Lessons || Luke Hemmings

Capitolo 2.

Nessuno dei duevolle dire altro, lui prese le valigie della donna al suo fianco edopo avermi guardato un attimo, con un aria, probabilmente di scuse,ci avviammo tutti e tre fuori da quell'inferno, da quel casino di viae vai di gente che va a prendere l'aereo o altra che cerca di nonperdere il volo.

Mi faceva ridere,ma mi rattristava anche un po' vedere con i miei occhi quella scena,la loro situazione, perchè io ho sempre voluto poter fare tardi perun volo a causa del mio solito ritardo, sentendo papà sgridarmi perpoi mettersi a ridere quando saremmo arrivati, ipoteticamente, albanco per fare il check in ed essere gli ultimi a salire sull'aereoper poi sentirci dire tante di quelle parole mentre ci saremmo sedutiai nostri posti.

Solo noi. Insieme.Noi tre. La famiglia Silver.

Quanto vorrei che avolte i sogni potessero diventare realtà.

Vorrei poter diredi più ma non servirebbe, vorrei poter fare altro ma non basterebbe.

Mentre faccioquesto mio pensiero non mi accorgo nemmeno che siamo saliti inmacchina e che siamo diretti da qualche parte me non compreso,ipoteticamente parlando credo che la destinazione sia la casa diquest'uomo, ma ne sono praticamente certa perchè ripensando primaalla mia sfuriata dove dicevo esplicitamente di aver bisogno dialcune ore di sonno possibilmente tranquillo, o sarei stata sul puntodi accamparmi nella sala d'attesa di quell'enorme aeroporto, forse,mi hanno seriamente presa alla lettera, per fortuna.

Mentre pensavo adocchi chiusi, mi accorgo che la macchina si è fermata, mi affrettoad aprire gli occhi e a slacciarmi la cintura di sicurezza, mi guardoun po' intorno per vedere e capire dove vivrò fino a che, Robert eTania, staranno insieme, e posso affermare che tizio vive proprio inuna bella casa, una villa enorme.

Robert ci disse chepotevamo scendere, e dopo averlo assecondato, ci portò in casa,presentandoci il soggiorno, grandissimo anche quello con un openspace che prendeva la cucina in se, e tutto questo era di un coloreacceso, avorio e beige .

A metà di tuttoquesto, proprio difronte a questa sontuosa hall,si presentano dellescale, a chiocciola, di un brunito chiaro, dove si intravedeva unsalotto al piano superiore, di grandezza abnormi anche quello.

Mia madre era andata da qualche parte di ignoto per me e nelfrattempo, Robert si avvicinò a me, a dire il vero, non è poi cosìmale, come uomo intendo, è un uomo abbastanza decente, moro occhiazzurri, azzurri mare, oceano limpido, cielo.

"ScusamiSamantha, prima io e tua madre non pensavamo che fosse passatodavvero così tanto tempo da quando ci siamo incontrati in aeroporto.Sai, non vedevo tua madre dall'estate scorsa, e ci siamo sentiti soloper telefono e poche volte su Skype, mi mancava davvero tanto e cisiamo presi, si, un po' di tempo per noi." fece una piccola pausa"Detto ciò, ti chiedo di nuovo scusa, e vale per entrambi. Volevo,magari, farti fare un giro della casa e mostrarti la tua camera, seti va, così potrai 'dormiresenza doverti accampare nella sale d'aspetto dell'aeroporto'"finii con una leggera risatina, che più di una risatina era più unghigno rumoroso isterico probabilmente timoroso della mia reazionedopo la mia frecciatina di prima in aeroporto, dopo questo l'odioverso quest'uomo è diminuito di qualche tacca e in risposta gli feciun mezzo sorriso e annuendo.

Lui sorrise e sospirò, contento di aver alleggerito un po' lasituazione, nel mentre mia madre sbucò fuori da una stanza del pianoterra e dopo aver visto me e lui andare, insieme, verso il pianosuperiore sorrise a lui, e mimò un 'grazie' a me, che io ignoraideliberatamente.

"Sai, tua madre voleva farla color rosa shocking, un misto traLittle pony e Winx, ma io gliel'ho vietato credendo che non fosse iltuo colore adatto" guardò la mia faccia e rise di gusto anche senon esagerando capendo che non fosse ancora il momento, poi riprese aparlare "e dalla tua faccia a dir poco schifata, penso di avercentrato il bersaglio e averlo fatto affondare" sorrise, finimmo lescale per il primo piano nel frattempo.