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CAPITOLO DEDICATO A KENAN.

@vlahovicdusan

@kenanyildiz_official

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Sono a casa, seduto sul divano con la testa che mi scoppia, mentre Dušan si sistema accanto a me con una birra in mano

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Sono a casa, seduto sul divano con la testa che mi scoppia, mentre Dušan si sistema accanto a me con una birra in mano. Fabio è seduto di fronte, già immerso nella partita di FIFA contro Federico,(intanto che noi aspettiamo un nostro turno)che come al solito è troppo competitivo per lasciare che sia solo un gioco.

Ma io non riesco a concentrarmi. Il confronto con Ginevra fuori dal liceo continua a girarmi nella testa, senza sosta. Il modo in cui mi ha guardato, con quel misto di rabbia e delusione... non riesco a togliermelo dalla mente.

«Ti vedo strano, bro»
dice Dušan, rompendo il silenzio.
«Ancora pensi a oggi, vero?»

Faccio un cenno con la testa, ma non riesco a trovare le parole. Fabio fa gol e si alza esultando come se avesse appena segnato nella finale dei Mondiali, mentre Federico scuote la testa, visibilmente seccato. Sono tutti troppo presi dalla partita per accorgersi che non sono dell'umore giusto.

«Ma che è successo esattamente?»
chiede Fabio, lasciando il controller e guardandomi con curiosità.
« Dušan mi ha raccontato che siete andati da Ginevra e dalla mia tipa ma non ho capito bene il perché.»

Dušan prende la parola per me, come sempre.
«Kenan ha sentito in giro che Ginevra si vede con Ruggeri. E oggi gliel'ha chiesto, ma... beh, diciamo che non è andata proprio come speravamo.»

Mi passo una mano tra i capelli, frustrato.
«Non è solo Ruggeri»
dico, cercando di mettere ordine nei miei pensieri.
«È tutto. Lei pensa che io la stia prendendo in giro, che non mi interessi davvero. Ma non è così.»

«Ma glielo hai detto?»
interviene Federico, lanciandomi un'occhiata seria.
«Perché, se non gliel'hai detto chiaro e tondo, come fa a capirlo?»

Sbuffo, guardando fisso il tavolino di fronte a me.
«Ci ho provato, ma... lei non mi ascolta. È convinta che io mi stia sentendo ancora con un'altra, e ora questa cosa di Ruggeri ha solo peggiorato tutto.»

Fabio mi guarda perplesso.
«Ma ti stai davvero vedendo con qualcuna? Perché se così fosse, allora... beh, ha ragione ad essere arrabbiata.»

Scuoto la testa.
«Non significa niente, Fabio. Era solo una vecchia fiamma, nulla di importante. Ho già chiuso quella porta da tempo. Ma Ginevra non vuole credermi.»

Dušan interviene, il solito calmo:
«Ginevra è testarda, lo sappiamo tutti. Se si mette in testa qualcosa, puoi star sicuro che sarà dura fargliela cambiare.»

«Sì, ma stavolta è diverso»
aggiungo, alzando un po' la voce.
«Mi ha detto che forse andrà a vedere Ruggeri a Dublino, per la finale di Europa League. È come se mi stesse sfidando, come se volesse farmi ingelosire.»

Federico annuisce, ma ha quello sguardo che gli si accende sempre quando c'è una lezione da impartire.
«Non è che vuole solo vedere una tua reazione? Magari sta cercando di capire se tieni davvero a lei.»

"E io che dovrei fare?" rispondo esasperato.
«Cosa devo fare per farle capire che mi importa ? Sono concentrato sul calcio, sì, ma questo non vuol dire che non mi interessi lei.»

Fabio fa spallucce.
«Il problema è che le parole non bastano, Kenan. Lo sai. Devi dimostrarlo con i fatti.»

«Già»
aggiunge Dušan, che sembra sempre avere la risposta giusta.
«Se lei pensa che tu non le dai abbastanza attenzione, devi farglielo vedere. Tipo, dimostrare che Ruggeri non è nemmeno nella stessa categoria, capisci?»

Federico ride, appoggiando il controller.
«Esatto, devi fare qualcosa di grosso. Qualcosa che le faccia capire che è lei quella che vuoi davvero.»

Sospiro, sentendomi sopraffatto.
«E cosa dovrei fare? Piombare a Dublino e fermarla mentre sta tifando per lui?»

Fabio alza un sopracciglio.
«Beh, non sarebbe male come scena. Roba da film.»

Dušan mi dà una pacca sulla spalla.
«Non sottovalutare le scene da film, amico. Funzionano. Ma, seriamente, pensaci. Se vuoi sistemare le cose con Ginevra, devi muoverti prima che lo faccia lei.»

Rimango in silenzio per un attimo, lasciando che le loro parole affondino. Hanno ragione. Non posso semplicemente aspettare che tutto si sistemi da solo. Se voglio davvero che Ginevra capisca quanto tengo a lei, devo fare qualcosa. Qualcosa di concreto.

Federico si avvicina e mi dà un colpetto sulla spalla.
«Senti, Kenan, lei ti ha già detto tutto quello che doveva. Ora sta a te. E, soprattutto, non puoi lasciare che Ruggeri abbia anche solo una possibilità.»

Mi lascio andare sul divano, ancora incerto su cosa fare, ma una cosa è chiara: devo agire. Prima che sia troppo tardi.

L'ANIMA||KENAN YILDIZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora