Ombre del passato

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Kate si svegliò con un brusco risveglio, il battito del suo cuore accelerato mentre cercava di riprendere coscienza.

Il secondo giorno nella nuova scuola era arrivato, e l'idea di affrontare una nuova giornata di sfide e adattamenti le causava una certa apprensione.

Si alzò lentamente dal letto, il freddo del pavimento le fece rabbrividire i piedi nudi. Il giorno prima, tutto era stato così nuovo e confuso.

Le nuove facce, i nuovi luoghi, le nuove dinamiche erano state un turbinio di emozioni. Ma una cosa le era piaciuta particolarmente: l'incontro con Natasha.

Natasha aveva avuto un sorriso sincero e un atteggiamento accogliente, e Kate sentiva di poter contare su di lei per navigare in questa nuova vita.

Era stata una boccata d'aria fresca in una situazione che altrimenti le sarebbe sembrata opprimente.

Kate non avrebbe mai pensato che un incontro casuale sul bus potesse dare inizio a una nuova amicizia così preziosa. Tuttavia, nonostante la sua eccitazione per questa nuova connessione, una sensazione di inquietudine continuava ad aleggiare nella sua mente.

L'incontro con Charles, che le aveva offerto il suo aiuto il giorno precedente, le lasciava un senso di disagio che non riusciva a spiegare.

Charles era sembrato gentile e disponibile, ma c'era qualcosa nel suo comportamento che la metteva a disagio.

Kate ricordava il suo sguardo, l'intensità con cui l'aveva osservata, e il modo in cui sembrava sempre pronto a intervenire.

Non riusciva a scrollarsi di dosso l'impressione che ci fosse qualcosa di più sotto, qualcosa che la sua mente non riusciva a decifrare.

Si preparò per la scuola con una rapidità che non era solita, desiderosa di allontanarsi dalla sensazione di inquietudine che la stava opprimendo. In cucina, sua madre stava preparando la colazione. Kate afferrò una tazza e si sedette, cercando di mettere da parte i pensieri e concentrarsi sulla routine quotidiana.

"Buongiorno, mamma", disse Kate , cercando di apparire allegra. "Tutto bene?"
"Buongiorno, cara", rispose sua madre con un sorriso stanco ma caloroso. "Hai dormito bene?"
"Più o meno", ammise Kate, sorseggiando il suo succo d'arancia. "Spero che oggi sarà meglio."
Sua madre le diede una pacca sulla spalla. "Sono sicura che sarà così. Ogni giorno diventerà più facile. E poi, hai fatto amicizia ieri. Questo è un ottimo inizio."

Kate annuì, ma la sensazione di disagio non sembrava volerla abbandonare. Concluse rapidamente la colazione e si preparò per uscire.

La mente le tornava a Charles, e ogni volta che cercava di ignorare quei pensieri, sembravano farsi più insistenti.

Mentre si avviava verso la fermata del bus, ripensò a quel momento strano quando Charles aveva chiesto di sapere di più su Natasha. Kate non riusciva a scacciare l'impressione che l'interesse di Charles per Natasha fosse in qualche modo anomalo.

Si chiedeva se il suo comportamento potesse nascondere qualcosa di più sinistro. Forse era solo la sua immaginazione, ma non riusciva a liberarsi dalla sensazione che ci fosse qualcosa di importante che stava cercando di emergere.

Quando il bus arrivò, Kate salì e trovò un posto vicino alla finestra, cercando di distrarsi guardando fuori mentre il paesaggio scorreva.

Il suo pensiero tornava inevitabilmente a Charles e al suo comportamento insolito.

Non era abituata a sentirsi così inquieta intorno a qualcuno, e questa sensazione di disagio la stava turbando.

Mentre il bus la portava verso la scuola, Kate cercò di concentrarsi sulla conversazione che avrebbe avuto con Natasha dopo la scuola. L'idea di parlare con Natasha e scoprire come stava andando nella sua scuola le dava un po' di conforto. Sperava che la loro amicizia potesse offrirle il supporto di cui aveva bisogno in questo periodo.

Quando arrivò a scuola, Kate si sentì sollevata nel vedere che Charles non era nelle immediate vicinanze. Tuttavia, non ci volle molto perché Charles facesse la sua apparizione durante la pausa. Kate lo vide mentre entrava nel cortile, il suo sguardo diretto verso di lei. La sensazione di inquietudine tornò immediatamente, e Kate cercò di mantenere un atteggiamento calmo e composto.

Charles si avvicinò e le lanciò un sorriso amichevole. "Ciao, Kate. Come va la giornata finora?"
"È andata abbastanza bene", rispose Kate, cercando di non sembrare troppo tesa. "E tu? Come stai?"
"Non posso lamentarmi", rispose Charles. "Ho pensato di passare a salutarti e vedere come te la stai cavando. Se hai bisogno di ulteriori informazioni sulla scuola, fammelo sapere."
"Grazie", disse Kate, cercando di nascondere il suo disagio dietro un sorriso. "Apprezzo davvero l'offerta."

Charles rimase lì per qualche minuto, chiacchierando e facendo domande amichevoli. Kate cercò di mantenere la conversazione leggera, ma non riusciva a non sentirsi come se ci fosse una sottile pressione dietro ogni parola di Charles. La sua affabilità sembrava quasi troppo calcolata,
e la sensazione che avesse un secondo fine non la lasciava in pace.

Quando la pausa finì, Kate si allontanò da Charles e tornò verso il suo armadietto, cercando di riflettere su tutto quello che aveva vissuto. Aveva bisogno di chiarire i suoi sentimenti e forse parlare con Natasha della situazione. La sua nuova amica avrebbe potuto offrirle un punto di vista esterno che potesse aiutarla a capire se le sue preoccupazioni avevano una base reale o se
era solo frutto della sua ansia.

Mentre si dirigeva verso la sua prossima lezione, Kate si ripromise di rimanere vigile e di non lasciarsi sopraffare dalla sua inquietudine. Era determinata a scoprire la verità, qualunque cosa si nascondesse dietro il comportamento di Charles. E, se necessario, sarebbe stata pronta a chiedere aiuto per affrontare qualsiasi problema potesse sorgere.

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