⚠ Sesso esplicito, prostituzione. Entrambi i personaggi sono consenzieti⚠️
**************************************************************************************************************"Just like the seed
I don't know where to go
Through dirt and shadow,
I grow I'm reaching light through the struggle"-The Seed;Aurora
Westeros, Approdo del Re 121D.C.
Aegon
Sbatto la porta delle stanze di Trey, mi sembra impossibile che quella ragazzina debba diventare mia moglie. Ci conosciamo da tutta la vita e comunque la consapevolezza di doverla sposare mi fa gelare il sangue nelle ossa: non sono un tipo fatto per i "doveri" del matrimonio, non sono uno al quale piace l' idea di avere dei marmocchi in giro e poi l' unica cosa bella di quei doveri sarebbe che avrò Trey per me e per farci quello che più mi piace. In fin dai conti l'hanno cresciuta insegnandole a dovermi compiacere in tutto e per tutto, una maledizione per lei una benedizione per me, so che sarà ubbidiente in tutto quello che le chiederò di fare.
Con passo svelto attraverso tutto il corridoio che divide le camere dei reali dal salone principale. Mentre passo tutte le serve e i servi si inchinano, alcune volte essere un principe ha i suoi vantaggi, molte volte, altre il peso è troppo alto e la sensazione di essere troppo poco mi fa venire la pelle d'oca. Con gli occhi incontro quelli di Shea? Penso si chiami così: una ragazza più o meno della mia età, i capelli dello stesso colore dell'oro sciolto e gli occhi più chiari dei Sette regni. La guardo con un sorriso malizioso mentre Loras mi assalta da dietro «Ti è passata la sbronza vedo» Rido mentre il mio amico mi prende per il collo e mi trascina un po' «Passata è un parolone, direi che ormai non ci do più peso» Si stacca e mi da una pacca sulla spalla: Loras è un Tally, un vassallo dei Tyrell, l' unico amico che ancora mi sopporta, ha i capelli neri e ricci e gli occhi azzurro cielo. Sarà perché è un mio amico ma sento che è come me: dentro un povero bastardo che ama bere e scopare. Rido mentre usciamo insieme dalla Fortezza rossa. Ci avviamo dal falegname per commissionargli le ali per il drago-maiale dello scherzo ingenerato da Trey, devo ammetterlo: sembra stupida e indifesa ma sa architettare degli scherzi che poche volte io stesso riuscirei a fare. Odio Approdo del re: tutte mura strette e persone stipate al suo interno, non che sia mai uscito dalla capitale ma ho la sensazione che il mondo fuori da queste mura sia di gran lunga migliore. Il falegname si trova giusto tra la fine della città così detta "normale" e il Fondo delle pulci, un luogo dove ogni notte le sorprese non mancano, dove la pazzia e le feste sono all'ordine del giorno, nemmeno la strada della seta e tanto matta quanto il Fondo delle pulci, solo i bordelli sono migliori. Loras mi mette una mano sulla spalla e indica la sua tappa, almeno per queste poche ore «Appena finisci con quello che devi fare...io sono lì» Rido dandogli una pacca sul petto «Davvero tu non ragioni con nient'altro che quello che hai tra le gambe» Fa spallucce e si avvia per il bordello, lasciandomi lì come un sasso. Il falegname mi guarda prima di inchinarsi e mettere da parte la sega «Mi servono delle ali, fatte in legno ovviamente» Il falegname mi guarda come se avessi appena detto qualcosa di inconcepibile, per i sette ho chiesto solo delle ali fatte in legno da metter su un maiale, appunto, ho omesso il dettaglio del maiale «Servono per fare uno scherzo ad un amico, le dobbiamo mettere su un maiale» Deglutisco cercando di essere il più naturale possibile. Il falegname sorride e riprende in mano la sega «Per quando se posso chiedere?» Tossisco e prendo un respiro profondo «Anche per domani andrebbe benissimo, anzi domini qualcuno verrà a ritirarle al posto mio, chiedete a lui il pagamento» Sorrido e esco dalla falegnameria e mi dirigo al bordello di Madama Silvye dove, Loras starà sicuramente scaldano la mia Talya, lei sì che è la puttana più avvenente dei Sette regni: occhi di giada, labbra dello stesso colore delle rose, i capelli di un rosso intenso. Prendo una boccata d'aria e busso alla porta con il batacchio in acciaio. Sulla porta Madama Silvye già disposta ad attendermi «Il tuo amico è già bello e perso nella tua favorita» Maledetto Loras Tally. Mi mordo la lingua prima imprecare contro tutti i Sette dei «Ne è arrivata una da Pentos questa mattina, non è bella e amorevole come Talya ma è piuttosto abile» Sorrido e faccio cenno alla donna di allontanarsi. Il bordello di Madama Silvye è il più conosciuto di tutta la Strada della seta e io, in quanto principe, ne sono un particolare frequentatore. L' odore di incenso e i suoni dei gemiti mi fa capire che anche durante il giorno è parecchio popolato, e non intendo solo da me e da Loras. Mi addentro nella sala comune:gemiti, grida e risate si alternano mentre alcune ragazze portano in giro dei vassoi con delle caraffe di vino e thè di luna, una sorta di anticoncezionale. Una di quelle ragazze attira la mia attenzione: capelli rossi e occhi verde, lo stesso verde che si dice sia il colore degli occhi delle volpi. Le prendo il polso, per poco non le cade il vassoio dalle mani «Sei fin troppo carina per essere una di queste» Dico stringendo la presa sul suo polso, avrà si e non l' età di Aemond , undici anni se non sbaglio «Quanti anni hai?Undici, un po' troppo piccola per ambire a questa vita» Rido continuando a stringerle il polso, si morde il labbro inferiore per evitare di parlare, evidentemente. Appoggia il vassoio su un tavolino basso e mi mette la mano sul mio polso «Tu non sei un po' troppo stupido per essere un principe?» Risposta sfacciata, mi piace, sorrido ironico. Ha qualcosa negli occhi che mi ricorda qualcuno. Le mollo il polso e lei dice «Lyara, per intenderci, ho la sensazione che ci rivedremo» Dice riprendendo il vassoio e lasciandomi impalato come un pesce lesso. Madama Silvye torna da me con una ragazza: ha solo un sottile strato di seta viola addosso, i capelli castani e ricci e gli occhi come quelli di Trey. O dei, perché una parte di me si sente in colpa? Scaccio da parte quel pensiero e lascio a Silvye l' onore di presentarci «Lei è Doreah, viene direttamente da Pentos» La ragazza fa un inchino, facendo a posta per farmi vedere i seni color del latte «Dice di essere una bastarda Martell, e le devo credere il tuo amico si è fatto un giro su di lei prima di saltare addosso a alla ta favorita» Sorrido e abbasso la testa, Loras me la pagherà cara, lo giuro sui sette. Madama Silvye fa un cenno a Doreah che mi prende per mano e mi conduce in una stanzetta giusta per entrambi, si siede sul letto e mi fa cenno di sedermi tra le sue gambe «Sai, non è la prima volta che mi faccio scopare da un principe» Le metto una mano sulla coscia «A sì?» Dico accarezzandogliela mentre mi slaccia i fili della camicia. Annuisce e mi sussurra qualcosa all' orecchio, una via di mezzo tra gemiti e delle parole. Le prendo il mento tra l' indice e il pollice e mi avvicino alle sue labbra, baciandole dolcemente. Man mano che andiamo avanti il bacio diventa sempre più spinto. Le infilo la lingua in bocca, legando le nostre labbra in una danza. Le afferro i capelli da dietro, tirandoli. Le faccio inarcare la testa, dandomi campo libero sul suo collo. Mi stacco dalle sue labbra, dandole modo di recuperare l'aria che aveva perso. Porto le mie labbra sul suo collo, baciandolo e lasciandole piccole scie di baci umidi dietro, arrivando fino alle clavicole. Poi risalgo fino a sopra, trasformando quelle scie in baci sempre più passionali fino a lasciarle delle macchie violacee sulla pelle. Lei inizia a gemere e ciò mi fa eccitare sempre di più. Continuo a stringerle i capelli da dietro, mentre lei geme. Inizio a scendere ancora di più, dalle clavicole ai seni, facendoli uscire dalla seta con le mani. Prendo quello sinistro, coprendolo con la mia mano e inizio a palparlo, mentre con il destro inizio a mordicchiare e a succhiare il capezzolo eretto e duro. E mentre con il sinistro mi diverto a tirare quel punto tanto flessibile e duro, con il destro mi diverto a leccarlo e a succhiarlo, mentre la mia puttana geme a ogni mio tocco. Mi stacco dai suoi seni e la guardo negli occhi. Sono rossi e ricoperti di lacrime, mentre il suo respiro era affannoso. «Vi prego, non fermatevi mio principe. Ho bisogno di voi, non ce la faccio più!»Dice in un sussulto, mentre la voce le trema per i troppi gemiti che le ho procurato con un solo tocco, dubito che Trey lo farà mai. «Se proprio lo desideri, sono più che felice di accontentarti mia cara.» Inizio a baciarle la pancia, scendendo giù verso la sua intimità. Arrivo verso il basso ventre e alzo il mio volto per guardarla negli occhi, mentre lei mi apre le gambe, poggiando una sulla mia spalla destra, conscio del fatto che anche io sono fin troppo eccitato per tenere la mia virilità tutta in un posto, mi slaccio le brache e mi tolgo la camicia. Prima di infilarmi dentro di lei con la mia intimità, inizio a strofinargli due dita sul suo clitoride gonfio. Inizia a gemere molto più forte di prima, mentre il suo corpo di contrae per l'eccitazione. Poggia una mano sulla mia testa iniziando a tirarmi i capelli. «Si! Così mio principe!» grida. Aumento la velocità con cui sfrego le mie dita sul suo clitoride. «Sei così bella quando gemi sotto il mio tocco. Mia dolce puttana.» Mormoro con voce roca. Tolgo le dita dalla sua intimità e ci avvicino la mia faccia, iniziando a leccarla. Faccio questo per un po', finché non mi alzo e mi metto a cavalcioni su di lei. In un colpo secco mi infilo dentro di lei, iniziando a spingere forte. Più spingo più le sue grida di piacere aumentavano, ma mentre dimentico ogni cosa seno come un nodo allo stomaco. Si aggrappa alla mia schiena con la mano e all'ennesima spinta che gli do, sento la mia pelle bruciare per via delle sue unghie che sfregano contro di me. Le prendo il viso tra le mani e inizio di nuovo a baciarla. «Ti piace?L' altro principe era così?» Le chiedo. Lei annuisce. «Molto mio principe. Vorrei che non finisse mai. L' altro principe era solo più alto» Dice lei ridacchiando. Sorrido e continuo a baciarla mentre entro ed esco da dentro di lei, con forti spinte, che qualche volta la fanno sussultare, mentre altre le fanno contrarre il corpo. Continuiamo così per ancora un po', finché tutti e due ci sdraiamo stanchi sul letto. Mi rimetto tra le sue gambe e poggio la testa sul suo seno, mentre lei mi accarezza «Allora, vi è piaciuto, mio principe?» Mi chiede lei, con voce dolce. «Sei stata fantastica mia cara.» Le mormoro. Mi alzo dal suo seno per metterle due dita sotto il mento e avvicinarla nuovamente a me. Le poso sulle labbra un bacio. «Adesso devo andare. Non posso rimanere qui ma ti prometto che tornerò.» Lei mi sorride dolcemente e annuisce. Mi rivesto e scosto i tendaggi uscendo dalla stanza. Tra i tendaggi dell' altra stanza noto Loras con le dita intrecciate nei capelli di Talya mentre lei è in mezzo alle sue gambe «Ti lascio qui?» Gli chiedo appena il suo sguardo incontra il mio. Sospira e stacca Talya dalla sua intimità prima di tirarsi sù le brache «Non ho nemmeno un moneta» Lo guardo passandomi la lingua tra i denti, gli metto una mano sulla spalla e abbasso la testa prima di fulminarlo con lo sguardo, Loras è un tirchio di prima categoria. Spazientito, sospira e mi da la sua borsa con quindici dragoni d'oro e cinque cervi d' argento. Torno nella stanza dove io e Doreah abbiamo giaciuto e le metto un cervo d'oro tra le mani, lo stesso fa Loras con Talya. Appena il mio amico esce dalla stanza dove poco prima si era fottuto la MIA puttana ci entro io. Metto due dita sotto il mento di Talya e le dico, facendo salire la mia mano tra le sue cosce fino a raggiungere la sua femminilità «La prossima volta che ti fai fottere da qualcuno che non sono io...non sarò clemente»Le lascio un bacio sulle labbra e raggiungo Lorasnella sala comune.Attraverso quei scuri corridoi di quel bordello, uscendo infine fuori. Sta per tramontare il sole e le strade di Approdo del Re stanno cominciando a riempirsi.Loras mi fa cenno di fermarmi, sbuffo e lo lascio lì, devo tornare a palazzo: tra non molto verrà servita la cena e io stupido non mi sono nemmeno presentato a pranzo. Mi passo un mano tra i capelli e me li tiro, sono uno stupido, mi madre mi riserverà una serie di rimproveri salati e non solo quelli, schiaffi e minacce, ricordandomi che io sono l' erede e non uno stupido bastardo della città che può scorrazzare in giro come niente fosse. Rientrato mia madre è a braccia conserte sulla porta delle mie stanze, Trey al suo fianco: un misto di paura e disgusto sul suo volto. Mia madre mi da uno schiaffo e Trey, non so esattamente perchè, mi prende la mano senza farsi notare «Ora, scie di a cena e non esiste che sei uscito per farti i fatti tuoi» Sospira, mordendosi l' interno delle labbra e se ne va «Ti perdono» Trey dice solo questo prima di mollarmi la mano e seguire mia madre, forse la sottovaluto, forse le cose che farà per amore sono molte di più di quelle che credo.
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SPAZIO AUTRICE: Buona sera mie piccole rose 🥀🌔
Come state? Io bene, vedo e vi chiedo perdono per il ritardo di pubblicazione ma ho avuto degli impegni e il blocco dello scrittore ma comunque grazie 🫶🏼
Vi ringrazio soprattutto per le 110 letture e anche per il primo posto nel tag Strong e il terzo nelle tag Aegon
Tornando a noi, avete visto che comunque Aegon comincia un po' ad amare Trey?
E ho anche introdotto due personaggi importanti nella storia: Loras Tally (Che nella versione adolescenziale vedo come interprete Sebastian Croft e in quella adulta Tom Huuges )e Layara .
Se avete qualcosa da chiedermi fatelo e sì, i capitoli saranno tutte le domeniche o i lunedì
Ossequi Grymmi. 🩵🐉🌟Ricordate di lasciare una stellina e anche un commento. Per me è molto importante il vostro feedback e soprattutto, non siate lettori silenziosi.🤫
This fan fiction belongs to me Grymmi.M.Follis and Wattpad. Is protected by copyright ©️, so partial and/or total copying is a crime punishable by law in my country.
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THE THINGS WE DO FOR LOVE|Aegon Targaryen
Hayran KurguTreyenira Targaryen, per la famiglia semplicemente Trey, figlia della princi Leyla Targaryen e di un uomo appartenente sconosciuto. Una vita segnata dalla consapevolezza di, giunto il tempo, dover sposare suo zio: Aegon Targaryen. I due sono sempre...