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È incredibile come la vita sia imprevedibile, un attimo prima sei una delle tante persone che camminano sulla Main Street e l'attimo dopo vieni travolta da qualcosa che nemmeno te puoi controllare. Forse è meglio partire dal principio, così da capire meglio. Io sono sempre stata una ragazza abbastanza normale, nonostante la mia sfortuna in amore, amicizia e soprattutto lavoro. Tutto infatti iniziò quando persi il mio lavoro come assistente di volo, dopo quasi sette anni l'unica cosa che mi rendeva veramente felice mi era stata portata via. I giorni successivi li passai a crogiolarmi sul divano, a riflettere su quanto la vita faccia schifo. Qualsiasi cosa a me cara era stata portata via, ma dico io, la vita non può iniziare a rompere le scale anche agli altri?
Siamo più di sette miliardi in questo pianeta, perché rovinare l'esistenza solo a me? Ormai erano questi i discorsi che mi ripetevo ogni giorno. Dopo un po' di tempo, trovai su internet un sito dove potevi creare una storia tutta tua e farla leggere alle persone che erano
presenti sulla piattaforma. La cosa mi sembrava interessante, mi era sempre piaciuta la scrittura ma era una passione che non coltivavo ormai da anni. Decisi di tentare, cosa mai sarebbe potuto andare storto? Così feci, scrissi i primi capitoli di una storia d'amore ambientata su un set cinematografico, con protagonisti due personaggi che inizialmente si detestavano di nome Lyzzie Garcìa e Justin Taylor. Lyzzie è una giovane donna determinata, con un carattere forte e indipendente. È intelligente e sicura di sé, ma sotto la sua facciata di sicurezza nasconde una certa fragilità, frutto di
delusioni passate sia in ambito personale che professionale. Justin Taylor è un attore di successo, noto per il suo fascino e il carisma irresistibile. Ha un aspetto imponente, con un sorriso sfrontato che spesso usa per nascondere la sua vulnerabilità. Abituato a essere al centro dell'attenzione, Justin può sembrare arrogante e distante, soprattutto sul set, dove è estremamente esigente e concentrato sul lavoro. Tuttavia, dietro l'aria da duro e la fama, si nasconde un uomo complesso, segnato da esperienze che lo hanno reso diffidente verso gli altri. Era il classico cliché "enemies to lovers", ma c'era qualcosa che mi affascinava in quel tipo di dinamica. Il protagonista maschile l'avevo creato ispirandomi all'attore Christopher Hemmings, con il suo fascino irresistibile e quell'aria da duro che nascondeva una vulnerabilità che solo pochi riuscivano a vedere.
Man mano che scrivevo, mi accorsi che la trama prendeva vita da sola. Ogni scena sembrava quasi  proiettarsi nella mia mente come se fosse già un film. Nel giro di mesi il mio libro che era solo un minuscolo spazio all'interno di internet divenne finalmente qualcosa di concreto quando una casa editrice di New York mi inviò una mail.

Cara Lacey Clark,
Mi chiamo Louise Sherman e sono la direttrice editoriale della casa editrice "Wildest Snow". Di recente mi sono imbattuta nel tuo straordinario romanzo online e sono rimasta profondamente colpita dalla tua capacità di creare personaggi complessi e di tessere una
trama coinvolgente. Crediamo fermamente che il tuo libro abbia un grande potenziale e ci piacerebbe discuterne con te la possibilità di pubblicarlo attraverso la nostra casa editrice. Siamo entusiasti all'idea di lavorare con te per portare la tua storia a un pubblico
ancora più ampio e valorizzare il tuo talento come autrice. Se sei interessata, ti preghiamo di rispondere a questa e-mail per organizzare una chiacchierata più approfondita. Non vediamo l'ora di esplorare le possibilità insieme.
Grazie per il tuo tempo e complimenti per il tuo lavoro!
Cordiali saluti,
Louise Sherman
Direttrice Editoriale
Wildest Snow

Rilessi più e più volte l'e-mail. Non potevo crederci, volevano veramente pubblicare il mio romanzo. Finalmente l'universo ha deciso di non rovinarmi più la vita. Alleluia! Non appena mi ricomposi presi la giacca e le chiave e di diressi dalle mie migliori amiche, le uniche che nonostante tutto non mi avevano mai
abbandonato. Mandai un messaggio sul nostro gruppo per dirgli di incontrarci al bar infondo alla Fifth Avenue, riposi il cellulare e mi incamminai verso il bar.
Mentre camminavo per le strade di New York, avvolta nel freddo pungente e nella bellezza scintillante della neve, non riuscivo a smettere di sorridere. Le luci natalizie brillavano ovunque, e il suono lontano delle canzoni di Natale rendeva tutto perfetto. Avevo sempre amato questo periodo dell'anno, ma oggi la sensazione era ancora più intensa, come se l'universo, finalmente, stesse mandando un segnale positivo.
Arrivata al bar in fondo alla Fifth Avenue, il solito posto dove io e le mie amiche ci incontravamo, mi sentivo quasi in fibrillazione. Aprii la porta e l'odore di tè caldo e cannella mi avvolse come un abbraccio. Era uno di quei bar accoglienti, con i tavoli di legno e le luci soffuse, dove il tempo sembrava rallentare. Lì dentro il mondo
era sempre più calmo e protetto, lontano dal caos delle strade.
Le mie amiche erano già sedute al nostro solito tavolo vicino alla finestra, il luogo perfetto per guardare fuori mentre si chiacchierava.
Appena mi videro, i loro volti si illuminarono. "Eccola!" esclamò Sophie, la prima ad alzarsi per abbracciarmi. Lei era sempre stata l'ottimista del gruppo, quella che credeva che ogni ostacolo fosse solo una fase temporanea. "Hai quel sorriso da 'grandi notizie', cosa è
successo?"
Mi sedetti e le guardai, incapace di contenere l'entusiasmo. "Ragazze, ci siamo. Una casa editrice vuole pubblicare il mio libro!" L'euforia si rifletteva nei loro occhi, e in un attimo mi ritrovai sommersa da abbracci, risate e congratulazioni. Sophie, Ally e Meredith erano state le mie rocce durante tutti i momenti difficili, e ora, finalmente, potevo condividere con loro un traguardo che sembrava troppo bello
per essere vero.
"Lo sapevo! Sapevo che ce l'avresti fatta!" disse Meredith con un sorriso contagioso, mentre ordinava un giro di champagne per festeggiare. Sophie, invece, era già presa dall'idea di organizzare una festa per celebrare la notizia, come era nel suo stile.
"E adesso?" chiese Ally con curiosità. "Cosa farai? Hai già risposto?"
"Non ancora," dissi ridendo. "Ma lo farò stasera. Non posso perdere quest'occasione."
Mentre sorseggiavamo lo champagne e parlavamo di tutto ciò che sarebbe potuto succedere, mi resi conto di quanto fossi fortunata ad avere loro al mio fianco. Non importava quanto la vita fosse imprevedibile, con loro sapevo di poter affrontare qualsiasi cosa.
Le bollicine dello champagne mi pizzicavano la lingua, e tutto sembrava prendere un sapore nuovo, più dolce. Le mie amiche ridevano e chiacchieravano, e per un attimo mi persi nei loro volti, riconoscendo quanto fossi fortunata. Sophie, Meredith e Ally erano state presenti nei miei momenti più bui, e ora, condividere con loro
questa gioia era il coronamento di anni di difficoltà.
"Ora dobbiamo assolutamente organizzare una presentazione del libro," esclamò Ally, battendo le mani con entusiasmo. "Un grande evento, con catering, luci... una serata memorabile!"
Risi scuotendo la testa. "Aspetta un attimo, prima devo rispondere alla mail e firmare un contratto. Magari pensiamo prima a pubblicarlo, poi alle feste, ok?"
"Giusto," disse Mer con un sorriso più calmo, ma gli occhi brillanti.
"Comunque, sappi che siamo tutte con te. Questo è solo l'inizio."
Restammo al bar per un'altra ora, parlando di tutto quello che avrebbe potuto succedere, di sogni e progetti futuri. Era una di quelle serate che non vorresti finissero mai, in cui tutto sembra possibile e il mondo, per un istante, smette di essere complicato. Quando uscii dal bar, la neve aveva iniziato a cadere di nuovo, e i fiocchi si posavano leggeri sui miei capelli. La strada era silenziosa, come se la città stessa si fosse presa una pausa per riflettere. Avevo la sensazione che qualcosa di grande stesse per accadere, qualcosa che avrebbe cambiato la mia vita in modo irreversibile.
Arrivata a casa, mi tolsi il cappotto e accesi il computer. La mail di Louise Sherman era ancora lì, luminosa nella mia casella di posta, come un faro che mi indicava una nuova direzione. Respirai profondamente e iniziai a scrivere una risposta.

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