"Please don't wait until I'm dying to say that you love me. Don't send me away with something that will make me want to stay."
Mi sveglio, lentamente. Molto lentamente, come un bradipo. Sono ancora nel letto di Matt, ma lui no. Sarà in bagno o da qualche parte, decido di stare ancora un po' a contemplare il buon odore emanato dalle lenzuola di Matt e dopo mi alzo con l'intenzione di andare a fare colazione. Appena scendo in cucina mi congelo sul posto, ci sono i ragazzi e Anne, il problema non è questo il problema è che sono in giro solo con una maglietta di Matt che mi arriva sopra il ginocchio. "Uhuh se tutte le mattine sei così passo più spesso" scherza Nash che riceve poi un coppino da mio fratello "Nash, è come essere in costume e non credo tu ti scandalizzi. Comunque Anne vieni sopra con me" la trascino di sopra e ci sediamo sul mio letto. "Allora, l'appuntamento com'è andato? Vi siete baciati? È stato romantico? State insieme? Anche se deduco di no perché-" "Frena An, una domanda alla volta. È stato bellissimo, ci siamo baciati si, è stato beh indescrivibile e si è stato romantico, poi no, non stiamo ancora insieme" sospiro e sorrido, come lei. Passiamo la mattinata così, decide di restare a mangiare da me ma optiamo per una pizza e dopo Matt mi dice che arriverà mamma con una sorpresa. Spero sia bella. Mentre aspettiamo mamma, ci mettiamo a guardare un film e veniamo raggiunti dai ragazzi, compreso Hayes che appoggia la testa sulle mie gambe, vedo Matt che ci lancia uno sguardo,che non riesco a decifrare,ma non dice niente. Il pomeriggio passa più o meno così. An se ne va prima delle 17.00 mentre gli altri da quanto ho capito rimangono perché devono girare un video "Kay noi siamo di sopra, se ti-" e la porta si apre, compare mia mamma e ci catapultiamo su di lei "Mamma, come stai? Papà dov'è? E la sorpresa?" chiediamo allunisono "Calma ragazzi, papà sta via ancora per un po e sto bene grazie, la sorpresa è lei" e indica dietro di se e la vedo è lei, è tornata. "Zia" urla Matt mentre le va incontro abbracciandola, vado anche io ad "abbracciarla"e mi sussurra "Sono tornata Kaylee" e posso sentirla sorridere malignamente. Inizia a girarmi la testa e non riesco a stare in piedi,devo uscire di qui. Solo i ragazzi sembrano accorgersi di come sto, mia madre è un po presa da sua sorella e Matt altrettanto.Avanzo verso la porta ma vengo fermata da Nash "Kay, stai bene?" Vuoi che vengo con te?" si lo voglio ma no, ho bisogno di pensare e devo stare da sola, vorrei dirgli, ma riesco solo a negare e non oso alzare lo sguardo, mi conosce troppo bene e vedrebbe il terrore nei miei occhi e non posso permettermelo. Dopo aver avuto il "consenso" da parte di Nash mi incammino e appena giro l'angolo inizio a correre come se lei fosse dietro di me. Vado sul tetto della ditta abbandonata e sto li, non so quanto tempo passi ma non voglio ritornare all'inferno.
Point of view of Hayes
Sono passate ormai 3 ore da quando Kaylee ha detto che sarebbe uscita ma non è ancora tornata ed è sera, siamo tutti preoccupati per lei. Stiamo pensando di chiamare la polizia ma dopo mi viene in mente un posto, il nostro posto, so dov'è. "So lei dov'è, vado a prenderla" non lascio neanche il tempo proferire o ribattere ma quando sono quasi alla fine della via sento solo un "riportala a casa ti prego" pronunciato da sua mamma. Annuisco come se lei potesse vedermi e raggiungo la ditta abbandonata, è la mia unica possibilità e se non è lì non so dove altro cercare. Salgo di fretta le scale e la vedo, appoggiata di schiena al muro con una sigaretta in bocca,le cuffiette nelle orecchie ed in una mano il telefono, non dovrebbe fumare ma non posso fare a meno di pensare a quanto possa essere sexy anche con una sigaretta in bocca, inoltre sono enormemente sollevato dal fatto che lei stia bene. Mando un messaggio per avvisare che l'ho trovata e che sta bene e dopo mi incammino verso di lei. "Meno male che dovevi prendere una boccata d'aria" dico togliendole una cuffietta e mettendomela io, sta ascoltando gli One Direction. "Si infatti, ho solo perso la cognizione del tempo, scusa se ti ho fatto preoccupare. Possiamo tornare a casa" fa per alzarsi ma la blocco "Okay per il tempo, ma ormai stiamo qui ancora un po', dimmi solo la verità" sospira, sa già a cosa mi riferisco "Diciamo che non mi è piaciuta la sorpresa. Non mi piace mia zia" nessuna emozione nella sua voce, il suo sguardo perso nel vuoto "Cos'ha che non va?" mi guarda e finalmente vedo il suo sguardo, totalmente inespressivo. "Lei, ha fatto cose che non doveva fare. Deve stare lontana sia da me che da voi" non mi è mai piaciuta quella donna e ora che so che ha parecchi scheletri nell'armadio devo sapere quali sono "Cosa ti o vi ha fatto?" mi guarda seria, molto seria "Niente di importante ma stalli alla larga dico davvero" sto per parlare ma "Non provare ad indagare su ciò che ha o non ha fatto. Stagli alla larga o mi incazzo di brutto" dice con tono intimidatorio e schietto "Va bene, lo farò e faremo. Ora torniamo per favore" il viaggio di ritorno è silenzioso, lei persa nei suoi pensieri e io nei miei. Devo sapere cosa le ha fatto quella donna. Devo. Si incazzerà ma ne sarà valsa la pena.Appena rientro non do il tempo a mia madre di dire qualcosa che "Evita di farmi i soliti discorsi del cazzo tipo che eri preoccupata, semplicemente non ho portato via il cellulare e ho perso la cognizione del tempo. Ti chiedo scusa. Sto bene e sono a casa prima del coprifuoco. Buonanotte" rimane a bocca aperta e vado in camera mia, passo a fianco a mia zia, Margot,e la fisso dall'alto al basso, con sguardo superiore mascherando il mio totale ed assoluto terrore. La sorpasso e mi rinchiudo in camera mia. Non può continuare a rovinarmi la vita. Troverò un modo per far si che non mi tocchi con un dito, anche a costo di prenderla a sberle. Mi addormento con questi pensieri confusi e tormentati.
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Breathless||Hayes Gier
FanfictionSono Kaylee Espinosa, 16 anni, mio fratello è Matthew, Matthew Espinosa, un famoso Viner. Ho vissuto un anno a Londra con la mia migliore amica Anne Collins e ora che è estate ritorno da mio fratello, nella mia adorata Chicago. Torno per restare e...