Otto anni prima

Se c'è una cosa che può tenere in vita un matrimonio, quello è l'amore.

Un amore nato tra i banchi di scuola e sbocciato in ogni sfumatura al college.

Un figlio a ventitré anni.

Un'unione a ventiquattro.

Un divorzio a trentotto.

Un amore durato poco meno di vent'anni.

Cuori che non battono più come un tempo.

Un figlio problematico, presuntuoso, scontroso, incline all'arroganza e ad una media non proprio brillante.

Si può dire che Alexander Anderson sia cresciuto più con Julia che con i suoi genitori, troppo occupati a costruirsi le loro carriere anziché accudirlo.

Un architetto e una scrittrice di successo. L'Upper East Side è il loro territorio.

Certo, non gli hanno mai fatto mancare nulla a livello materiale.

Ma l'affetto.

Come si può crescere senza l'affetto di un genitore?

Alexander è irascibile, non incline a mostrare i sentimenti, e a prendere di mira i più deboli.

Quindici anni che non si è sentito dire un ti voglio bene da Belinda o da James.

L'unica persona che ha dimostrato di tenere a lui è Julia, la governante.

E forse Melissa, la sua compagna di corso.

Oh, decisamente.

Lei sa il fatto suo.

«Siete sicuri? Non si torna indietro», chiede Trent.

«Piantala e facciamola finita»», bofonchia Belinda mentre sale le scale del tribunale.

James guarda Trent e annuisce.

La sentenza dura più del previsto. Ce n'è già stata una in precedenza, ma la giuria ha impiegato qualche mese per finalizzare il divorzio. È una separazione senza colpe.

In cuor suo James sapeva che non sarebbe durata a lungo la loro unione.

Lui e Belinda si lanciano un'occhiata amareggiata. È finita. Il verdetto viene rilasciato. La casa a Madison Avenue, così come la custodia di Alexander, verrà affidata a lei mentre James dovrà versare duemila dollari mensili sul suo conto per gli alimenti.

Il giudice scioglie la seduta e gli ex coniugi varcano l'uscita del tribunale.

«Spero tu sia contento», sbotta Belinda.

«Probabilmente Drew starà esultando nel suo studio. Credi che non lo sappia?»

Belinda impallidisce. Pensava di essere stata discreta. «Anche le tue stagiste lo saranno. Credi che non sappia di Rosalind?» ribatte.

«Almeno lei teneva a me. Tu, invece? È bastato un mero scrittore di thriller per inginocchiarti e succhiarglielo, non è così?»

«Ti odio!»

«Non dicevi lo stesso anni fa, o sbaglio? Divertiti con Drew, e salutami Alex!»

James sale nella sua Ferrari, sfreccia tra le strade di New York, e parcheggia l'auto lungo il marciapiede. Saluta il portinaio, prende l'ascensore che lo porta al decimo piano, e suo fratello Carter gli apre la porta.

«Allora?» chiede porgendogli un bicchiere di whiskey.

«Fratello, sono un uomo libero!» esclama dandogli ripetute pacche sulle spalle e facendo quasi cadere il liquore a terra.

«E Alex?»

«Starà con sua madre», fa spallucce.

Carter aggrotta le sopracciglia. «Non ti interessi più a tuo figlio?»

«Quel ragazzo mi odia senza apparente motivo», bofonchia, bevendo tutto d'un fiato il whiskey.

«Lo conosci il motivo. Perché non provi a parlargli?»

James deglutisce. Quattro anni fa non si aspettava che suo figlio lo sorprendesse a letto con una donna che non fosse Belinda. Da quel giorno il loro rapporto si è incrinato, tanto da parlare a monosillabi.

Le cose tra lui e la sua ormai ex moglie non funzionavano da un po'. Erano troppo presi dal lavoro. Belinda era nel blocco dello scrittore e non sapeva come fare perché le scadenze erano vicine. James era stressato perché la burocrazia stava tardando la costruzione di una palazzina per i senza tetto. Entrambi si erano concessi a persone diverse, capendo pian piano che il loro matrimonio fosse giunto al capolinea.

Alexander si chiudeva in camera quando li sentiva litigare. Cosa poteva fare un bambino di undici anni? Nulla. Sentiva le loro voci, le parole pregne di odio e di amarezza, quasi come avessero speso anni a vuoto a promettersi di stare insieme e ad essere felici.

Finché non hanno deciso di divorziare.

Come fa l'amore a morire?

Come fa a scomparire?

Quand'è che un cuore smette di battere come un pazzo e le farfalle diventano di nuovo bruchi tornando nei loro gusci?

Quand'è che l'oscurità e l'odio iniziano ad avvolgerlo?

Come finisce un amore che era destinato a durare per sempre?

«Alex mi odia. È meglio se stia con sua madre e io scompaia dalla sua vita».

Perché in fondo il filo che li unisce non si è ancora spezzato.

Quel filo lo tiene stretto una ragazza che, forse, causerà qualche danno.

*****

Salve!

Settimana scorsa non ho aggiornato, e mi dispiace. La m*rte di Liam mi ha scombussolata e non poco.

Un altro capitolo flashback. Giusto uno o due per concludere la sequenza e poi si passa al presente.

Non so dove mi porterà tutto questo, ma la vita è fatta per sperimentare.

A giovedì!

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