Erano le sedici di pomeriggio quando sono arrivata a casa della mia migliore amica, che non si è fatta viva per tutto il pomeriggio.
Alle diciotto dopo aver visto un' film con i ragazzi, mentre loro stavano iniziando il continuo del film precendente, io mi sono addormentata tra le braccia di ELIAS."Buongiorno princess.
Dormito bene? " Sentii una voce riferirmi queste parole così carine.
Era Elias e io ero ancora stesa sopra di lui come una bambina troppo stanca per arrivare fino al letto." Oddio!! Ma che ore sono? " Chiedo frettolosamente mentre provo a aprire gli occhi ma fatico a farlo per la troppa luce che emana il lampadario sopra le nostre teste.
" Non ti preoccupare, sono solo le nove. Mi hai solo bloccato su questo divano per tre ore a non fare nulla perché i ragazzi sono andati a casa loro per prepararsi per sta sera. "
Dice con un tono ironico all' inizio, ma non sembrava infastidito dalla cosa." LE NOVE???" Dico agitata.
"Si, ma non ti preoccupare. " Dice delicatamente per farmi restare calma e accarezzandomi la spalla destra per poi arrivare alla scapola dato che ero ancora sdraiata con la schiena sui suoi addominali ben scolpiti.
" Scusami se non ti ho permesso di alzarti. Potevi spostarmi o anche svegliarmi. " Dico dispiaciuta.
"Ma no dai, eri talmente stanca che ti sei addormentata nel giro di cinque minuti e poi, eri così rilassata che sembravi una bellissima bambina assonnata. " Dice senza vergogna e sta cosa mi mette un' po' a disagio.
" Ok ma comunque caso mai saresti voluto uscire con i tuoi amici. O sbaglio? " Dico visibilmente in imbarazzo.
" È vero, non ti sbagli ma stare qui ad osservarti dormire non è stato male, eri molto carina. E lo sei anche adesso anche se non sei tutta in ordine come sicuramente vorresti. " Dice tranquillamente.
Lo guardo dritto negli occhi girandomi con la faccia verso il tuo petto e facendo si che la mia pancia aderisse perfettamente con i suoi addominali. Guardarlo così vicino a me e così bene nei suoi splendidi dettagli, è una sensazione da provare almeno una volta nella vita.
È PERFETTO NELLA SUA BELLISSIMA PERFEZIONE!!!
ODDIOOO, ma cosa sto pensando.
SHARON, SEI FIDANZATA.
RICORDATELO!!***
Anche se sono le nove di sera il mio corpo è pieno di energia perché ho dormito per bene tre ore questo pomeriggio, quindi decido di alzarmi dal suo caldo torace e di provare a capire che fare.
" Ora che si fa? " Chiedo a Elias.
" Decisione tua, o vai a casa e ti riposi anche se dopo tutte queste ore di sonno la vedo dura che riuscirai a dormire. O ti metti qualcosa di carino dall' armadio di Anna, ti prepari un minimo e poi usciamo per poi divertirci molto in disco. Quale delle opzioni preferisci? "
" Vuoi sapere quale è davvero la mia opzione preferita? " Dico.
" In realtà no. O vieni di tua spontanea volontà, o ti ci porto io di peso. " Dice dopo aver sogghignato per cinque minuti buoni.
" Daiii, non puoi costringer- " non riesco a finire la frase che come aveva fatto questo pomeriggio, mi carica in spalla e mi porta in camera di Anna.
" Ora tu ti metti qualcosa di adatto alla discoteca e poi mi fai vedere.
Ok? " Spiega." Uffa, va bene. " Dico sbattendo i piedi a terra e mettendo il broncio come una bambina, mentre lui se la ride sotto i baffi.
" Dai, fai presto. E diventa ciò che ti dico che sei sempre.
Una principessa. " Dice per poi chiudere la porta davanti a me, per poi lasciarmi da sola nella camera di Anna alla ricerca dell' outfit perfetto per la serata.***
Dopo svariati minuti di ricerca, sono riuscita a trovare un tubino nero tutto glitterato, che ho abbinato a una pochette sempre nera e a delle scarpe nere con il laccio che si arrotola su per la caviglia."Ooooo. Ho finitoooo. " Grido per farmi sentire da Elias.
" Arrivo, sto salendo le scale. " Grida a sua volta.
Quando si trova fuori dalla porta, bussa e io gli apro per mostrargli il risultato dell mia attenta ricerca di un outfit adatto alla serata e che fosse nel mio stile dall' armadio di Anna.
" WOW "Mi dice appena mi vede interamente .
" Ti piace? " Chiedo incerta.
" Altroché! "
" Per i capelli e make-up? Ci metterei troppo da solo a fare tutto, ed è già tardissimo. " Spiego.
" Ti aiuto io. Facciamo che tu ti trucchi e io ti faccio nel mentre i capelli. Va bene? " Risponde.
" Va bene, ma tu sai fare i capelli? Sai bene che sono la cosa a cui tengo di più di me stessa. Se osi anche solo rovinarli di poco, fai una brutta fine. Sappilo. " Dico seria ma non troppo per non sembrare eccessivamente severa.
" Va benissimo. " Risponde convinto.
***
" Sei favolosa!! " Dice spalancando gli occhi.
" Grazie, comunque abbiamo proprio fatto un bel lavoro. " Dichiaro.
Il mio bellissimo parrucchiere, Elias mi ha fatto una piega ondulata e molto molto bella. Però ne resto stupita e mi metto a chiedergli dove avesse imparato. Lui mi disse che quando era piccolo e sua sorella andava alle feste di compleanno o della scuola, lei voleva sempre che fosse lui ad acconciarle i capelli, perciò ora è così bravo.
" Quindi anche tu sai fare il bravo fratellone maggiore. " Dico facendo una smorfia compiaciuta.
" Quando mi va... " Sorride.
" È ora di andare. "
" Si, meglio andare o faremo troppo tardi poi. " Dice confermando la mia affermazione.
Elias è stato più veloce di me a vestirsi perché tanto lui doveva solo mettere una camicia nera che gli sta da dio mettendo in risalto tutti i suoi muscoli ben allenati e un paio di pantaloni che gli calzano a pennello. Ma è comunque la persona più attraente sulla faccia della terra. Ma che dico sulla faccia della terre, in tutto
l'universo. Lui è una divinità.SHARONN, TI RICORDO CHE ESISTE ANCHE LIAM.
Dopo aver preso i cappotti abbinati ai nostri outfit, ci incamminiamo verso la BELLISSIMA auto di Elias che mette in moto subito dolore esserci sistemati per bene dentro l' auto.
Il viaggio prosegue in silenzio tombale fino alla destinazione prevista.
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The heart never lies
ChickLitSharon è una studentessa della prima classe di università, solare e allegra, che non si muove mai senza la sua migliore amica Anna. C'è un problema però: Anna ha un fratello, Elias. Tra Sharon ed Elias è odio puro dal primo istante. Un odio che però...