4) Why?

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Pov Ethan

Prendetemi per pazzo, ma fare la spesa è una delle cose che mi piacciono di più. Oltre a sistemare e cucinare ovviamente.

Forse mi piace perché quando ero piccolo facevamo la spesa tutti insieme ed erano i momenti più divertenti di sempre.

Mi ricordo mamma che portava il carrello con Enea seduto dentro perché si scocciava di camminare, mio padre mi teneva sulle spalle e facevamo un gioco che consisteva nel trovare più cose di un colore in meno di 5 minuti. Adam e Aaron invece facevano i peggio guai, spostavano di tutto dagli scaffali facendo anche cadere qualcosa e per poi romperlo.

Forse sono gli unici ricordi felici che ho di noi come famiglia prima della scoperta. Purtroppo non ne ho altri, o almeno credo. I miei ricordi sono tutti concentrati su una persona. Kai.

Il mio migliore amico. Il mio salvatore. Il mio tutto. Ho sempre visto Kai come la persona più importante della mia vita escusi i miei fratelli. Ho confidato tutta la mia vita, il mio dolore, le mie preoccupazioni e lui le ha accolte e mi ha stretto fra le sue braccia.

Sono grato di averlo conosciuto, come sono grato di averlo avuto nella mia classe per tutto il periodo delle medie e due anni delle superiori. Non so se si rende minimamente conto di quanto per me lui sia importante, avvolte mi sembra di non fare abbastanza per lui.

Da quando ho ricevuto quella chiamata e l'ho visto inerme sul pavimento il mio cuore si é spezzato in piccoli pezzi. Era la prima volta che lo vedevo così e ha fatto più male del previsto. Fin da piccolo c'era qualcosa che mi ha legato a lui e mi sono fatto trascinare.

«Ethan ci sei??» La voce di Adam mi riporta alla realtà. Me lo ritrovo a pochi centimetri dal mio viso con uno sguardo preoccupato.

«Scusami, mi sono perso nei miei pensieri» dico spingendo il carrello della spesa verso un'altro reparto

«Me ne sono accorto, tutto bene? Da quando sei tornato da casa di Kai che sei così pensieroso» La sua mano si poggia sulla mia spalla e mi costringe a fermarmi.

Enea ed Adam non sanno dello strano sogno che ho fatto qualche giorno fa su Kai. Tanto meno sanno le due situazioni scomode in cui ci siamo ritrovati. Aaron è l'unico a saperlo perché sa leggermi meglio di tutti. Mi preoccupa parlarne anche con Adam vedendo quanto è legato a Kai, ma forse mi aiuterebbe.

«Posso chiederti una cosa?» sussurro fermandomi e di conseguenza anche lui si ferma. «Sai che puoi chiedermi tutto quello che vuoi» prendo un respiro e mi giro verso di lui per guardarlo negli occhi.

«Tra me e Kai..c'è una situazione un po' scomoda.» confesso subito. Vedo un micro cambiato nel suo sguardo, ma non mi dice niente, annuisce e basta.

«All'inizio della scuola l'ho visto un po' strano quindi prima di entrare l'ho portato ai giardinetti per parlare..e mentre parlavamo i miei feromoni hanno iniziato ad uscire ma proprio tanto, e tu lo sai che per il mio genere non è normale che si sentano così tanto.» inizio a parlare mentre prendo dallo scaffale dietro di lui le spezie per il pollo.

«Poi non so come mi ha portato una rosa tramite il bidello a scuola con un bigliettino vicino..mi sono rimaste impresse le parole scritte» Adam al mio fianco prende delle patatine congelate da fare al forno e mi prende la mano stringendola alla sua

«Cos'ha scritto?» mi domanda

Un piccolo sorriso mi spunta sulle labbra nel ricordare quelle parole scritte sul biglietto. «La rosa è sempre stata uno dei fiori più romantici di tutti i tempi. Ma la rosa nera..mi sa di qualcosa di tetro, oscuro, se vogliamo dirla tutta. Beh..oggi ti dono questa rosa per darle un significato diverso. La rosa nera, come i miei capelli, ti farà ricordare di me ogni volta che la vedrai. Sarai così ossessionato da me che non potrai fare a meno di pensarmi. Non mi puoi scappare, hai firmato un contratto per stare con me per l'eternità. Ricordalo, Sonnenschein»

The secret of loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora