[Bonus] 5. memory lane

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Mi alzai da tavola e barcollai verso Sasha. Gli altri nostri compagni e superiori stavano uscendo dalla mensa, lasciando la bruna imbavagliata e legata ad una colonna. Tutti erano talmente su di giri per la riconquista del Wall Maria, tra sole poche ore, che non si curarono di Sasha.

«Fossi in te rivaluterei la mia amicizia con Connie.» Dissi levandole il fazzoletto dalla bocca.

Sasha boccheggiò non appena la liberai dalla stoffa.

«Quei maledetti si sono mangiati tutta la carne... E Jean ha avuto persino la faccia tosta di vomitarla!»

Mi spostai alle sue spalle e maneggiai a lungo con la corda, prima di riuscire a slegarla.

«Ma quanto ci metti?»

«Eren ha fatto un nodo tutto ingarbugliato.» Borbottai. In realtà faticavo a tenere gli occhi aperti.

Sasha si alzò e mi guardò fare altrettanto, sospettosa.

«Hai bevuto?»

«Eh?»

«Sembri ubriaca.»

Lasciai la corda a terra e mi portai una mano alla testa per massaggiarla.

«Non sono ubriaca. Ho preso solo un po' di vino dalle scorte dei superiori e ho bevuto un paio di bicchieri durante la cena.»

«Ma dai!»

«Non giudicarmi. Anche tu hai rubato carne dal deposito dei superiori una volta, ricordi?»

«Scusa, hai ragione.»

Sasha mi accompagnò fuori dalla mensa e mi propose di fare una passeggiata sotto le stelle, per le vie e i sali-scendi del distretto. Acconsentii, nonostante fossi molto stanca per tutto ciò che avevamo passato nelle ultime settimane. Oltre al fatto che il vino stava arrivando alle gambe.

«Pensi che domani ce la faremo? Voglio dire, riusciremo a riconquistare il Wall Maria?» Mi domandò dopo un lungo silenzio, spezzato solamente dai rumori dei nostri passi.

«Non lo so.» Non seppi cosa dire.

Stavamo camminando in una via secondaria, tranquilla e silenziosa. Le candele sui muri illuminavano la strada in pietra e delle pozzanghere d'acqua ne riflettevano la viva fiamma.

«E tu pensi di farcela domani?» Riprese Sasha.

«Dipende cosa intendi?»

«Ce la farai a combattere contro Reiner?»

Arrivammo alla fine della via e la strada si aprì sul limitare del fiume, lungo il quale c'erano varie panchine. Senza rispondere a Sasha mi diressi verso la più vicina e mi sedetti, osservando il fiume. Sasha mi seguì e si mise al mio fianco.

«Non è Reiner. È il gigante corazzato. E ha ucciso mio padre.»

Sasha non mi rispose subito, lasciando che guardassi il fiume.

«Sasha, ti ricordi quando ci siamo fatti un giro in città durante l'addestramento? Era una domenica d'autunno.»

Sasha non mi rispose, facendomi intendere silenziosamente di continuare.

«Siamo andati al mercato di Trost. Tu e Connie stavate cercando le bancarelle dei dolci, come al solito.» Ridacchiai, sentendo Sasha fare altrettanto.
«Jean cercava in tutti i modi di allontanare Mikasa da Eren per stare da solo con lei, mentre Eren e Armin non si accorgevano di nulla. Marco lo stava aiutando. Ymir come sempre era con Historia, ed io finii a rimanere da sola con Reiner.
«Stavamo camminando silenziosi, io troppo imbarazzata per dirgli qualcosa. Quando un'anziana davanti a noi cadde e le mele che aveva comprato rotolarono tutte a terra. Reiner fu il primo ad accorrere e la aiutò a rialzarsi, premurandosi che stesse bene. Io mi chinai a raccogliere tutte le mele e la aiutai a rimetterle nella sua borsa.
«L'anziana per ringraziarci ci regalò una mela a testa, e prima di andarsene ci disse che eravamo una bellissima coppia. Io arrossii subito, ovviamente, e Reiner balbettò qualcosa del tipo "non siamo una coppia". Non penso che quell'anziana avesse capito, perché se ne andò salutandoci.
«Tornammo a camminare senza dire nulla, quando Reiner mi chiese se mi desse fastidio la sua presenza, e se volessi che se ne andasse. Gli risposi di no e lui mi disse "menomale, perché a me piace stare con te, e non mi dispiace che qualcuno pensi che siamo una coppia." Me lo ricordo ancora.»

𝐇𝐞𝐫𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐦𝐞 «Reiner x Reader»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora