La Fuga nella Notte

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Le parole di Khael erano veleno per le orecchie di Ayra. Il suo addestramento l'aveva resa forte, ma mai le aveva insegnato a combattere contro un nemico così insidioso. Si rese conto che non poteva affrontarlo da sola, non in quel momento. Il suo potere era ancora in fase di risveglio, e l’Ombra Oscura dentro di lei sembrava invocare qualcosa di ancora più grande.

Raccogliendo tutto il suo coraggio, Ayra si voltò e corse. Sentiva il respiro pesante di Khael alle sue spalle, come se potesse percepire ogni suo movimento. Le scale che portavano alla superficie sembravano interminabili, ogni passo rimbombava nell’eco delle antiche mura. Ma finalmente, riuscì a uscire dal sotterraneo, il vento freddo della notte di Arkhaven che le sferzava il viso.

Non sapeva dove andare, ma il suo istinto la guidava verso la parte più vecchia della città, il quartiere dimenticato da tutti, dove persino le Ombre sembravano più spesse e oscure. Le strade erano deserte, illuminate solo dalla luce fioca dei lampioni, e ogni ombra sembrava nascondere una minaccia. Eppure, Ayra sentiva una strana connessione con quel luogo, come se fosse la chiave per comprendere il suo potere.

Mentre correva, una voce familiare risuonò nella sua testa. Era l'Ombra Oscura. “Non puoi fuggire da ciò che sei, Ayra. Io sono dentro di te. Ti appartengo, come tu appartieni a me.”

La voce la turbava, ma in qualche modo la confortava anche. C'era qualcosa di oscuro e profondo dentro di lei, e solo affrontandolo avrebbe potuto sconfiggere Khael.

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