Capitolo 2

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                    Anastasia pov's

Finalmente un'altra lezione è finita. E ora di pranzo quindi mi misi vicino a mio fratello e Mia con altri suoi amici che non conosco. «Matt come è andata?» chiesi a mio fratello. «come pensi che sia andata? Una giornata del cazzo di un anno del cazzo» disse.

E alzai gli occhi al cielo per le sue lamentele. Però vicino a noi si siedono dei ragazzi. Voglio morire. E lo stesso ragazzo di prima. Quello che mi ha fatto cambiare posto. Più penso un suo amico. «Che volete?» chiesi a loro.

«Voi due siete nuove vero? Siete molto carine, e anche scopabili» disse l'amico biondo. Spalancai gli occhi e le mie guance diventano rosse per l'imbarazzo. «state zitti. Oppure vi zittisco io» mio fratello prese le difese mie e di Mia.

Mia mi diede un vassoio con del cibo. È un semplice pranzo. Ma non posso. Se mangio ingrasso. Ci saranno almeno 600 calorie. «no grazie Mia non ho fame» dissi. «comunque non ci siamo presentati. Io mi chiamo Micheal, Micheal Morrins» sorride. Sorride in modo provocatorio. «Io invece sono Kai Miller» dice il suo amico. Sembra un po' più simpatico di Micheal. «Io invece sono Anastasia, chiamatemi Sia. E lei è Mia» dissi.

Intanto noto lo sguardo di mio fratello. E so il perché. Non sto mangiando. «Sia mangia. Per favore» mi prega mio fratello. «okay...solo un po'» dissi. Che farà mai? È solo un piccolo panino con della carne e insalata all'interno. È vicino un dolcetto.

Lo finì tutto. Mangiai tutto il cibo e mi sentii male solo a pensarci. «vado un attimo in bagno.» dissi. Menomale che mio fratello e Mia non sanno che vomito anche. Quindi corro in bagno e, mi chiudo a chiave. Poi mi ficco due dita in gola e inizio a vomitare.

                          Matt pov's

Mia sorella andò in bagno. È strana in questo periodo ma non glielo chiedo il perché. Intanto sto insieme al tavolo con Micheal e Kai. I due ragazzi che già conoscevo da l'anno scorso. Ma non ci ho mai parlato.

E poi Mia. Dio quanto è bella. Però Kai la sta fissando. So che non siamo nulla. Però so che le piaccio. Mi da fastidio che la fissa. «Allora Mia, sai se Sia si comporta in modo strano?» chiedo a lei. Però vedo che Micheal ascolta la conversazione. «Che problemi ha Sia?» si intromette Micheal. «E che lei..» sto per dire ma Mia mi da un calcio da solto al tavolo. Quindi capisco che devo stare zitto.

Quando Sia torna ha il viso sbiancato e due occhiaie visibili. «Sia stai bene?» chiede Micheal. «non sono cazzi tuoi» risponde Sia. Penso che questo due già si sono conosciuti in qualche modo.
Mentre Sia e Micheal si parlano. Fisso Mia e lei mi fissa. «Sai no che sei bellissima?» dico a Mia. Lei arrossisce. «Grazie. Anche tu lo sei» dice sorridendo. Prima o poi impazzirò.

Anastasia pov's

Quando torno dal bagno, mi sento un po' male. Forse è il fatto che prima di oggi non mangiavo da 4 giorni. Ed ora ho vomitato. Però inizio a litigare con Micheal. Quanto mi sta sul cazzo. «Sia penso proprio che tu sei una perfettina non è vero?» dice Micheal. Dio ma quanto lo odio. «e io penso che tu sia un puttaniere» dico.

Finalmente la giornata finisce. Quindi vado a casa. Ma mi ritrovo un messaggio di mio fratello che dice che non può accompagnarmi. Quindi dovrò andare a piedi. Fine a casa. Questo ci voleva. E sta pure piovendo.

Mentre cammino per andare a casa sento un rumore di una moto. Micheal. Ma questo rompe sempre il cazzo? «ehi zuccherino che ci fai qui tutta sola?» dice. Alzai gli occhi al cielo. «torno a casa.» dico annoiata di parlare. «visto che sono gentile. Vuoi un passaggio?» mi chiede. Sono molto confusa. Chissà perché mi ha offerto un passaggio. Ma non accetterò. Sono troppo orgogliosa.

«Micheal non disturbarti. Riesco benissimo a camminare fine a casa» dico con orgoglio. «dai zuccherino mica mordo. Per ora» dice Micheal con provocazione. Sbuffai e mi arresi. «va bene ma solo perché fa freddo.» dico arresa. Salgo sulla moto e mi aggrappo a Micheal un po' imbarazzata. «zuccherino non hai nulla da imbarazzarti sai? Mi hanno toccato un posti migliori.» mi provoca. E ci sta riuscendo cazzo.

Arrivati a casa. Lo ringrazio. «Grazie mille per il passaggio. Ti devo un favore» sorrido. «di nulla zuccherino.» dice in modo provocatorio e se ne va.
Entrai in casa. Ci sta mio padre. Come sempre ubriaco. «Guarda qui chi si vede. Sia.» dice mio padre. Tremo come una bambina. E non c'è neanche mio fratello. «Papà,cosa vuoi?» dissi.
Da quando mamma e morta mio padre ha iniziato sempre di più a bere. Finché non ha preso una vera e propria dipendenza. E mi mette le mani addosso.

Mio fratello non sa nulla. Ma non voglio farlo preoccupare. «Sia, sai che dovresti essere felice di vedermi. Poi seconda cosa. Chi era quel ragazzo che ti ha accompagnata?» disse. Deglutisco. «è un mio amico» dissi con voce spezzata. «E un amico ti abbracci così?» disse con tono infuriato e sbatte la mano sul tavolo. Poi si avvicina a me.

Mi inizia a toccare. Come sempre. Mi trattengo le lacrime. «Devi fare la brava bambina Sia.» disse. Non sono in grado di parlare. Inizia dandomi uno schiaffo al viso. Poi su tutto il corpo.

Quando mio padre poi esce di casa, mi chiudo in camera. Ho lividi sul tutto il corpo. Mi sento stordita. E faccio cadere tutte le lacrime.

«Sono tornato» dice mio fratello. Poi bussa alla mia porta. «Sia tutto okay?» dice un po' preoccupato. «si sto bene. Voglio solo riposare.» dico. Annuisce e se ne va. Poi mi addormento sul letto, con tutti i dolori fisici.

Darkness loverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora