Hunter

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Prendo Ky in braccio e mi dirigo verso la macchina, ho lasciato quel verme nelle mani di Jared, sono sicuro che agirà per entrambi.
Il mio unico pensiero ora è occuparmi della dolce ragazza che si trova tra le mie braccia.
Sembra così piccola e indifesa in questo momento, sarei capace di fare qualsiasi cosa, anche di uccidere. Ma lei ha bisogno di me, ed è l'unica cosa importante, più della vendetta, più del mio orgoglio.
<<Piccola ora devo metterti a sedere così posso portarti a casa, va bene?>>
Lei annuisce con gli occhi gonfi dal pianto che ancora celano la paura.
Non avrò pace fino a che l'ultimo granello di ansia non sarà scomparso dal suo sguardo, fosse l'ultima cosa che faccio.
Mi metto al volante e poggio una mano sulla sua coscia, un modo per farle capire che sono qui con lei, che non la lascio sola.
Lei si irrigidisce appena al mio tocco e la rabbia si accende nuovamente.
Ha quasi distrutto la mia ragazza e il solo pensiero mi fa venire voglia di spaccare tutto.
Parcheggio di fronte alla villa del Thompson e lei fa per scendere ma la blocco.
<<Ci penso io Ky>> dico.
<<Ce la faccio Hun>> replica.
<<Lo so piccola, sono io che non ce la faccio, ho bisogno di prendermi cura di te, per favore lasciamelo fare>>.
Lei annuisce con un sorriso triste.
La prendo in braccio e lei si accoccola contro il mio petto, arriviamo in camera sua e la adagio sul letto.
<<Di cosa hai bisogno?>> chiedo.
<<Vorrei fare una doccia>> risponde.
<<Ok>> faccio per lasciarla sola ma lei mi blocca con la voce impastata dal panico.
<<Dove vai?>>
<<Volevo lasciarti solo un po di privacy, sarò proprio fuori dalla porta>> dico.
<<No>>
<<Cosa?>>
<<Puoi, potresti...>> tentenna.
<<Ky potresti chiedermi la Luna in questo momento e io trovere il modo di fartela avere, non avere paura, parla con me>> dichiaro.
<<Potresti fare la doccia con me ? Non so se ce la faccio da sola.>>
Rimango sbigottito il tempo di metabolizzare la cosa, dovrei vederla nuda, merda non posso pensare a certe cose adesso.
Ricomponiti Hunter.
<<Tutto quello che ti serve>>dichiaro serio.
Ci avviamo in bagno e iniziamo a spogliarci, pensavo tenesse almeno la biancheria invece noto con la coda d'occhio che si sta sganciando il reggiseno.
Faccio un respiro profondo, devo darmi una calmata, è bellissima però.
Si avvia per prima e io la seguo tenendo almeno i boxer.
Apro l'acqua e regolo la temperatura , vedo che cerca di prendere lo shampoo ma la anticipo.
Prendo un po di prodotto e inizio a massaggiarle la cute, sembra di infilare le dita nello zucchero filato, anche i suoi capelli sono perfetti.
Lei si abbandona al mio tocco e appoggia la fronte al vetro della doccia, continuo il mio lavoro sciacquando lo shampoo e passando al balsamo.
Merda ora che ho finito con i capelli che dovrei fare? Dovrei aiutarla a lavarsi ? Prendo la spugna e inizio a passarla sulle sue esili spalle, mi lascia fare.
Continuo con calma cercando di tranquillizzarla, spalle schiena e braccia.
Lei si gira e ora è di fronte a me, cerco di guardarla negli occhi anche se averla nuda davanti me lo rende veramente difficile.
Mi blocco non so che fare.
Lei capisce il mio dilemma e prende le mie mani nelle sue, le accompagna nel suo corpo e inizia a massaggiare il collo, scende verso le braccia e prosegue poi verso il suo seno.
Sospiro forte e chiudo gli occhi.
È una tortura e allo stesso tempo la cosa più bella che abbia mai fatto, c'è una connessione forte tra noi, un'intimità che non ho mai avuto con nessun'altra.
<<Hun guardami>> dice.
Apro gli occhi e trovo i suoi pronti ad accogliermi, penso che vorrei vederli tutti i giorni della mia vita appena mi sveglio. 
<<Sai quando ti ho raccontato quello che è successo prima?>>
Mi irrigidisco e annuisco con un ringhio.
<<Ti ho detto che gli avevo chiesto di fermarsi perché mi son resa conto che non era lui quello che volevo>>
Continuo a fissarla ipnotizzato.
<<Eri tu Hun. Sei sempre stato tu>>.
Sospiro forte e sento una felicità nascere dentro che mi investe come un uragano.
<<Piccola sto facendo una fatica che nemmeno ti immagini in questo momento>> ammetto.
<<Non mi devi niente Hunter. Volevo solo che lo sapessi, non mi aspetto niente da te, la tua amicizia è già abbastanza. Quello che hai fatto oggi per me non mi basterebbero due vite per....>>
La interrompo perché non ce la faccio più, le prendo il viso tra le mani e la bacio , forse un po' troppo duramente vista la situazione, ma non resisto.
Lei risponde al mio bacio con trasporto, è davvero afrodisiaca.
Mi stacco dolcemente da lei continuando a tenerle il viso.
<<Anche per me sei sempre stata tu.  Credo di averti amato dal primo giorno che ti ho vista dodici anni fa, avevi quella salopette rossa con i fiori, due trecce che contornavano il tuo viso curioso e i tuoi occhioni dolci. Solo che non l'avevo ancora capito, ma ora si.
Ti amo Kylie>> dico tutto d'un fiato.
Lei mi guarda con gli occhi lucidi e mi abbraccia forte, chiudo l'acqua e ci avvolgo con un grosso asciugamano.
La accompagno a letto e lei mi trascina con se.
<<Grazie>> mi dice accomodandosi sul mio petto.
Il suo respiro diventa regolare e anch'io vengo travolto dalla stanchezza e ci addormentiamo.

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