words drowned by fireworks

O2. aerith

Aerith
⋅˚‧ ୨ II ୧ ‧˚⋅

Act 2.1
Take a deep breath
baby, let me in

«Cosa?»
«Ma sì, ti dico che gireranno un film insieme!»
«Ma figurati...»
«Sì, guarda, è scritto qui, hanno pure firmato il contratto!»
«Ah, oddio.»
«Visto? Stupita, eh?»
«No, a stupirmi è il fatto che tu sappia leggere.»

Ecco, ho sempre avuto una mira veramente pessima, ma la rivista in faccia sono riuscita a lanciargliela. Oddio, non proprio in faccia, diciamo che l'ho lisciata. Beh, non volevo mica farle male... O forse sì. Non saprei, ma ho comunque fatto una figura dignitosa. Sempre meglio di quella volta in cui ho lanciato un cuscino dietro a Cloud ─ che aveva fatto una delle sue battute sceme sul colore dei miei vestiti che definisce "diabetici" ─ ed ho beccato la miniatura in cristallo di un chocobo che stava sul pianoforte di Tifa. Miniatura che ha preso il primo treno per il bidone della spazzatura.
Dio, quanto mi sono sentita in colpa!

«Ti si sta migliorando la vista o sbaglio? Lo vedi che faccio bene a dirti di mangiare tante carote?»

Visto? Mi è migliorata davvero la mira!

«Bleah.»
«Sei troppo schizzinosa, Aerith.»
«Non è che sono schizzinosa, Tiff, è solo che hanno un saporaccio, e poi sono... sono...»
«Arancioni?»
«Arancioni!»
«Oh mio Dio...!»
«Già!»

Zucchero il tè, un'overdose di zollette. Mi piace il rumore che fanno quando ci cadono dentro, pluff, pluff, e poi non schizzare è un'arte. Un'arte nella quale io, modestamente, riesco proprio bene.
E mi piacciono anche le cose dolci. Però ad ogni rettangolino Tifa mi guarda come se fossi sempre più scema, ma lei è anche quella che beve il caffè amaro e in compenso scarica nel suo piatto chili di sale, aceto, pepe, origano e tutto il resto. Mi chiedo come facciano a piacerle le carote. Ma forse non è poi così importante saperlo.

«Tiiiii...»
«Mh?»
«Facciamo qualcosa di bello, oggi?»
«E che vuoi fare?»
«Beh, te l'ho detto, qualcosa di bello. Intendo noi due, sole...»
«Eeeeh? Aerith, mi spiace deluderti, ma il sesso lesbo non avevo intenzione di provarlo la prima volta proprio oggi.»

Scommetto che sono arrossita. Cavolo, mi odio quando faccio così, specialmente perché faccio il loro gioco. E' da quando li conosco che Cloud e Tifa colgono ogni occasione per farmi diventare rossa facendomi passare per la provincialotta del gruppo, ma vorrei far notare che io sono di Midgar, loro di Nibelheim.
Di conseguenza i provincialotti sarebbero loro, ecco.

«Ma io non intendevo mica quello!»
«Ma sì, lo avevo capito. Beh, che vuoi fare, scusa?»
«Eddai, non me lo dire così da scocciata!»
«Ti sembro scocciata?»
«Mi sembri scocciata.»
«Allora cercherò di smettere di sembrarti scocciata. Sul serio, cosa vuoi fare?»
«Volevo andare al Gold e...»
«Che?!»