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""Yeah, this happens every day
I fall in love with a different face
And tonight, you'll be miles away
But I cannot quiet my mind"-30 second love story ;PEGGY
Westeros, Approdo Del Re
121D.C.TREY
Non sono mai stata una persona che si svegliava con il sole giá sorto, mai. In tutta la mia vita mi sono sempre svegliata all'alba, più per sfizio personale che per motivi più complessi. La brezza fredda della mattina che mi accarezza le guance, la sensazione della Fortezza Rossa che dorme, il profumo del pane ai cereali appena sfornato e...l'assenza di Aegon in giro. Non che mi dia fastidio ma sento sempre le sue mani addosso, siamo amici e prima di tutto lui è mio zio. Non proprio zio in senso stretto, re Viserys, il padre di Aegon, mio nonno, aveva preso mia madre sotto la sua ala quando lei era ancora una bambina e, non avendo casato, mio nonno l'ha fatta diventare parte della casa del drago e, di conseguenza, anche io ne faccio parte.
Appoggio i palmi sulla ringhiera del terrazzo della mia camera, nel campo d'addestramento, Ser Criston e altri membri della guardia reale si stanno allenando: il rumore del ferro che batte contro un'altro ferro, il fischio delle spade e i sospiri pesanti dopo un colpo assestato fin troppo bene. Non ho mai capito perché la guardia reale si allena così presto al mattino. L'orizzonte fuori dalle mura della Fortezza rossa mi suggerisce che tra non molto le serve mi verranno a vestire e riverire per il giorno. Quando si intravedono le prime luci dell'alba dall'alta torre a est della Fortezza rossa, inizia sempre un via vai di persone pronte a servire e riverire i sovrani. Sento bussare alla porta, mi stacco dal balcone e prendo una vestaglia dal divano davanti al camino "Avanti" Dico legando la la cintura in vita. Due occhi scuri fanno capolino dall'altra parte «Vieni Luke, tranquillo mica ti mordo» Mio cugino entra nelle mie stanze, mi aspetto che, come al solito, dietro di lui ci sia anche Daeron. Anche lui è ancora in camicia da notte, mi guarda spaesato, quasi spaventato. Si siede sul divano vicino al camino e guarda le fiamme «Buongiorno anche a te cugino» Gli dico sedendomi vicino a lui. Come mi siedo mi butta la testa sulla spalla, penso di trasmettergli sicurezza, in qualche modo. Come lui anche io sono l'unica mora tra tutti i biondi della famiglia «Aegon mi ha fatto uno scherzo» Sospiro e gli scompiglio i capelli color del legno «Sai che Aegon è un po' stupido» Ridacchia, è così dolce rispetto alla maggior parte di tutti gli altri membri della famiglia.Appoggio la testa sulla sua e gli accarezzo la spalla. Lui e Jace, suo fratello, sono completamente diversi: uno più riflessivo e spigoloso e l'altro gentile e dolce. Magari tutti in questa famiglia fossero come lui. Guardo la finestra mentre Luke mette i piedi sul divano e si appoggia completamente a me. Gli dò un bacio sulla testa e gli accarezzo una guancia. Stiamo così per un po' finché non sento bussare di nuovo alla porta. Deve essere Daeron «Avanti» Luke mi si attacca, per paura che sia Aegon e io gli stringo la spalla in senso di conforto. Gli occhietti azzurri mi suggeriscono che è Daereon «Vieni anche tu, ho due spalle» Gli dico facendogli cenno di avvicinarsi. Il biondo si stacca dalla porta e si butta sul divano vicino a me. Abbiamo otto anni di differenza io e quei due marmocchi, ma con loro sembro come una madre o una sorella maggiore. Restiamo così, io ad accarezzargli le teste e loro a pisolare sulle mie spalle. Voglio bene a entrambi a Luke, di più, e anche Rhaenyra, la madre di Luke e Jace, vuole bene a me dice che sono come mia madre: dolce, gentile e coraggiosa. E puntualmente io le ripeto che non ho niente di mia madre, lei era perfetta sotto ogni punto di vista, io invece sono solo una sua copia mal fatta: lei aveva gli occhi color ghiaccio, io ne ho uno verde e l'altro azzurro, lei aveva i capelli neri come l'ebano, io ce li ho castani molto scuri, l' occhio verde e i capelli castani gli avrò presi da mio padre: mai visto nella mia vita, non si sono persi in troppi giri di parole "Trey, sei una bastarda, accettalo, non si conosce tuo padre e tua madre si è portata questo segreto fin sul letto di morte" Questo mi disse mio nonno, re Viserys, appena sono stata in grado di comprendere. Non mi hanno fatta Crowners, il nome che si dà ai bastardi delle terre della corona, perché mia madre ci teneva che non fossi classificata, etichettata, voleva darmi il meglio e ora la capisco. Dopo poco le porte della mia camera si spalancano e sulla soglia le mie serve «Andate marmocchi, ci vediamo a colazione» Scendono dal divano e cominciano a rincorrersi. Le mie serve, con la pazienza di poche, mi lavano e mi vestono. Mentre mi pettinano sento degli schiamazzi e risate fuori dalla mia porta «Fottiti, Loras. Dovresti smetterla di comportarti così» Aegon e Loras Tally, appena tornati da una scampagnata tra locande, bordelli e cosce di puttane. Non ci vuole molto prima che la voce di Ser.Criston mi faccia capire che li sta dividendo. «Grazie Myra, va pure» Dico alla ragazza scura che mi sta pettinando, china il capo e insieme alle altre esce dalle mie stanze. Mi alzo dalla toletta e mi sistemo le pieghe del vestito viola. Per avere quattordici anni sono fin troppo formata, alcune delle mie dame di compagnia non hanno tutti i seni che ho io e, soprattutto con Aegon vicino, è qualcosa che mi da particolarmente fastidio. Sospiro e mi dirigo verso la porta. La apro e mi fiondo nel corridoio.Gli occhi di Ser.Criston mi squadrano come per vedere se ho qualcosa che non va «Non avete dormito bene, vostra grazia» Dice sorridono «Come lo avete capito Ser?» Gli chiedono mettendomi le braccia dietro alla schiena «Avete gli stessi occhi di un lupo che cerca la sua preda» Ridacchio al paragone, Ser.Criston e io siamo particolarmente vicini, mi ha sempre trattata con rispetto e anche affetto, fu lui a insegnarmi a leggere quando ero piccola. «E voi avete gli occhi di uno che è stato battuto da un ragazzino più di una volta» Dico ancora ridacchiando. Annuisce e mi mette una mano sulla spalla «Ty, cerca di stare lontana da Aegon, almeno per un po' di ore. Sai cosa fa quando è ubriaco» Annuisco e gli metto la mia mano sulla sua. Entrata nella sala della colazione prendo posto vicino a mio fratello Kevan: gli occhi verde prato e i capelli rosso fiamma. Mi guarda come se mi potessi rompere. Gli do un cenno mentre si alza per spostarmi la sedia «Mia dolce ragazza, come stai?» Mi dice Rhaenyra avvicinandosi a me e dandomi un bacio sulla testa «Molto bene, vi ringrazio per l'interessamento zia. Voi come state, il bambino?» Lei sorride e si mette una mano sul ventre «Stiamo entrambi bene» Sorrido e mi siedo, mio fratello si siede di fianco a me. La colazione è il momento che odio di più del giorno, devo per forza vedere tutta la famiglia e, solo verso la fine del ciclo di luna, mia sorella. Quella brutta e schifosa ragazzina per il quale mia madre è morta, mi dicono che la colpa non fosse di Kali ma del fatto che nacque troppo presto, ma per me la colpa non è soltanto sua ma anche di suo padre, Daemon Targaryen, alcuni sostengono che mia madre e quel approfittatore fossero già innamorati ma secondo me si infilò nel suo letto e la stuprò, me lo sento che è andata così, conosco il ragionamento di Daemon e conosco lui.
Tamburello le dita sul tavolo di legno mentre con l'altra mano porto il bicchiere d'acqua alla bocca «Vostra grazia, un drago è atterrato da poco sulla spiaggia» Dice uno dei servi, Kali è qui, stringo il e la presa attorno al bicchiere, mio fratello mi mette una mano sul ginocchio e mi sussurra «Non la uccidere, sai che...» Non lo lascio finire e metto il bicchiere sul tavolo. Espiro cercando di non andare su tutte le furie. Aegon, di fronte a me, ridacchia sapendo che non ci vorrà molto prima che vada a sfogarmi con lui, così potrà mettermi le mani addosso. Distolgo lo sguardo da lui e mi alzo dal tavolo, come faccio io fanno anche gli altri. Mia sorella entra con la stessa grazia di un gigante «Zio!» Urla andando incontro a mio nonno seduto a capotavola. Viserys la saluta con un sorriso scompigliandole i capelli una volta abbastanza vicina «Sei uguale a tuo padre Kali» Lei sorride e si gira verso di me «Sei piuttosto...cresciuta» Dice guardando Aegon «Tu invece sei rimasta uguale:sgraziata e egoista» Sussurro a Kevan che mi prende la mano come a dirmi di non continuare. Appena si siede di fianco a Aemond, che arrossisce repentinamente. Appena ci siamo seduti tutti sento gli sguardi di Aegon addosso, in che non fa altro che aggravare la situazione «Nonno, io e Kevan dobbiamo...andare a studiare in biblioteca, possiamo andare?» Chiedo alzandomi e facendo cenno a mio fratello di fare lo stesso «Certo, andate pure» Mentre usciamo dalla stanza sento gli occhi di Aegon seguirmi «Giura che mi proteggerai» Dico a Kevan che annuisce e mi dà un bacio sulla tempia. Mentre ci dirigiamo in biblioteca, intravedo lord Larys nel parco degli dei «Ty, non andare, non sai cosa....» Mollo il braccio di mio fratello e mi avvicino al maestro dei sussurri: ho un patto con quell'uomo, io gli fornisco informazioni sulla famiglia reale e lui cerca di capire chi è mio padre «Lord Larys,come mai qui?» Gli chiedo accarezzando le foglie di un cespuglio di menta «Stavo guardando i fiori, questi sono tipici di Bravos.» Sorido riportandomi le mani davanti al grembo «Avete qualcosa per me?» Gli chiedo, guardando con la coda dell'occhio se mio fratello è andato via «Non preoccupatevi principessa, sarò discreto» Annuisco e mentre mi giro incontro i suoi occhi: castani e freddi come la morte. Distolgo lo sguardo tornando ai fiori azzurri di Bravos. Lui si appoggia al suo bastone e mi guarda«Ho scoperto solo che era un uomo molto vicino a vostra madre» Annuisco e abbasso lo sguardo «Il principe Aemond è infatuato della pinceipessa Kalienerys» Sorride scarno «È qualcosa che già so» Giro il viso verso mio dov'era mio fratello «Kevan Mormont è il figlio bastardo di Gwayn Higtower» Sorride e china il capo «Per la prossima volta, chiederei qualcosa di più interessante» Dice ricominciando a camminare:lo sbattere del suo bastone sul selciato mi fa venire i brividi. Ritorno in biblioteca e trovo mio fratello già seduto a contemplare un tomo in alto Valyriano «Keligon va moriot se mērī se valyrio vējes» Gli dico io in alto Valyriano «Sai che non posso smetterla mi piace troppo» Gli sorrido, Kevan e io abbiamo un anno di differenza, io sono piú grande. Gli massaggio le spalle «Non penso che alla cittadella accettino i bastardi, quindi studio quello che giá só» «Tu non sei un bastardo» Gli dico abbracciandolo sul collo, io mio fratello siamo molto piú simili di quello che si possa credere entrambi siamo orfani o al limite di madre con i nostri padri che non ci considerano. Mi prende i polsi con le sue mani e tira in dietro la testa appoggiandola sul mio petto «Giurami che se ti fará del male io saró il primo a venirlo a sapere» Annuisco «Te lo giuro sulla memoria di nostra madre e sulla mia testa» Sorride e chiude gli occhi mentre gli do un bacio sulla fronte «Ti ci porteremo io e Dayrax alla cittadella e bruceremo chiunque ti dia del bastardo» Ridacchia e si stacca tornando con la testa sui libri. Mi siedo al suo fianco e studio con lui. Finito di studiare ritorno nelle mie stanze «Vostra sorella è già un problema?» Mi chiede Ser.Criston, aprendo le porte delle mia stanze «Tra mia sorella e un taglio fatto con la corta da meno fastidio la carta» Ride genuinamente, mentre ridiamo sotto il casco in ferro battuto vedo che ha il mio stesso sorriso e il mio stesso occhio verde, lui ne ha due io uno verde e uno azzurro «Penso di capire» Mi fermo dal ridere e lo guardo confusa, che sia lui? Scaccio quel pensiero velocemente. Lui è una cappa bianca ha giurato di rimanere casto e poi sarebbe tradimento alla corona aver messo incinta la principessa. Chiudo le porte dietro di me. Scuoto la testa evitando di pensare che lui sia davvero lui. Mi siedo ai piedi del letto e comincio a ricamare: ho intenzione di ricamarci una rosa su quel pezzo di stoffa. Andando avanti perdo la cognizione del tempo e non mi accorgo che è già arrivata ora di pranzo «Ty, scendi» Alicent fa capolino dalla mia porta, la vedo con uno sguardo di rimprovero, voleva che mi vestissi di verde «Certo, è successo qualcosa?» Chiedo facendo finta di non conoscere il perché di quello sguardo. Sorride e si siede vicino a me sul letto «Dolce e piccola lucciola» Mi dice accarezzandomi una guancia, per undici anni Alicent mi ha fatto da madre «Tra poco più di due cicli di luna tu e Aegon vi sposerete» Mi prende le mani nelle sue:gli occhi castani e i capelli rossi è una donna stupenda. Mi guarda sapendo quello che succederà appena Aegon avrà il completo controllo su di me «Sii forte mio angelo» Mi abbraccia, le appoggio la testa sulla spalla, erano anni che non mi abbracciava, da quando sono sbocciata se non mi ricordo male. «Scendi, appena sei pronta» Si alza e si sistema le pieghe dell'abito con la mano. Appena esce dalle mie stanze, Aegon ci entra come una furia «Mi avevi detto che avevi uno scherzo da fare a Aemond e al quale dare la colpa a quei bastardi di Rhaenyra e a quella bastarda di Daemon» Mi indica, deglutisco alzandomi dal letto «Digli che hai una sorpresa per lui, ovvero che avete trovato un drago, prendi un maiale e gli attaccate delle ali fatte di legno» Sorride e abbassa il dito «Sei parecchio carina quando sei spaventata» Mi dice avvicinandosi e mettendomi una mano sulla vita «Posso già sentirti sotto di me» Rimango immobile «Tu? Ti riesci già a vedere?Sotto di me?» Chiudo gli occhi e annuisco, fa una risata di scherno, si stacca e si dirige verso il tavolino dove ci sono due bicchieri e una caraffa d'acqua. Se ne versa e po' continuando a guardarmi «Sarà divertente, sentirti urlare il mio nome» Si porta il bicchiere alle labbra e prende un sorso d'acqua, appena si rende conto che non è vino la sputa a terra «E fatti portare il vino, l'acqua lasciala ai bastardi di Rhaenyra» Esce dalle mie stanze e io ricomincio a respirare. Non era cosí, fino a pochi anni fa era dolce, amorevole e gentile ora e soltanto un viscido approfittatore che usa il suo potere per far fare agli altri quello che vuole, solo ora capisco perché tutte le serve sono spaventate a morte da lui: più che andare nelle sue stanze la mattina preferirebbero andare nelle miniere di Castel Granito. E so che tra poco più di due lune io non potrò più scappare dalle sue grinfie.**************************************************************************************************************
SPAZIO AUTRICE: Buona sera mie piccole rose 🥀 🌔
, oggi è stato un giorno davvero impegnativo per me, nel mio paese si è festeggiato il palio, rievocazione medievale, e mi sentivo davvero Trey 💅🏻
Innanzitutto vi ringrazio se leggerete questa storia, sono certa che vi farà innamorare dei due protagonisti così tanto diversi 🫶🏼🫶🏼
Bando alle chiance torniamo a noi. Che ne pensate del Prologo?, ovviamente è ispirato al ep 6 della prima stagione di HotD. Avete già visto che Trey è molto restia in tutto.
E secondo voi che è il padre di Trey?
Daemon si è davvero approfittato di Leyla o no?
Sono domande al quale vi faccio ragionare. Un saluto mie piccole rose 🥀
Grymmi 🩵🐉🌟Ricordate di lasciare una stellina e se vi va anche un commento. Per me è molto importante il vostro feedback e soprattutto, non siate lettori silenziosi.🤫
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THE THINGS WE DO FOR LOVE|Aegon Targaryen
FanfictionTreyenira Targaryen, per la famiglia semplicemente Trey, figlia della princi Leyla Targaryen e di un uomo appartenente sconosciuto. Una vita segnata dalla consapevolezza di, giunto il tempo, dover sposare suo zio: Aegon Targaryen. I due sono sempre...