Mentre faccio colazione mi arriva un messaggio.
"Ieri non è successo nulla" era un numero sconosciuto ma non mi serviva sapere chi era. Già lo sapevo. Jackson.Pensai tutta la mattina a quel messaggio.
Arrivai a scuola e corsi verso Meg.
-Meg ma hai passato tu il mio numero a tuo fratello?
-Cosa? No.
-A...
-Jackson ha degli amici hacker, probabilmente si è fatto aiutare da loro. - aveva cosa... Ero allibita.
-Ma non è tipo illegale?
-Secondo te a Jackson interessa? Spoiler no. Non gliene frega un cazzo.-
Poco dopo Megan si mise a parlare con delle sue amiche e io mi allontanai. Ero ancora scossa dall'altra sera e si notava. Avevo le spalle rigide e non mi avvicinavo a nessuno. Andai verso il distributore per prendermi una bottiglietta d'acqua.
-Infervescente naturale? Wow che gusti bizzarri- Mi girai di scatto e quello che mi trovai fu il ragazzo di ieri con accanto una ragazza bionda. Di diverso aveva solo un enorme livido in faccia e 2 punti. Era fidanzato? Che schifo. Non solo mi stava letteralmente per violentare il giorno prima ma aveva anche una ragazza. Notai che avevo le mani sudate e il respiro più veloce. Avevo paura. Cazzo se ne avevo. Corsi in bagno e mi sciacquai la faccia e i polsi. Uscendo vidi l'unica persona che non volevo vedere.
-Summer tutto bene?- Jackson Cooper mi aveva letteralmente appena chiesto come stavo.
-Si.
-Sembri un orsacchiotto che cerca la mamma.
-Come scusa?
-Sembri un orsacchiotto in cerca della mamma. Ora hai capito?
-Grazie mi hai proprio sconvolto la giornata.- dico con tono sarcastico. Mi allontani più velocemente possibile. Stare vicino a lui mi faceva sentire in un modo strano ... mi sentivo diversa ...Arrivò l'ora di pranzo e mi diressi verso al mio armadietto. Come sempre presi la borsa con all'interno la chiave. Ma la chiave non c'era. Controllai nello zainetto e nemmeno li . Tornai in classe e nemmeno li. Infine cercai in bagno e che novità non c'era. Per calmarmi uscii dalla scuola per andare a pranzare. Avevamo sempre 40 minuti per svagare la testa e pranzare.
Davanti a me passo un ragazzo che mi guardò con aria dubbiosa. Quasi sembrava che mi stava ispezionando.
-Hai perso le chiavi dell'armadietto?
-Em si... come lo sai?
-Le ho trovate io. Erano fuori il bagno delle ragazze... C'era una tua foto. Comunque piacere, Tyler.
-Summer... Grazie ancora.
-Di che. Ci becchiamo topina.- Topina? Come? Oggi mi stavano definendo con troppi nomi. Orsacchiotto ora Topina... Poi capì perché lo disse.
La mia borsa. C'era disegnato un topo sopra.Tornai a casa e chiamai mia madre
-Hei mamma come va a lavoro?
-Bene tesoro... Qui ci sono delle case assurde. Ne venderò moltissime.
-Sono contenta mamma.
-Come stai?-
Come stai. Una semplice domanda. Ma la risposta è molto difficile. Come stavo? Come stavo per davvero? Il giorno prima ero quasi stata violentata, ho avuto un attacco di panico e avevo perso le chiavi dell'armadietto. Stavo bene? Per niente. Ma non potevo dirlo a mamma.
-Sto bene mamma grazie- Poi attaccai.
Sono stanca.
Sono stanca di esistere.
Sono stanca di respirare.
Sono stanca di soffrire.
Sono stanca di dover subire tutto questo.💜🎀𝕟𝕠𝕥𝕖 𝕕𝕖𝕝𝕝 𝕒𝕦𝕥𝕠𝕣𝕖🎀💜
scusate se sono stata poco attiva ma la scuola mi uccide. Vi prometto che proverò a scrivere di più. Il prossimo capitolo lo sto cominciando a scrivere💜. Vi sta piacendo la storia? Per qualsiasi cosa scrivetemi (anche per i consigli sono ben accetti)
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𝐢 𝐜𝐚𝐧 𝐝𝐨 𝐢𝐭 𝐰𝐡𝐢𝐭 𝐚 𝐛𝐫𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭
Roman d'amourSummer viene da una famiglia molto violenta. Il padre maltrattava sia lei che sua madre. La ragazza viene dalla Pennsylvania. Summer ha sempre avuto paura degli uomini perché pensava che erano tutti come suo padre. Da poco le è stata diagnosticata l...