Capitolo 2: La Chiamata del Labirinto

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Prima che Elara si allontanasse, il Maestro Kaelen le si avvicinò con un'espressione seria ma gentile. Mentre le sussurrava "Buon viaggio", con un gesto rapido e quasi impercettibile, scivolò un piccolo oggetto morbido nella sua borsa. 

Elara ringraziò il Maestro Kaelen e partì alla volta del Labirinto Cosmico, l'antica mappa stretta in mano come una bussola magica. La sfera dorata brillava nella sua borsa, pulsando con un'energia misteriosa che sembrava invitarla ad andare avanti. Ricordava il sogno, la sensazione di inquietudine e meraviglia mentre osservava la sfera durante la visione. Forse era lì, nascosta in qualche angolo remoto del Labirinto Cosmico, la chiave per comprendere quel messaggio antico.

Il percorso era lungo e tortuoso. Superò foreste incantate abitate da fate dai capelli d'oro che cantavano melodie ipnotiche. Le loro voci, dolci come il miele eppure leggermente inquietanti, sembravano sussurrare segreti nascosti tra gli alberi secolari.

Una sera, mentre attraversava una valle verdeggiante, incontrò un branco di lupi dalle pellicce color argento che la fissavano con occhi gialli e penetranti. Elara rimase immobile, il respiro trattenuto, temendo che potessero attaccarla. Ma i lupi, dopo un lungo momento di silenzio, si voltarono e svanirono tra gli alberi senza farle alcun male.

Poi, affrontò fiumi impetuosi custoditi da creature acquatiche dalle squame iridescenti. Questi esseri misteriosi, metà pesce e metà drago, la osservavano con diffidenza mentre cercava di attraversare il fiume su una precaria passerella di tronchi. Con un gesto elegante, uno di loro fece apparire una nuvola di bolle che sollevarono Elara sulla superficie dell'acqua, permettendole di raggiungere l'altra sponda senza bagnarsi.

Infine, scalò montagne maestose dove grifoni alati sorvolavano le vette più alte. I grifoni, creature maestose con il corpo di leone e le ali d'aquila, sembravano guidarla con i loro sguardi penetranti. Elara sentì un senso di pace e fiducia mentre ascendeva verso il cielo, come se fossero guardiani silenziosi del suo cammino.

Un giorno, stanca e affamata, si imbatté in una grotta nascosta tra le rocce. Una luce fioca proveniva dall'interno, invitandola ad avvicinarsi. Al suo interno trovò un vecchio eremita che la accolse con un sorriso caloroso e offrì cibo e riparo per la notte.

"Stai cercando qualcosa di speciale?", chiese l'eremita mentre le porgeva una ciotola fumante di brodo.

Elara esitò per un istante, poi decise di fidarsi dell'uomo. "Cerco il Labirinto Cosmico", confessò, "e credo che la chiave per trovarlo si trovi in un sogno che ho avuto..."

L'eremita ascoltò attentamente, annuendo saggiamente. "Il tuo cammino è guidato da una forza potente", disse infine. "Seguilo con coraggio e il destino ti rivelerà i suoi segreti."

La Melodia dei NumeriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora