Era una sera di ottobre del 1998, quando la tranquillità di un piccolo paese in Toscana venne infranta da un evento che ancora oggi resta un mistero. Via del Vento, una strada isolata tra le colline, era famosa per la sua bellezza naturale, ma anche per essere avvolta in un'atmosfera cupa e misteriosa.
Nella casa al numero 12 viveva la famiglia Corsini, una delle più rispettate del paese. Andrea Corsini, il padre, era un avvocato noto, mentre sua moglie, Laura, gestiva una piccola boutique. I due avevano una figlia, Sofia, una ragazza di 17 anni che frequentava l'ultimo anno di liceo.
Quella sera, i Corsini avrebbero dovuto partecipare a una cena con alcuni amici, ma non si presentarono. I telefoni della famiglia risultavano staccati e la cosa cominciò a destare preoccupazione. Il mattino seguente, un vicino decise di fare una visita. La porta della casa era socchiusa, e quando entrò, trovò una scena agghiacciante: i corpi di Andrea e Laura giacevano nella cucina, mentre quello di Sofia era nella sua camera da letto, disteso sul letto in una posizione che sembrava innaturale. Tutti e tre erano stati uccisi.
La polizia arrivò rapidamente sulla scena. Non c'erano segni di effrazione, e nulla sembrava essere stato rubato. Il medico legale stabilì che la morte era avvenuta intorno alle 23:00. Le ferite indicavano che erano stati uccisi con un coltello da cucina, trovato accanto al corpo di Laura. Ma ciò che sconcertava gli investigatori era la precisione e la freddezza con cui erano stati compiuti i delitti.
Le indagini si concentrarono inizialmente su un possibile movente economico. Andrea Corsini aveva rappresentato alcuni clienti in cause legali difficili, e si pensò che qualcuno potesse voler vendetta. Tuttavia, le piste legali non portarono a nulla.
Poi emerse un nuovo dettaglio. Una delle amiche di Sofia rivelò agli investigatori che la ragazza, nei mesi precedenti, aveva iniziato a frequentare un uomo molto più grande di lei, un certo Marco Bianchi, un ex detenuto noto per i suoi problemi con la giustizia. La relazione era stata tenuta nascosta ai genitori di Sofia, che non avrebbero mai approvato.
Marco venne interrogato, ma dichiarò di non aver avuto nulla a che fare con gli omicidi. Disse di aver rotto con Sofia settimane prima, e che la notte del delitto si trovava a casa di un amico. Tuttavia, la polizia trovò la sua alibi traballante. Gli amici di Marco diedero versioni contrastanti, ma non c'erano prove sufficienti per incriminarlo.
Con il passare del tempo, le indagini si arenarono. Nessun nuovo indizio, nessuna confessione, nessun arresto. Il caso di Via del Vento rimase uno dei più inquietanti e irrisolti della cronaca italiana.
Ancora oggi, chi passa per quella strada dice di percepire una strana sensazione, come se le anime dei Corsini non avessero ancora trovato pace.
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Brevi Storie True Crime/Horror
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