Capitolo 1

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Canzoni per il capitolo: 

Play love games ❤️‍🩹 - HANEUL

Sugarcout 🤟 - NATTY

💙




Ember


Scendo dalla Maserati nera che mi aveva portata a scuola. Saluto il mio collega e mi avvio verso l'ingresso in cerca della segreteria. 

Questa scuola è gigantesca, dall'esterno si direbbe essere un castello. La facciata principale rende l'idea del perché questo sia l'istituto superiore più esclusivo del paese, inoltre, le vetrate colorate e le colonne che reggono la struttura devono provenire della Guerra di dominazione, di cinque secoli fa. La struttura pare il covo di qualche fantasiosa storia con principesse e draghi...che sia proprio così?

'Benestanti ovunque...tipico'. E' la mia trentesima missione, ormai so come recitare il ruolo della brava liceale modello, tuttavia, questo caso non è come gli altri che ho dovuto affrontare. Non ero mai stata nel Blue Moon prima d'oggi, attraversare i confini dei regni è vietato, la pena è la carcerazione a vita.

Arrivo in segreteria e mi danno il mio orario scolastico settimanale. 'Ugh, il liceo non mi era mancato per niente...diverse prefetture, ma a quanto pare la distribuzione delle materie è orribile ovunque'.

La dolce collaboratrice scolastica mi invita in un'altra stanzetta, piccola e accogliente, qui mi attende, seduta su una lussuosa poltrona color ocra, una giovane ragazza dall'aspetto curato. "Ehy, io sono Amelia! Piacere! Saremo compagne di classe, sono stata incaricata di mostrarti la scuola e accompagnarti alle lezioni il tuo primo giorno!".

La divisa azzurra le mette in risalto i tratti eleganti come quelli di una vera reale, contornati da lunghi capelli ondulati color caffè. Gli occhi marron mandorla ricordano vagamente quelli di un piccolo cerbiatto impaurito e incuriosito.

"Evelyn, piacere mio". Che la recita abbia inizio.

*

"Questa era la biblioteca, Evelyn...se non mi trovi in giro probabilmente sono nascosta da qualche parte qui dentro" accompagna l'affermazione con una dolce, leggera risata che riscalda l'atmosfera di gioia in pochi secondi.

Il luogo è maestoso e incombente, appena varcata la soglia dell'ingresso vieni avvolto da una pesante aria di serietà e silenzio, a tratti inquietante, ad altri rassicurante come il sapore di un'attesa verità venuta a galla, che da tempo era nascosta. Il soffitto è affrescato da immagini rappresentanti la storia dell'istituto: guerre, vittorie, persone importanti e potenti,...La stanza è caratterizzata da spettacolari colonne appartenenti al XII secolo, che aiutano a conferire al posto un'aura di conoscenza e senescenza.

"Le lezioni staranno per cominciare, dovremmo recarci in aula. Oh, abbiamo il professor Anderson alla prima ora...ugh si prevede una lunga giornata" fa una faccia sconsolata che far venir voglia di andare a darle un abbraccio. 'Per esser ricca è simpatica...non devo affezionarmi troppo, dopotutto, la mia permanenza qui è temporanea"

"Si, non vorrei far tardi il primo giorno" sorrido.

Arriviamo in classe, tutti mi fissano. 'Sono un alieno e non lo sapevo?'. Come se mi avesse letto nel pensiero Amelia mi rassicura. "Non farci caso, non capita spesso che arrivino studenti nuovi a semestre inoltrato...si staranno domandando il tuo lignaggio sociale". Annuisco, seguo la mia nuova amica? e prendo posto a sedere. 'Banco in terza fila accanto alla finestra, finalmente qualcosa di buono'

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