Ghost of You

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KILLIAN POV

Non poteva essere lei.

Non credevo ai miei occhi, una figura minuta ma evidentemente scossa dagli anni passati in prigione si era palesata davanti ai miei occhi, mi tirai su dalla panchina lentamente e il mio migliore amico mi guardò stranito.

« Kil tutto okay? Sembra che hai visto un fantasma. »

Non risposi a quella domanda bensì vidi come i suoi occhi si colmarono di lacrime.

Era sicuramente lei.

Non sapevo minimamente come comportarmi, non la vedevo da 10 anni. I miei muscoli si paralizzarono e il mio respiro divenne pesante.

Mi feci forza e mi avvicinai maggiormente a lei, non mi importava di nessun'altro in quel preciso istante e feci la prima cosa che il mio corpo aspettava di fare da anni, la cinsi in un abbraccio.

Sentì il suo profumo invadermi le narici, una fragranza che per me era stata casa si fece spazio nella mia mente e prese il sopravvento sul mio corpo che la strinse maggiormente a sé.

Lei non si scostò bensì affondò il volto nel mio petto, un po' per nascondere il fatto che stesse piangendo a dirotto e un po' per sentirmi più vicino a sé.

La mia Ophelia era tornata finalmente a casa.

Appoggiai il mento sulla sua testa e le accarezzai la schiena aspettando che si calmasse, il silenzio che contornava quel momento era piacevole. Non ci sarebbero state parole perfette per poter descrivere quello che entrambi provavamo, ci avevano divisi troppo presto e ci avevano tenuti lontano per 10 fottuti anni.

È stato il mio manicomio personale.

Stare lontano dalla persona che amo è stata una pugnalata al cuore.

Alzò il viso e puntò lo sguardo verso di me, i nostri occhi si incastrarono alla perfezione. Dio, quanto mi erano mancate quelle due pozze celesti che prima mi ricordavano tanto l'oceano in sobbuglio. Ora ci vedevo solo un'immensa distesa di ghiaccio, come se tutto quello che lei aveva provato nei primi anni si fosse congelato nelle sue iridi.

Portai una mano verso il suo viso e le asciugai le ultime lacrime che le rigavano le guance con il pollice.

La sentì sussurrare una sola, flebile parola che fece riaccendere il mio cuore talmente tanto da farmi male.

Amleto.

Schiusi leggermente le labbra e addolcì lo sguardo, il mio soprannome, l'unico nomignolo che mi era sempre piaciuto.

Poi sentì dei passi e mi ricordai che non eravamo soli, con noi c'era il mio migliore amico Bellamy e mi maledì per non essere uscito da solo quella sera.

« Ma lei è quella che ha... »

Non gli lasciai il tempo di terminare la frase che lo fulminai con lo sguardo.

Ero più che sicuro che Ophelia non avesse mai fatto del male ad una mosca, né tantomeno alla famiglia che tanto amava.

Ophelia si irrigidì e si scostò lentamente dal mio corpo passandosi una mano sul viso e schiarendosi la voce per ricomporsi dal momento di debolezza che aveva avuto.

E poi lo vidi chiaramente, il ghiaccio nei suoi occhi, il carcere l'aveva cambiata drasticamente.

« Oh ma guarda, beh è normale che anche tu pensi che sia un'assassina. »

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 14 ⏰

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