nell'armadio della mia stanza.
prendo una maglietta a caso e faccio i soliti tre saltelli per entrare dentro i jeans.
Mi infilo le scarpe e non mi preoccupo neanche di allacciarle.

Sono riuscita a procurarmi un barattolo non troppo grande di vernice nera,è arrivato il mio momento.

Salgo le scale in fretta e furia controllando ogni stanza.
Finché non mi abbatto in una.
È la sua,ne sono convinta.
Ha i suoi dipinti disposti in maniera molto visibile,sono troppo belli per rovinarli ma quelli come lui non la passano liscia con una come me.

Entro nella camera controllando di non essere vista da nessuno.
Prendo la vernice nera e scrivo sui i suoi dipinti :"Le persone che mi stanno sul cazzo non fanno mai una bella fine e tu in questo sei in cima alla classifica."

Esco dalla stanza e ritorno velocemente nella mia stanza sperando di non aver dato troppo nell'occhio.

"Ce l'hai fatta?" mi chiede Videl con un tono un po' preoccupato.
"Si." rispondo con una voce soddisfatta.
"Il dottor.Robinson ti cercava, ha detto di avvisarti che sono usciti i risultati del tuo test."

Talmente ero presa dai miei dispetti da bimba dell'asilo che mi sono dimenticata delle cose importanti.

Spalanco la porta del reparto, ho troppa tensione.
Per fortuna c'è il dottor.Robinson,non so perché ma con lui mi sento più tranquilla.

"Buongiorno dottore,sono usciti i miei risultati?Sto bene vero?"
Lui mi consegna il foglio con una punta di tristezza.
"Ecco a lei." Mi dice con voce angelica che per quanto mi piaccia gli direi di ripetere la frase ma non lo faccio.

Leggo la scritta:"Disturbo bipolare di tipo 1."
È quello più pericoloso.

Il mio cuore manca un battito.
Mi allontano di qualche passo e inizio a fare cenno di no con la testa ripetute volte. mi metto la mano sul cuore e respirare diventa sempre più faticoso.

Il dottor.Robinson si avvicina verso di me con una rapidità assurda che non mi accorgo neanche del suo spostamento.

"Ehi Hasley, Ti cureremo. Sei all'inizio, i tuoi sintomi non sono ancora sviluppati,ti aiuteremo noi."

Mi accascio per terra e lui mi prende tra le sue mani. Non riesco a capire più niente.
Chiudo gli occhi e improvvisamente cambia qualcosa. Sono tranquilla,sto bene. Stavo per svenire e ora sto bene,c'è un cambiamento nella mia espressione.

"No no no." dice il dottor.Robinson. Non mi importa. Ho la sensazione di volergli mettere le mani al collo,senza un motivo specifico.
Mi sento euforica,esaltata.

Mi libero dalla presa del dottore con uno spintone e cade sul pavimento freddo.
"Io non sono pazza!" gli urlò contro
"No Hasley non lo sei, ti voglio solo aiutare a superare il problema. Non te lo nego che sia grave è la forma più pericolosa di Bipolarismo ma si guarisce Hasley,guarirai."

Mi metto a cavalcioni su di lui.
"Io non voglio essere aiutata!"
Gli metto le mani al collo e il dottore non reagisce.
Non so perché lo stia facendo, non voglio fargli del male,non capisco. Ho tante cose che passano velocemente per la testa.

"Ti aiuterò Hasley te lo giuro. Non sei pazza. L'episodio della morte di tuo padre ti ha fatto scatenare questa malattia.
Lo so che pensi di essere felice della sua perdita ma la verità è che dopo tutto quello che hai passato comunque gli vuoi bene. gli vorrai sempre bene. Ma il bene è sovrastato dall'odio. Sai anche tu che è il tuo sangue,è la persona che ti ha concepita e ci sarà sempre una parte del tuo cuore che è legata a lui. E ti odi. Ti odi perché non vorresti essergli così affezionata dopo tutto il male che ti ha causato. Inizio a ridere in modo così rumoroso che la mia voce rimbomba per tutta la stanza.

Il dottor.Robinson non si arrende e continua a parlarmi.
"La morte di tuo padre ti ha portato un dolore inspiegabile. Lo sai, lo sai benissimo.
Non lo ammetti perché se lo fai pensi di essere come lui, pensi di perdonare le sue cattive azioni. Ma è tutto il contrario Hasley. Sei buona,per questo ti fa così male la sua perdita. Non l'hai perdonato ma non vuoi neanche lasciarlo andare. Sei una persona dal cuore d'oro."

Continuo a ridere ma ad un certo punto la mia risata fastidiosa si trasforma in un singhiozzo. Inizio a piangere.
Non riesco a fermarmi. Ho bisogno di aiuto.

"Tranquilla Has. Calmati."
"N-n-non ce la faccio."
"Hasley guardami."
Fisso i miei occhi nei suoi
"Respira insieme a me,piano."
Sto riuscendo a calmarmi, quest'uomo ha un potere su di me inspiegabile...

E se è come tuo padre Hasley? Se inizierà a picchiarti? Se non saprai reagire? È TUTTA APPARENZA. NON TI AIUTERÀ DAVVERO. NON TI INNAMORARE DI LUI.

Basta paranoie del cazzo, è il mio dottore,sta solo cercando di aiutarmi. Non ho doppi fini.

Appena mi calmo lo abbraccio forte con gli occhi lucidi.
"Scusi io non volevo fargli del male..." dico col capo rivolto verso il basso
"Non fa niente Has , ti starò sempre vicino,ora vai in camera tua e riposati."
annuisco ed esco dalla porta
"Grazie ancora."

Vedo nei suoi occhi una luce. Una luce che non hai quando vedi una qualsiasi paziente. E se anche lui provasse attrazione nei miei confronti? Ok,basta mi sto illudendo.
È il mio dottore. Io sono la sua paziente.
Chi vorrebbe stare con una svitata come me dopo quell'episodio?

Mi dirigo verso la mia camera, ho bisogno di stare con Videl. Ci conosciamo da appena due settimane ma è come se fosse da una vita, solo lei sa come farmi ridere.

Cerco di aprire la porta ma una mano la richiude sbattendola. Sobbalzo.
"Ei ma si può sapere che problemi hai?"
alzo la testa per vedere chi ha compiuto questo gesto e vedo Axel.
Ha visto quello che ho fatto ai suoi dipinti.
Se qualcuno mi trova morta dissanguata sappiate che è lui il colpevole.


Ciao belliiiii. Vi ho appena interrotto una bellissima litigata tra i due biondini che vedrete nel prossimo capitolo.

Un bacio💋💋💋

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