Yuri's pov
È un giorno come tutti, io e mia madre, stiamo andando a prendere mio fratello dalla scuola elementare, un pò distante da casa. Va ancora alle elementari perché a solo 10 anni, ma il prossimo anno andrà alle medie. Lo aiuterò a superare anche la sua ansia sociale.
Mentre penso, mia madre si ferma in un parcheggio spegnendo la macchina e scendendo, slancio la cintura a mia volta aprendo la portiera e andando da lei.
Cloe: "Dai andiamo a prendere tuo fratellino Yuri" allunga la mano.
Yuri: "Va bene mamma" gli prendo la mano.Ci dirigiamo nella struttura dove un sacco di gente come mamme, papà, zii e tanti altri, aspettano al cancello, fino a quando i bambini non escono. Dall'entrata si può udire i bambini che parlano mentre le maestre cercano di metterli in ordine. Sentendo la campanella, tutti i bambini uscirono fuori di corsa, andando dai loro parenti, poi si nota Tom salutando due bambine gemelle anche se di uguale non c'è nulla.
Tom: "Mamma! Fratellone" corre verso di noi e fuondandosi sulle braccia della mamma.
Cloe: "ouf, amore, ti siamo mancati a quanto pare" ridacchia un pochetto.
Tom: "Un sacco!" Viene da me e mi stringe forte.
Yuri: "Chi erano quelle due bambine che hai salutato?" Tom mi guarda dritto negli occhi.
Tom: "Quella che aveva gli occhi azzurri si chiama Blue, mentre affianco a lei c'era sua sorella Charlie" gli si vede un sorriso sul viso
Cloe: "Dai bambini, andiamo a casa" si dirige alla macchina
Yuri: "Mamma io sono grande!" Seguo la mamma insieme a TomLei apre la portiera di dietro facendo salire Tom e mettendogli la cintura, io salgo nel posto davanti mentre mia madre sale in macchina al posto del guidatore. Partendo, Tom inizia a parlare del più e del meno.
Tom: "Charlie oggi è stata gentile, mi ha rispiegato delle cose" sorride
Cloe: "Non potevi dirlo alla Maestra?"
Tom: "Lo sai che mi vergogno" arrossisce un pochettoPercorriamo le strade di New York per tornare a casa in macchina e alzò lo guardo al cielo fal finestrino, in un certo senso mi tranquillizza immaginare delle forme sulle nuvole e guardare i palazzi.
Continuando, ci fermiamo davanti ad un Supermercato troppo lontano da casa, scendiamo dall'auto ed entriamo.
Cloe: "Se vedete qualcosa che vi piace, ve lo compro" sorride mentre si dirige nel reparto della verdura
Tom invece mi trascina verso il reparto giochi e notiamo un sacco di cose da bambini piccoli
Yuri: "Tom, sono grande, non ho bisogno di giochi" lo guardo mentre fissava i peluche. Non prestava la mia attenzione. "Tom?"
Tom: "Ti piace?" Mi mostra un orsacchiotto di peluche.
Yuri: "carino"
Tom: "Chissà, mamma me lo potrà permettere?"
Yuri: "Chiediglielo"Tom corse per tutti i reparti a cercare la mamma mentre lo seguivo camminando anche se ogni tanto lo perdevo di vista. Dopo qualche minuto vedo Tom e mamma parlare.
Tom: "Mamma me lo compri! Ti prego! Ti prego" teneva degli occhi dolci mentre la supplicava.
Cloe: "Quanto costa?"
Tom: "5€"
Cloe: "Va bene va bene" lei sorride e guarda Tom esultare. "Tu Yuri? Hai trovato qualcosa che ti piace?"
Tom: "Yuri e troppo grande per queste cose" lo guardo
Yuri: "mi hai tolto le parole di bocca"
STAI LEGGENDO
☆𝑇ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡 𝑖𝑠 𝑛𝑜𝑡 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑠𝑡☆
Fantasi🟢Leggete attentamente la desc. per informazioni🟢 ⚠️ATTENZIONE: violenza, abuso mentale, abuso fisico⚠️ Un ragazzino, usato dal padre per esperimenti, incrocia un lato che non avrebbe mai voluto arrivare tutto grazie ad un Siero-G. 🧪💉 INFO: 🟢 N...