"Tu sei un infame! Per tutto questo tempo hai finto di avere il libro e ciò che esso conteneva, ci hai dato ordini come se potessi rovinarci, in realtà non hai mai avuto alcun potere su di noi!" sbraitò Renato, sua moglie lo bloccò prima che potesse aggredire Mario. "Hai preteso la mano di mia figlia, la direzione del teatro, sei solo un codardo!"
"E voi? Avete dimenticato cosa avete fatto? Avete ingannato vostro fratello, lo avete derubato, e lo avete spinto a fare ciò che ha fatto. Credete che non abbia capito che quel cameriere ha soltanto avuto la sfortuna di essere arrivato per ultimo e di non essere stato informato dell'allergia di Federico?"
"Mio fratello ha preso una decisione, di quel cameriere non mi importa niente, ora dimmi dov'è mia figlia e dov'è la squilibrata che non sei riuscito a fermare cinque anni fa."
"Non lo so, Verena è scomparsa da due giorni e la cosa spaventa anche me, non so dove sia andata né cosa abbia raccontato, e Maddalena starà di sicuro arrivando. Voi non avete nessuna idea su dove sia finita Verena?"
Tania scosse la testa. "No, nessuna, ma è molto probabile che sia fuggita insieme a quel ragazzo, Romeo. Noi..."
Sentirono bussare. Mario si diresse verso la porta con un bastone nascosto dietro la schiena, abbassò la maniglia ma, quando aprì, Maddalena non era sola; era ammanettata e trattenuta da un agente di polizia, l'altro entrò nella casa con una pistola in pugno, Mario indietreggiò e lasciò cadere il bastone a terra, Renato e Tania alzarono le mani. "Siete in arresto per frode" affermò l'agente, poi si rivolse a Mario. "Signor Mario Corsi, voi siete in arresto per estorsione e tentato omicidio."Quando rivide i suoi genitori, alla centrale di polizia, Verena non batté ciglio; era stata ingannata, usata, tutto ciò che avevano si era basato su una truffa. "So cosa avete fatto: avete falsificato il testamento di mio nonno con la complicità del padre di Mario, avete rubato ciò che apparteneva a mio zio."
"Se non l'avessimo fatto, saresti cresciuta nella miseria!" ribatté suo padre.
"Credete di avermi resa felice? Mi avete costretta a rinunciare a ciò a cui tenevo, mi avete impedito di realizzare i miei sogni, non l'avete fatto per me, ma per voi stesso, altrimenti avreste lavorato sodo e con costanza, proprio come aveva fatto mio zio. E voi, madre, eravate d'accordo, vi lusingava l'idea di appropriarvi di tanta ricchezza."
"Non ti permetto di rimproverarmi, tu avresti fatto la stessa cosa!"
"No, non direi.""D"
Gli agenti fecero entrare anche Mario e Maddalena, Verena si avvicinò a Mario con le braccia lungo i fianchi. "Il nostro matrimonio è annullato."
"Tu non hai idea di ciò a cui hai rinunciato!"
"Invece lo so benissimo."
Verena guardò poi Maddalena. "Tu non meritavi un fratello come Jason."
"Jason è solo uno sciocco, non mi stupisce che si sia invaghito di te!"
"Hai provato a farmi del male ma, come vedi, non ci sei riuscita. Ora avrai ciò che meriti, mentre chi era davvero innocente è finalmente stato riconosciuto come tale."
Quando arrivò, Jason riservò alla sorella un'occhiata glaciale, ed evitò di rivolgerle la parola. "Sappiamo che non è stato Jason a uccidere mio zio, lui voleva suicidarsi, l'umiliazione per essere stato diseredato era diventata impossibile da sopportare, tuttavia voleva evitare che il suo nome venisse associato a uno scandalo, e che mia zia soffrisse a causa del suo gesto. Così, in modo alquanto spregevole, ha deciso di far ricadere la colpa sul cameriere arrivato per ultimo: ha ordinato di nascosto una torta alla frutta identica a quella della festa, ma con l'aggiunta di cioccolato all'interno, e ha chiesto a Jason di servirgli proprio il piatto con la fetta contenente il cioccolato, che aveva confuso con le altre. Prima di farlo, si è sbarazzato della torta segreta. Mio zio aveva pianificato tutto, Jason non sapeva niente, è stato usato come capro espiatorio, per nascondere il suicidio."
Verena lanciò un'occhiata ai genitori. "Voi lo sapevate, vero? In fondo, però, vi ha fatto comodo, avreste evitato il rischio che mio zio scoprisse il testamento originale. Vergognatevi, voi non siete la mia famiglia."
"E nemmeno la mia" aggiunse Jason.
Maddalena lo guardò male, nessuno dei due aveva altro da aggiungere, gli agenti accompagnarono i quattro alle celle, Verena e Jason rimasero soli.
"Ti ringrazio per avermi aiutato" disse Jason. "Se tu non avessi indagato, sarei ancora in prigione."
"Non devi ringraziarmi. Non mi ha fatto piacere scoprire tutte queste cose sulla mia famiglia, ma non potevo restare in silenzio."
"Ti capisco, neanche per me è stato piacevole rendermi conto di chi fosse davvero mia sorella."
"Ora che la verità è venuta a galla, non dovrai più nasconderti. Non è necessario che continui a vivere da solo in quel castello."
"Sì, è vero, ma non saprei dove altro andare. Io sono solo al mondo, tu invece... hai qualcuno che ti aspetta, e credo che dovresti raggiungerlo."
Verena sorrise e lo abbracciò, lui, felicemente sorpreso, chiuse gli occhi e si godette quel momento, consapevole che non sarebbe capitato di nuovo.
STAI LEGGENDO
Verde come un inganno (thriller, romantico)
Mystery / ThrillerVerena è la figlia del proprietario del Teatro dell'Opera della città di Losania, ma la sua vita è come una gabbia: la sua famiglia le ha impedito di studiare medicina all'università e intende obbligarla a sposare Mario, l'uomo al quale è stata affi...