1- Ci rivediamo

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Dove diavolo sono i miei tacchi!
Sono le 21:45 e la festa di compleanno di Dimitry, il fidanzato di una della mie migliori amiche, sarebbe dovuta iniziare alle 21:30 e ancora io e Lucas non siamo neanche partiti da casa.
"Mamma dov'è andato a finire il mio orologio?" mi chiede mio figlio urlando dalla sua camera.
"Non lo so tesoro, controlla nel mio portagioie" gli consiglio e lui mormora un 'va bene' per poi dirigersi nella mia cabina armadio.
Pur avendo solamente 7 anni, Lucas (e non lo dico perché è mio figlio) è un bambino molto intelligente; sa parlare 3 lingue ed è molto coraggioso, ma al col tempo anche un po' vanitoso, proprio come suo padre...
"Sei pronta mamma?"
"Si Lú, aspettami fuori" afferro le chiavi, la borsa e finalmente usciamo di casa.

La festa era piena di persone, alcune sono riuscita a riconoscerle altre no, ma in mia difesa ho il fatto di avere la memoria corta.
"Eirene, Lucas, che bello vedervi, sono felicissima che siate venuti, avevo perso le speranze ormai" ci saluta Lauren abbracciando me e mio figlio.
" Zia Lauren come stai?" chiede Lucas con un gran sorriso in volto abbracciando forte la mia amica.
Mi allontano in modo da cercare le altre mie amiche dei vecchi anni delle superiori, lasciando da soli i due.

La prima ora della serata è passata meravigliosamente, mi sono divertita a stare un po' con tutte le mie amiche che ormai non rivedevo da 1 anno e mezzo
"Ehi, mamma mi versi un po' d'acqua nel bicchiere?" chiede Josh, a sua madre nonché un'altra mia grande amica, Eliana.
"Dov'è Lucas?" chiedo dato che prima li avevo visti giocare insieme
"Sta parlando con un signore che è così alto che sembra una casa" risponde e io faccio una piccola risatina a quell'affermazione.
Mi giro, per cercare mio figlio con lo sguardo e lo vedo parlare con un'uomo veramente molto alto voltato di spalle  e con i capelli biondi.

Abbandono le mie amiche per andare a "recuperare" Lucas che so già stia annoiando quell'uomo con la sua ossessione per il rugby
"Lucas, che ti avevo detto sul fatto di stare sempre vicino a me?" dico avvicinandomi sempre di più verso i due.
Ma quando i due biondini (mio figlio e l'uomo) si voltano verso di me il cuore mi si blocca per un attimo.

No
No
No
Non è possibile
Lui è qui.
Lui è qui, di fronte a me
Stava giocando con mio figlio...con nostro figlio

Rimango immobile fissandolo senza neanche riuscire a respirare.
"Tu" diciamo entrambi all'unisono
E lui fa lo stesso, mi fissa con quei suoi occhi azzurri nei quali mi perdevo e con la bocca socchiusa, con quelle labbra che amavo baciare e sentire parlare
"Mamma, chi è questo signore?" mi chiede Lucas
"È tuo figlio?" 
"Si" rispondo in un sussurro
"E chi è il padre?" chiede scioccato.
Ma ad un tratto si concentra su qualcosa che si trova alle mie spalle.

Victor.

Un ragazzo che abbiamo conosciuto io e Lauren e con il quale abbiamo legato fin da subito.

Biondo, occhi azzurri.

come lui, Lucas e Victor.

Non starà pensando...?

Non riesco a fare nulla, né a parlare né a guardare qualcos'altro che non sia lui.
Ma ad un tratto non ce la faccio più, devo piangere, devo sfogarmi.
Corro verso il bagno della sala e sento che qualcuno mi sta seguendo, ma non riesco a capire chi perché ho gli occhi pieni di lacrime.

Mi accovaccio per terra abbracciandomi le mie stesse gambe.
Ma c'è qualcuno davanti a me.
Più di una persona.
Le mie amiche.
"Eirene che è successo?" chiede preoccupatissima Lauren e al suo fianco c'è Eliana, la più empatica del gruppo con quasi le lacrime a gli occhi.
Daphne si piega accanto a me sussurrandomi di stare tranquilla.
Ma non c'è la faccio.
"Lui è qui" dico quasi in sussurro che credo di aver sentito solo io, ma non è così
"Lui chi?" chiede Daphne con un po' di paura
"David" ma non sono io a rispondere, è Lauren ha collegato tutto.
Il suo fidanzato è russo, e lui con David erano abbastanza vicini alle superiori.
Le mie altre amiche sobbalzano con la bocca dischiusa in una "O"
Si avvicinano a me abbracciandomi forte, trasmettendomi protezione, cura e amore.
Non sono solo delle semplici amiche.
Sono delle sorelle.

Ma se prima ho pianto per averlo rivisto e per quello che mi ha fatto, adesso sono inondata dalla rabbia nei suoi confronti.

Esco dal bagno sbattendo i tacchi sul pavimento lucido di marmo, prendo per mano mio figlio terrorizzato e non mi importa che quasi tutti i presenti mi stiano guardando scioccati.

L'ho già intravisto e cammino dritta verso di lui.
"David Andrey Polijakov!" urlo facendolo girare
"Stai lontano da me, da mio figlio e dalla mia vita! Sai bene di cosa sono capace." mi guarda con nessuna emozione in viso, ora non è neanche sorpreso. Mi guarda come se fossi...

Niente

Fanculo a Lui!

Sono venuta a Parigi da Mosca per rifarmi una vita, studiare, lavorare e far stare bene mio figlio,e lui...
non era e non sarà mai nei miei piani.

𝐒𝐏𝐀𝐙𝐈𝐎 𝐀𝐔𝐓𝐑𝐈𝐂𝐄 🪄
𝐒𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨, 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞𝐭𝐞 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐞́ 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐄𝐢𝐫𝐞𝐧𝐞 𝐞 𝐃𝐚𝐯𝐢𝐝.
𝐒𝐞𝐠𝐮𝐢𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐬𝐮 𝐢𝐠:_.𝐞𝐫𝐢𝐬.𝐛𝐨𝐨𝐤𝐬 𝐞 𝐬𝐮 𝐭𝐢𝐤𝐭𝐨𝐤:𝐢𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢𝐝𝐢𝐢𝐬_ 𝐩𝐞𝐫 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐞𝐫𝐯𝐢 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐬𝐩𝐨𝐢𝐥𝐞𝐫🙃
𝐂𝐞 𝐧𝐞 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐞⭐️
𝐔𝐧 𝐛𝐞𝐬𝐨𝐨💋

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